Delos 18: TNG Episodi Introduzione
a cura di Silvio Sosio
Il 3 giugno 1969 la NBC trasmetteva Inversione di rotta, ultimo episodio di Star Trek. La nave stellare Enterprise cessava la propria missione quinquennale dopo solo tre anni.
Perché l'Enterprise tornasse a solcare le rotte televisive è stato necessario aspettare il 1987, dopo milioni di lettere dei fan e un'attesa durata quasi vent'anni. Gene Roddenberry ci aveva già provato dieci anni prima, progettando Star Trek Phase II, con lo stesso cast delle serie originali più alcuni nuovi personaggi. Ma il progetto all'ultimo momento fu convertito nella realizzazione di una serie di film, per sfruttare l'effetto Guerre Stellari.
Fu solo il 26 settembre 1987, quindi, che sui canali affiliati al circuiti UPN il pubblico fece conoscenza per la prima volta con una nuova Enterprise, un nuovo equipaggio e un nuovo capitano. Un capitano pelato con un nome francese, Jean-Luc Picard.
The Next Generation ha dovuto liberarsi dalla pesante eredità della vecchia generazione; sia dal punto di vista della produzione - la prima stagione subiva pesantemente la tendenza a imitare le serie originali - sia del punto di vista del pubblico, legato a Kirk e poco incline a immedesimarsi nel nuovo comandante, così poco aitante e così poco americano. Una volta acquisita una propria autonomia però la serie è decollata alla grande, inanellando ben sette stagioni in un continuo crescendo di qualità e di seguito. L'ultimo episodio, trasmesso il 21 maggio 1994, detiene tuttora il record di ascolto per una rete syndication.
Lo spirito di Star Trek, al quale spesso si riferiscono i fan, ovvero il messaggio di ottimismo e di speranza in un futuro in cui siano stati aboliti povertà e sofferenza, e nel quale regni la pace e il rispetto di tutti, è stato in effetti ispirato soprattutto da The Next Generation. Nelle serie classiche l'incontro con l'ignoto è spesso scontro frontale, e sono frequentissimi i conflitti con le specie aliene. Su tutta la serie poi pesa la guerra fredda con i Klingon, riflesso dell'ostilità fra Stati Uniti e Unione Sovietica. In Next Generation i Klingon sono ormai alleati, e la guerra fredda che permane con i Romulani si fa sentire soltanto in qualche occasione.
Soprattutto, gli incontri con le specie aliene sono sempre improntati al rispetto e alla conoscenza reciproca. Solo in alcuni casi, come con i Borg, non è possibile trovare una via di dialogo. Persino per i Romulani viene sottintesa una speranza per una pace futura, nel doppio episodio Il segreto di Spock.
Per quanto riguarda il cast, la differenza più evidente dalle serie originali è il numero dei protagonisti. Mentre le prime serie erano basate invariabilmente su Kirk, Spock e McCoy, con Sulu, Checkov, Scott e Uhura come comprimari, in TNG tutti i personaggi fissi sono stati protagonisti assoluti di diversi episodi.
Alcuni ruoli sono assimilabili o comunque derivati da personaggi delle serie originali. Data in qualche modo riveste il ruolo di Spock: privo di emozioni, preciso fino alla pedanteria, soprattutto nei primi episodi. Ma, come fa notare lo stesso Data, sempre nell'episodio Il segreto di Spock, curiosamente Data è invece l'opposto di Spock. Mentre il vulcaniano disprezza e rifugge ogni accenno di emozione umana, Data ne fa la sua ragione di vita.
Il personaggio che avrebbe dovuto sostituire Kirk nelle aspettative del pubblico, William Riker, americano dell'Alaska e donnaiolo, è stato ben presto oscurato dal carisma di altri personaggi. Con l'evolversi della serie si è caratterizzato come una persona molto più interiorizzata di Kirk, un personaggio forte ma frenato da grandi conflitti interiori, come il desiderio di diventare capitano contrapposto alla fedeltà a Picard e all'Enterprise, o la semplice amicizia che lo lega a Deanna Troi, con la quale ha avuto una storia ormai terminata, amicizia però pronta a trasformarsi in feroce gelosia.
