In un futuro distopico (e forse non molto lontano) lavorare come runner per la mafia non è un'occupazione rilassante.
Certo, “CosaNostra Pizza” è una rispettabile azienda commerciale ma ritardare una consegna potrebbe avere pesanti controindicazioni. Così la vita di Hiro Protagonist corre sempre sul filo del rasoio, sia nel mondo reale che nel metaverso, dove è un hacker freelance e un guerriero armato di katana.
Entrambi i mondi sono minacciati dalla Snow Crash, una droga nella realtà e un virus informatico nel metaverso.
Combattendo contro questo pericolo Hiro si renderà conto che la minaccia affonda le sue radici nel passato, addirittura nella civiltà sumerica… non per questo Snow Crash è meno letale.
Con questo romanzo Neal Stephenson ha anticipato diverse tecnologie che oggi permeano il mondo, inventando tra l'altro il termine metaverso.
Il libro
Il futuro non è dei più rosei. Tra scorie nucleari e grandi corporazioni che hanno in mano mezzo mondo, l’unico rifugio è nel Metaverso.
Hiro Protagonist, hacker freelance, nella vecchia e prosaica realtà è un semplice fattorino della pizza.
Schiavo dell’algoritmo, ha solo mezzora di tempo per le consegne, a meno che non voglia incorrere nelle ire della “CosaNostra Pizza”, la potente corporazione per cui fa il runner.
L’ultimo incarico si rivela più difficile del previsto, e Hiro ce la fa per il rotto della cuffia grazie all’aiuto dello skater-korriere Y.T., un fattorino che lavora per un’altra compagnia.
Tra i due nasce una profonda amicizia, ma presto il loro mondo, già così precario, verrà spinto sull’orlo del collasso dall’arrivo di una duplice minaccia: lo Snow Crash, una pericolosa droga del mondo reale… che è anche un virus neurotecnologico nel Metaverso.
Un incubo ultramoderno, che tuttavia sembrerebbe affondare le radici in un passato remoto, ai tempi della leggendaria Torre di Babele.
Anche Hiro, però, ha una duplice natura: all’interno del Metaverso, infatti, l’hacker-fattorino è un potente guerriero armato di katana, pronto ad affrontare chi sta cercando di provocare l’infocalisse e, all’occorrenza, a farlo a fette.
L'autore
Neal Stephenson, americano, è nato nel 1959 da una famiglia di scienziati e dopo il diploma, ha studiato fisica e poi geografia all’Università di Boston. Snow Crash l’ha portato alla fama nel 1992.
Capolavoro e summa del post-cyberpunk, a metà strada tra Neuromante e Ready Player One, Snow Crash è uno di quei romanzi capaci di ridefinire i confini di un genere, l’opera che ha fatto conoscere il talento narrativo di Neal Stephenson, il “poeta del calcolo che sceglie di scrivere con la stilografica”, come lo ha definito Bruce Sterling.
Al momento, l’autore sta lavorando per creare un vero e proprio Open Metaverse, chiamato LAMINA1.
Neal Stephenson, Snow Crash (Snow Crash, 1992), Mondadori, collana Urania Collezione n. 254, traduzione di Paola Bertante, euro 6,90, ebook euro 4,99.
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