di Silvio Sosio
THE NE(X)T GENERATION
Quali sono gli argomenti più frequentati su Internet? Certamente l'informatica, naturalmente, per la natura intrinseca di Internet. Certamente il sesso, per la natura intrinseca degli utenti di Internet, che dopo tutto sono esseri umani.
Al terzo posto, per motivi meno facili da comprendere (e non è questa la sede per provarci) viene sicuramente Star Trek. In tutte le sue forme: dalle serie classiche (con Kirk e Spock) a The Next Generation, da Deep Space 9 a Voyager, ai film e persino ai telefilm a cartoni animati. I siti dedicati a Star Trek sono oltre 500, e i newsgroup ben 57. Possiamo soltanto dire che la pesante presenza in rete di appassionati di Star Trek riflette l'enorme diffusione, e l'alto grado di dedizione, dei trekker in tutto il mondo, e in special modo negli Stati Uniti.
Per quest volta vogliamo occuparci soprattutto di Star Trek The Next Generation, il telefilm che ha rilanciato il fenomeno Star Trek alla fine degli anni Ottanta, quando ormai sembrava destinato a sopravvivere solo al cinema e nel mito.
Dall'epoca della cancellazione di Star Trek, nel 1969, il numero dei fan conosciuti in tutto il mondo come "trekker" era cresciuto enormemente. Su Star Trek autori professionisti e scrittori amatoriali avevano scritto molti romanzi originali e molti racconti, erano nati fan club, costruiti giocattoli, giochi e pubblicati fumetti, più che per qualunque altro show televisivo. Fin dai primi anni Settanta i fan reclamavano nuove avventure della loro astronave preferita, e romanzi e racconti non erano certo
sufficienti a saziare la fame di viaggi nello spazi, là dove nessun uomo è mai giunto prima.
Nel 1973 la Paramount e la NBC offrirono al pubblico un contentino, mandando in onda la versione a cartoni animati di Star Trek. Diversi attori del cast originale davano la voce ai personaggi, e diversi ottimi sceneggiatori scrissero gli episodi. Ma la trasmissione durò solo due stagioni.
Ma, come nota Riker nell'episodio "Contagio", il destino protegge i pazzi, i bambini e le astronavi chiamate Enterprise. La Paramount cominciò a lavorare su un progetto di telefilm, chiamato Star Trek Phase II, con lo stesso cast delle vecchie serie più qualche personaggio nuovo. Ma nel 1977 uscì Guerre Stellari, e il progetto televisivo fu abbandonato in favore di quello cinematografico. Così nel 1980 Star Trek arrivò al cinema. Sebbene il film non fosse andato benissimo, convinse comunque la Paramount a far seguire altre pellicole. La popolarità di Star Trek crebbe ancora, e mentre le serie originali venivano continuamente replicate, nuovi fan si affiancavano ai vecchi.
Nel 1984 la Paramount e Gene Roddenberry ricominciarono a progettare un nuovo telefilm. Per quasi due anni andarono avanti senza sosta le trattative su come dovesse essere la serie, su come dovesse essere venduta - su rete nazionale o attraverso la syndication della Paramount - quali membri del vacchio cast avrebbero potuto tornare, e così via. Sebbene tutto ciò fosse top secret, le voci tra i fan imperversavano.
Finalmente, 21 anni dopo che le serie originali di Star Trek avevano lasciato il segno nella storia della fantascienza e della televisione, Gene Roddenberry e la Paramount Pictures annunciarono Star Trek: The Next Generation.
La serie non venne venduta, come era accaduto per le serie classiche, a un network nazionale, ma venne trasmessa sul circuito di emtittenti locali della Paramount, UPN, e andò avanti per sette stagioni, fino ad essere chiusa nel 1994 con l'episodio All Good Things. Quell'episodio di Star Trek stabilì il record di ascolto per le reti syndication americane, superando quel giorno persino l'imbattibile Ruota della fortuna.
Da quel momento la Next Generation si è trasferita sugli schermi del cinema, con Generazioni (1994) e col film in uscita entro l'anno First Contact.
Il più importante sito dedicato a Star Trek nel mondo, un vero punto di riferimento per ogni trekker sulla rete, è un sito italiano, creato da Luca Sambucci. Star Trek WWW, all'indirizzo www.vol.it/luca/startrek, contiene i link a tutti i siti dedicati a queste serie su tutta internet, ed elenchi completi delle mailing list e dei newsgroup dedicati a Star Trek. Ogni sito viene valutato con un punteggio, in base alla qualità grafica e all'interesse, e ogni settimana, Sambucci nella pagina USS Internet - Best site of the week segnala i siti migliori. La rilevanza internazionale di questo "premio" è tale che i siti scelti espongono con orgoglio il logo di Star Trek WWW che rimanda alle pagine di Sambucci.
Un altro luogo importante per gli utenti italiani è il sito ufficiale dello Star Trek Italian Club, il club che raduna oltre 2000 appassionati italiani. Il sito è gestito da Luigi Rosa, grosso esperto sia di internet che di Star Trek, all'indirizzo www.stic.it, e contiene notizie e informazioni utili, aggiornate in tempo reale, oltre a risposte a domande frequenti e le ultime novità sulle iniziative del club. In particolare va segnalato che all'annuale convention italiana, che si terrà a Roma in settembre, sarà ospite Brent Spiner, l'attore che interpreta Data.
Da questo sito è anche possibile scaricare il famoso WinTrekHelp, una guida interattiva a tutte le serie di Star Trek, completissima, compilata dallo stesso Rosa e utilizzabile sotto Windows.
Tra i siti più belli dedicati a The Next Generation c'è senza dubbio quello di Andrew Tong, all'indirizzo www.ugcs.caltech.edu/st-tng/. Qui si possono trovare schede sul cast, dagli attori principali ai personaggi comparsi solo in qualche episodio, una guida completa e curiosità di ogni genere. Un altri sito molto bello, impostato graficamente in modo da ricordare gli schermi dei computer dell'Enterprise, è Holodeck 3, all'indirizzo http://165.247.199.196/holodeck3. Anche qui informazioni, link ad altri siti e molte immagini.
Per chi voglia poi approfondire la conoscenza dell'universo di Star Trek, è possibile collegarsi al Klingon Language Institute, l'organizzazione che ha compilato il dizionario inglese-klingon. Qui ci si può informare sui caratteri con i quali è scritta la lingua di questo popolo guerriero, aggiornarsi sui progetti di traduzione in klingonese della Bibbia e delle opere di Shakespeare, e così via. L'indirizzo è www.kli.org. Ma non è l'unica lingua della galassia che si può imparare su Internet: all'indirizzo www.wavefront.com/~raphael/darmok/darmok.html è tracciata una bozza del primo vocabolario della lingua tamariana, un linguaggio alquanto singolare al centro dell'episodio Darmok di Next Generation.
Questi sono punti di partenza interessanti. Ma naturalmente, l'esplorazione è soltanto cominciata...
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID