Autore prolifico e pieno di talento, l'inglese John Brunner ha scritto diverse opere memorabili, innovative e originali come Tutti a Zanzibar (Stand on Zanzibar, 1968), Il gregge alza la testa (The Sheep Look Up, 1972), L'orbita spezzata (The Jagged Orbit, 1969) e altre, oltre a romanzi più convenzionali.

Apparentemente La scacchiera appartiene alla seconda categoria, un thriller pieno di colpi di scena ma apparentemente senza elementi insoliti.

Credo tuttavia che quest'opera sia pressoché unica nel panorama letterario mondiale: Brunner ha modellato la sua storia su… una partita di scacchi, giocata nel 1892 tra Wilhelm Steinitz e Michail Ivanovič Cigorin durante il campionato del mondo.

I personaggi del romanzo rappresentano i pezzi e l'immaginaria città di Vados la scacchiera, i giocatori sono nell'ombra sino alla fine, gli avvenimenti ricalcano le mosse della partita.

E siccome gli scacchi sono un gioco violento nessuna meraviglia che a Vados la situazione non sia affatto tranquilla, la tensione tra due schieramenti opposti sfocia in scontri, scioperi e omicidi, degenerando in modo inarrestabile sino al sorprendente finale.

Un'opera massiccia, che andrebbe letta davanti a una scacchiera in modo da replicare le mosse descritte,  se non avete tempo e/o voglia di fare una cosa del genere niente paura, alla fine del volume una breve appendice abbina i personaggi ai pezzi e riassume le mosse della "partita".

Il libro

Urania è lieta di presentare in riedizione integrale quello che si può a buon diritto definire uno dei più insoliti, intelligenti e perfetti congegni che la narrativa fantascientifica abbia mai prodotto. All’aeroporto di Vados, una capitale sudamericana, arriva dagli Stati Uniti un famoso esperto di urbanistica che ha avuto l’incarico di rimettere ordine nella modernissima e già caotica città. Ma al controllo doganale Boyd Haklyut s’accorge che il suo lavoro sarà più difficile del previsto. Perché lo fanno aspettare? E chi lo fa aspettare? In una paurosa progressione di delitti, suicidi, incarcerazioni, duelli e sommosse, Boyd finisce per rendersi conto che nella metropoli è in corso un violento e occulto gioco di potere, in cui egli non è che una semplice pedina. Nel senso letterale della parola: infatti l’intreccio del romanzo corrisponde – mossa per mossa, personaggio per personaggio – a una celebre partita a scacchi giocatasi nel 1892 tra i campioni Steinitz e Cigorin. È questo il colpo di genio del machiavellico Brunner, che riesce, da parte sua, a vincere su entrambi i fronti: quello degli appassionati di scacchi, che potranno divertirsi a riconoscere cavalli, alfieri, torri e regine a mano a mano che entrano in azione; e quello degli amatori di una storia drammaticamente e magistralmente concatenata fino alla rivelazione finale.

L'autore

Uno dei più grandi innovatori della sf in lingua inglese, nato nel 1934 e morto nel 1995, John Brunner è l’autore di capolavori moderni come Sogna, superuomo!, Tutti a Zanzibar, Il gregge alza la testa, L’isola del caos e La missione dell’astronave. La scacchiera, del 1965, resta uno dei suoi intrecci più sorprendenti e originali.

John Brunner, La scacchiera (The Squares of the City, 1965), traduzione di Hilia Brinis, Mondadori, collana Urania Collezione 155, pagg. 294, euro 6,50, ebook disponibile