Un quarto di secolo è passato da quando apparve la prima storia di Nicolas Eymerich, inquisitore della Chiesa di Roma, difensore della fede e spietato persecutore degli eretici.
In totale Valerio Evangelisti ha scritto ben tredici romanzi sulle avventure di Eymerich, protagonista anche di un romanzo collettivo e di alcuni racconti.
Trasposizioni radiofoniche, fumetti e perfino un videogame hanno segnato il percorso di successo dell'inquisitore in questi anni, La luce di Orione vede Eymerich dalla natia Spagna, prima in Italia e poi a Costantinopoli, capitale del decadente impero bizantino dell'anno 1366.
Come sempre le vicende medioevali si legheranno a quelle di un futuro prossimo, in una storia perfettamente leggibile anche per i neofiti della serie.
Il libro.
Anno 1366. Alla riunione del capitolo domenicano a Padova, l'inquisitore Eymerich ha un aspro scontro con Francesco Petrarca, ispiratore di un dipinto ambiguo e malefico, che darà il via a una serie di traversie che lo porteranno sulle galee dei crociati, fino a Costantinopoli, nel cuore di un impero bizantino ormai in decadenza. Eymerich dovrà risolvere un doppio mistero, la cui soluzione forse sta nella guerra che sconvolge un Iraq mai pacificato, nel nostro prossimo futuro, forse nella straordinaria scoperta del fisico quantistico Alain Aspect. Saranno necessarie tutta l'intelligenza, la spietatezza e la cultura di Eymerich per sventare una diabolica minaccia e smascherare il peccato più mostruoso di cui essere umano si sia mai reso colpevole.
Valerio Evangelisti, La luce di Orione, Mondadori, Urania 1669, pagg. 334, Euro 6,90, Ebook Euro 3,99
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