L'uscita dell'ultimo attesissimo romanzo di William Gibson è stata accompagnata da un lancio davvero particolare. Quando il libro non era ancora entrato nel circuito delle librerie inglesi e americane, un manipolo di agguerriti appassionati, venuti in possesso di una copia di lettura di Spook Country, già aveva cominciato ad allestire una rete promozionale del tutto anticonvenzionale. Il materiale narrativo del romanzo è diventato oggetto di una disamina approfondita e metodica, che si è risolta nell'ideazione di un web-magazine che nel nome si rifà a una rivista citata dallo stesso Gibson nella sua storia. Ma se il Node Magazine di Spook Country è una testata dedicata alle nuove frontiere dell'arte interattiva, volta a esplorare la rete di relazioni tra persone, oggetti e luoghi geografici, il Node Magazine del mondo reale è diventato un progetto ambizioso destinato a catalogare tutto lo scibile toccato o anche solo sfiorato dal romanzo e dal suo autore, non solo per quel che ne riguarda la costruzione o la struttura. Non a caso il critico letterario John Sutherland ha dichiarato che il progetto rischia di "stravolgere le consuetudini della critica letteraria".
Tutto è cominciato quando l'ideatore del progetto, ancora anonimo, ha messo le mani su una copia di lettura del romanzo e ha deciso di mobilitare un'armata di volontari per tracciarne l'intera rete dei riferimenti e plasmare la nube di informazioni attinenti al libro, senza risparmiare nessun elemento del lavoro rintracciabile nei database della rete dai motori di ricerca, da Google a Wikipedia. L'artefice del progetto, mascherato dietro il nickname di patternBoy, concepì il Node Magazine come "un multi-blog di pseudo-notizie dall'universo narrativo di Spook Country", ma al momento della sua ideazione non prevedeva certo di finire lui stesso al centro dell'attenzione dei media. L'intento di partire da un testo per arrivare a una descrizione più dettagliata dell'universo narrativo partorito da quel lavoro non è senza precedenti: in ambito ipertestuale, la stessa operazione era stata infatti compiuta proprio sullo scorso romanzo dello stesso Gibson, Pattern Recognition (in Italia L'accademia dei sogni), da un altro appassionato nascosto dietro pseudonimo. Ma se all'epoca il lavoro era partito dopo la pubblicazione del romanzo e aveva necessitato di circa due anni per pervenire alla sua forma definitiva, in questo caso il progetto, partito il 7 febbraio scorso, ha anticipato l'uscita stessa del romanzo e ne ha accompagnato passo dopo passo la diffusione presso il grande pubblico, guadagnando il riconoscimento ufficiale di Gibson in persona.
Come rilevato da Sutherland, questa operazione potrebbe davvero fungere da apripista per una nuova fruizione critica dei testi. Le potenzialità multimediali offerte dalla piattaforma del blog riflettono la complessità di rimandi e livelli di lettura di un libro come Spook Country, permettendo in questo modo di sviscerare a fondo la trama dei riferimenti proprio attraverso il meccanismo cognitivo incrementale che sta alla base dell'ipertesto. Un'operazione metaletteraria e se vogliamo anche mitopoietica, che non solo agevola la comprensione del testo ma in una certa misura ne completa anche l'iconografia. E come dimostra l'esperienza analoga messa in piedi per l'ultimo Pynchon, con una wiki interamente dedicata al monumentale Against the Day (all'indirizzo: http://against-the-day.pynchonwiki.com/wiki/index.php?title=Main_Page), si tratta di una strategia ormai ben più che promettente.
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