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Galaxy Express 999
Cambiamo atmosfera rispetto agli ultimi articoli della rubrica e ci spostiamo dagli Stati Uniti e dai super eroi in una realtà completamente diversa; attraversiamo il pacifico e, dal Giappone, partiamo in treno per un lungo, lunghissimo, viaggio nello spazio...
Iiin carrozzaaaaaaaaaaa! Sta partendo il Galaxy Express 999!
Umanità
Racconto di Daniele Giannetti
Daniele Giannetti (Roma, 1982), è laureando in Ingegneria Informatica all'Università degli Studi Roma Tre. Inizia il suo hobby di scrittore nel 1998, dopo aver letto l'intero ciclo della Fondazione di Asimov. Autore eclettico, partecipa a diversi concorsi, non solo di fantascienza, prima di essere selezionato come finalista al Fredric Brown, sua migliore prestazione.
LeggiRagnarok (II)
Seconda puntata del fumetto post-atomico iniziato sul numero scorso.
LeggiFII: Evangelisti R.A.C.H.E.
Mariano Equizzi è senza dubbio il regista italiano indipendente specializzato in fantascienza che si è più dato da fare negli ultimi anni, in una crescita costante che lo ha portato a un alto livello di prefessionismo. La sua ultima opera è anche la più ambiziosa: Evangelisti R.A.C.H.E. è un mediometraggio tratto dalle opere di Valerio Evangelisti.
LeggiL'occhio amorevole
Racconto di Sergio Cicconi
Dopo la laurea in filosofia, un po' per amore un po' per studio, ho trascorso (e perso felicemente) anni errabondi in città d'Europa e degli USA. Ho scritto vari racconti (alcuni pubblicati su magazine negli Stati Uniti e in Italia) e due romanzi giovanili che più che incompiuti definirei malcompiuti. Un terzo romanzo invece l'ho appena ultimato, e non aspetta altro che vedersi stampato. Su Delos ho pubblicato Vita mentale di alcune macchine e Il canto dell'ultima voce. L'occhio amorevole è un racconto che nessuno capisce (nemmeno io) e che ciò nonostante è arrivato terzo al Premio Alien 2002. Nel 1998 con mia grande sorpresa mi sono ritrovato tra i finalisti del Premio Calvino con una raccolta di racconti intitolata L'accumulazione delle distanze.
Ma che tipo di roba scrivi? mi chiedono spesso. E io non so mai cosa rispondere; la fantascienza mi piace molto, ma poi produco fantascienza che è poco fantascientifica; e lo stesso capita con l'horror: il mio è horror soft, o soft-horror, che è come dire: horror non troppo horror. Ultimamente ho deciso di rispondere così: scrivo cose di confine. E chi vuole intendere...
Il romanzo appena terminato (di horror? di fantascienza?, di confine?) parla di mutazioni possibili, di un'idea di corpo metaforico e mutante, di arte del corpo e sul corpo e col corpo, e parla di carne, di tanta carne, di corpi pieni di carne, di poetesse in carne, di scorribande notturne di un tassista-trasportatore di corpi, di medici plastici con pruriti artistici, di una scultura di carne che aspira alla vita.
Insomma, per chi non l'avesse capito, la carne mi piace. In tutte le sue forme...
Bocca di vetro
Racconto di Alberto Cola
Suppongo questo sia il momento in cui ci si aspetti sempre che l'autore dica qualcosa di estremamente interessante. Il classico, tanto per iniziare: "parlaci di te". Be', ho sempre pensato che in realtà quello che di interessante l'autore aveva da dire si trova già nel racconto o romanzo che uno si appresta a leggere, o quantomeno me lo auguro, visto che forse state per leggere qualcosa di mio. Ma tant'è, mi tocca, quindi vediamo un po' di raschiare il fondo e scoprire cosa ne viene fuori.
