Delos 9: Intervista Intervista con Terry Pratchett
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Uno dei più amati scrittori fantasy dell'ultima generazione, ogni suo libro è un best seller... Delos non poteva lasciarselo sfuggire!
di Luigi PachìTerry Pratchett è tra i più popolari autori di letteratura del fantastico in Inghilterra. Nella sua produzione, che ha raggiunto circa venti best-seller, spicca la saga di Discworld (Mondadori), romanzi ambientati in uno strano mondo piatto che si prendono gioco della nostra società attraverso allegorie e divertenti aneddoti. Terry è stato recentemente menzionato tra i 500 uomini più ricchi della Gran Bretagna (beato lui!). Lo abbiamo avvicinato per i nostri lettori di Delos Cyberzine, per farlo conoscere meglio. Delos: Terry, quando hai iniziato a scrivere letteratura del fantastico, e perchè?
Terry Pratchett: La fantascienza e la fantasy mi sono sempre piaciute. Ho iniziato a scrivere questi generi fin da quando ero bambino.
Delos: C'è stato un approccio particolare con l'editore che ha pubblicato il tuo primo romanzo fantasy?
Terry Pratchett: Huh? No, nulla di tutto questo. Ho soltanto spedito una copia all'editore e successivamente è stato accettato. Credo si trattasse del 1968...
Delos: Da dove è nata l'idea principale del folle mondo fantasy da te descritto?
Terry Pratchett: Discworld non rappresenta un mondo pazzo. O almeno, comparato al nostro mondo è abbastanza "sano". Direi che Discworld non è un mondo folle, lo sembra solamente!
Delos: C'è una ragione in particolare per la quale hai deciso di scrivere letteratura fantasy con questa peculiarità che ti contraddistingue dalla norma? Hai forse riscontrato una mancanza di storie fantasy scritte in tal senso?
Terry Pratchett: Non saprei. Si tratta solo del mio modo di scrivere, credo. Non avevo nessuna grossa idea in testa quando inizia a cimentarmi con queste storie. Volevo soltanto scrivere il tipo di cose che mi piace leggere.
Delos: Terry, pensi che esista una differenza tra i romanzi di fantasy paradossali da te scritti e la produzione fantascientifica di autori quali Robert Sheckley e Douglas Adams?
Terry Pratchett: Credo che tutti e tre utilizziamo nel nostro lavoro il "genere umoristico" come nella migliore tradizione generale. Le differenze (poche? molte?) che esistono tra noi sono le stesse riscontrabili in qualsiasi altro gruppo d'autori.
Delos: Qual'é l'ingrediante principale usato nei tuoi romanzi che ti permette di essere sempre nelle liste dei best-seller?
Terry Pratchett: Il "feedback" dice che la gente ama un mix fatto principalmente di umorismo e filosofia. A parte questo, se fosse stato possibile isolare il magico ingrediente per realizzare un "best-seller" lo staremmo già tutti utilizzando...
Delos: Hai qualche idea sulle vendite dei tuoi libri pubblicati in Italia da Mondadori?
Terry Pratchett: No, davvero. Il tutto passa per le mani di così tante persone che è proprio difficile venire a conoscenza di dati di questo genere.
Delos: Film come "Spaceballs", di Mel brooks, o serie televisive del tipo di "Red Dwarf" possono aiutare il pubblico ad avvicinarsi maggiormente alla fantascienza in senso più generico, o pensi che queste produzioni vengano seguite solo da pochi "aficionados"?
Terry Pratchett: E' proprio l'opposto. Questi film e telefilm vengono guardati da milioni di persone (per lo meno in Inghilterra). Ma in realtà non si tratta di vera fantascienza: principalmente vengono solo utilizzati gli scenari e alcuni plot della science-fiction.
Delos: Ci sono novità per il futuro?
Terry Pratchett: Moltissime.
Delos: Ci sono progetti, ad esempio, di portare sul grande schermo la saga di Discworld?
Terry Pratchett: Vi sono sempre progetti di questo tipo, anche se generalmente proposti da americani poco convincenti. In ogni caso qualche interpretazione per la TV potrebbe prendere presto consistenza.
Delos: Ho recentemente letto su una rivista specializzata che sei stufo dell'autostrada informatica. Potresti spiegare meglio ai nostri lettori cosa intendi dire?
Terry Pratchett: Non sono stufo, sono proprio scocciato con tutto questo parlare di reti. Internet viene venduta come il magico strumento che curerà ogni cosa. Certo, Internet è divertente, ma fondamentalmente è soltanto un'altra dannata COSA. Il futuro non è modellato dalla rete. Per me, chiunque voglia realmente ordinare una pizza attreverso Internet è terribilmente triste.
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