Anche Worf, così legato alle tradizioni Klingon ma anche troppo evoluto per saperle applicare fino in fondo, e Deanna Troi, sempre pronta dare forza a chi è psicologicamente in difficoltà, ma così debole quando è lei ad aver bisogno, sono personaggi che sono cresciuti negli anni dando sempre più spessore umano alla serie. Più debole il personaggio della dottoressa Beverly Crusher, sostituita nella seconda stagione (quando l'attrice Gates McFadden era in maternità) da una Diana Muldaur - famosa per il telefilm Nata libera - che nella parte della dottoressa Pulaski non ha certo fatto rimpiangere la titolare del ruolo, se non da un punto di vista puramente estetico.
Un caso a parte è quello di Wesley Crusher, che in poco tempo è diventato il personaggio più odiato della serie, tanto che gli sceneggiatori hanno potuto distruggerne il mito di piccolo genio facendogli commettere una bravata da liceale che ne compromette il futuro, nell'episodio Il primo dovere. L'antipatia del suo personaggio gli è costata l'esclusione dalla serie circa a metà della quarta stagione.
Accanto ai personaggi fissi ruota una costellazione di personaggi molto interessanti che compaiono più o meno spesso. Guinan, per esempio, interpretato dalla superpagata star Woopy Goldberg, che da buona trekker fece espressa richiesta di poter entrare nel cast. Reginald Barclay, interpretato da un Dwight Schultz noto soprattutto per il ruolo di Murdock il pazzo in A-Team, l'unico ufficiale della flotta afflitto da ogni tipo di complesso e di paura. Q, l'entità dotata di poteri divini ma legata in un qualche tipo di dipendenza affettiva a Picard e all'Enterprise. E molti altri.
La qualità media degli episodi è andata via via crescendo col passare delle stagioni. Sebbene le serie originali abbiano sviluppato un amore viscerale nei propri sostenitori, ma ben pochi episodi si distinguano per l'elevato interesse (a parte forse Uccidere per amore), The Next Generation ha inanellato una serie di piccoli capolavori di qualità senz'altro comparabile ai migliori film di fantascienza. L'Enterprise del passato, L'attacco dei Borg, Una vita da ricordare, Un mistero dal passato, Ieri oggi e domani, e diversi altri.
The Next Generation è stato trasmesso nel nostro paese da Italia 1, che nel 1990 trasmise la prima stagione, per poi sospendere le trasmissioni fino al 1994, quando, al ritmo di un episodio al giorno, furono passati tutti gli episodi dalla seconda alla quinta stagione. Poi un'altra pausa, e finalmente quest'anno la serie è stata ripresa a partire dalla sesta stagione. Tutti gli episodi trasmessi nel 1994/95 sono stati mandati in onda al pomeriggio con replica notturna (eccetto gli episodi trasmessi di sabato). A parte Contaminazione nessun episodio è mai stato replicato. Gli share sono stati intorno al 7% per le trasmissioni pomeridiane, e tra il 15 e il 20 per quelle notturne.
Con la chiusura della serie televisiva nel 1994 The Next Generation ha seguito il destino della generazione precedente, trasferendosi sul grande schermo. L'esordio è stato incerto, con un Generazioni che ha senza dubbio risentito molto (come era avvenuto per il primo film col cast classico) dell'atmosfera celebrativa e della voglia di strafare. Così accade di tutto: torna e muore J.T. Kirk, Data acquista i sentimenti, l'Enterprise viene distrutta, tutto legato da una trama che riesce a far passare questi avvenimenti - di rilevanza primaria nell'economia della serie - in secondo piano. Ben più interessante si annuncia il nuovo film, First Contact, in uscita entro l'anno, almeno se verranno sfruttati a dovere i due elementi che ne caratterizzano la trama, e che finora non hanno mai fallito: i Borg e i viaggi nel tempo.
Nelle pagine successive di Delos troverete una guida completa a The Next Generation, compilata da Luigi Rosa - megaesperto trekker - e completa di dati, trame, e curiosità di ogni tipo. Un'impresa colossale che però Delos, che ha già dedicato a Star Trek tre numeri speciali (per Generazioni, Voyager e Deep Space Nine) non poteva farsi scappare.
Cast e curiosità generali
Prima stagione (1987/88)
Seconda stagione (1988/89)
Terza stagione (1989/90)
Quarta stagione (1990/91)
Quinta stagione (1991/92)
Sesta stagione (1992/93)
Settima stagione (1993/94)
Film
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