Sono nato nel '67, un anno sfortunato visto che ci si ricorda sempre del '68 con un bel sospiro contestatore, e del '69 per via di quella bazzecola della Luna, ricordate? Ecco, io no, data l'età, e ammetto che un po' mi dispiace. Comunque sono arrivato in possesso dell'età giusta negli anni dirompenti di Edwige Fenech, se questo può servire. Storici anch'essi. Mantengo viva la mia fantasia lavorando come amministratore immobiliare, dopo aver dato quattordici esami del corso di laurea in giurisprudenza ed essermi accorto che, a ben vedere, il diritto privato e la filosofia del diritto non erano personaggi troppo entusiasmanti dei libri che stavo leggendo. Vi chiederete (e anche se non ve lo state chiedendo ve lo dico io): com'è che sei arrivato alla fantascienza? Semplice, perché i primi due libri che ho letto in vita mia, complice la libreria di mia nonna, furono: "La freccia di Cupido" di Barbara Cartland e "La compagna velata" di Liala. Comunque ho appena terminato "L'urlo" di Robert Graves, tanto per dimostrarvi che nel frattempo qualcosa è cambiato. In mezzo ci potete trovare di tutto, persino un po' di fantascienza. Decidere di scriverne, poi, è stato un atto di pura follia. A proposito di cambiamenti, se proprio dovessi identificarne uno legato al piacere di scrivere, scelgo quello capitatomi la sera in cui Franco Forte mi telefonò per dirmi che aveva deciso di inserire un mio racconto nell'antologia "Millemondi - Strani giorni" di Urania. Ancora oggi continuo a pensare che abbia sbagliato numero, ma credo pure che una persona moderatamente intelligente sappia sempre quando è il momento di tacere. Scusate, ma essendo giunto alla fine non posso esimermi dalla classica e mai troppo scontata domanda: sogni nel cassetto? Che diamine gente, ovvio, continuare a dare la caccia alle storie, braccarle negli spigoli del mio cervello aspettando la loro resa e inchiodarle su una pagina.. Almeno finché avrò velocità e fiato per farlo. Poi, amen. Ma nel frattempo mi sarò divertito, contateci.
Una voce ai confini della realtà - Intervista con Richard Matheson 1
Ore 22.30, la spia rossa del telefono in linea si accende nello studio B di Radiodue. Nella stanza seduti a un tavolo verde che potrebbe sembrare da poker ci sono il conduttore radiofonico Luca Crovi, il traduttore e rocker Sebastiano Pezzani e il direttore di Urania Giuseppe Lippi. Dall'altra parte dell'Oceano risponde alla chiamata lo scrittore Richard Matheson. 77 anni, una leggenda vivente della letteratura e del cinema fantastico. Entrate allora con noi in quella zona ai confini della realtà rileggendo quello che Richard Matheson ha raccontato nel dicembre 2003 in onda sulle frequenze di Radiodue durante una puntata speciale del programma Tutti i colori del giallo. Buon viaggio.
LeggiPadre e figlio
Racconto di Simone Tordi
Sono nato a Firenze nel 1973, ho vissuto in Umbria fin dai primi vagiti. Dopo una laurea in cinema al DAMS di Bologna sono approdato a Roma. Alcune pubblicazioni in varie testate (Liberal, Computergrafica) e una comparsata in un'agenzia di pubblicità mi hanno aperto gli occhi sul mondo reale. Ora lavoro felicemente come Story Editor per le fiction di casa Mediaset (da Sei forte maestro a Elisa di Rivombrosa, passando per Benedetti dal Signore...)
Nel tempo libero divoro libri e film con voracità preoccupante e gusti schizofrenici. Di recente mi sono anche lanciato in una divertente esperienza come sceneggiatore per una serie svizzera (!), dal titolo poco originale (L'avvocato). Scrivo per divertimento cestinando il 90% del materiale prodotto. Tra le poche cose che hanno visto la luce in una pubblicazione professionale, il racconto L'artigiano della celluloide, sulla gloriosa rivista Strane Storie. Il racconto che state per leggere è arrivato finalista all'edizione 2002 del Premio Lovecraft. (Simone Tordi)
I trapassanti
Racconto di Umberto Pace
Umberto Pace ha imparato a riparare frigoriferi, lavatrici, cucine a gas, ferri da stiro. Si è diplomato. Ha preso una laurea. Ha insegnato nei doposcuola. Nel 1996 è stato assunto come programmatore, che è il lavoro che fa tuttora. C, C++, Java e altre lingue e dialetti. Nel frattempo ha tenuto un seminario di semitistica presso l'Università di Trento, ha pubblicato un breve saggio divulgativo sull'Antico Testamento e uno sulla gnosi.
Nel 2000 comincia a scrivere su Internet. Collabora a Internet pratico, ma soprattutto scrive per siti. Ha tenuto diverse rubriche di satira e umorismo: La Rete è altrove, I guardoni del cielo, Un presidente personale. Per la comunità virtuale di Phoor Twona ha inventato una lingua e un alfabeto, storie, manufatti, tecnologie.
Il meglio di Delos
E' in uscita il volume I nuovi mondi di Delos, che propone i migliori racconti usciti sulla nostra rivista negli ultimi sette anni. E intanto premiamo il migliore del 2003
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