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Un occhiolino al Buon Dottore
In questo numero dedicato a Io, Robot ci sembra giusto ripescare una mirabolante parodia dei romanzi di Isaac Asimov che Francesco Grasso realizzò alcuni anni fa.
LeggiIo, Robot
2 su 5
I, Robot, Usa, 2004, Fantascienza
di Alex Proyas con Will Smith - Bridget Moynahan - James Cromwell - Bruce Greenwood
Il volo della Starship 1
Missione compiuta. Il primo veicolo spaziale privato ha raggiunto i cento chilometri di quota, uscendo dall'atmosfera terrestre ed entrando nella storia.
LeggiEmmerich, con la fantascienza cambierò il mondo
Pubblichiamo un breve estratto dell'intervista con il regista di The Day after tomorrow, Roland Emmerich, che apparirà sul numero di Robot in uscita a luglio
LeggiBocca di vetro
Racconto di Alberto Cola
Suppongo questo sia il momento in cui ci si aspetti sempre che l'autore dica qualcosa di estremamente interessante. Il classico, tanto per iniziare: "parlaci di te". Be', ho sempre pensato che in realtà quello che di interessante l'autore aveva da dire si trova già nel racconto o romanzo che uno si appresta a leggere, o quantomeno me lo auguro, visto che forse state per leggere qualcosa di mio. Ma tant'è, mi tocca, quindi vediamo un po' di raschiare il fondo e scoprire cosa ne viene fuori.
Sono nato nel '67, un anno sfortunato visto che ci si ricorda sempre del '68 con un bel sospiro contestatore, e del '69 per via di quella bazzecola della Luna, ricordate? Ecco, io no, data l'età, e ammetto che un po' mi dispiace. Comunque sono arrivato in possesso dell'età giusta negli anni dirompenti di Edwige Fenech, se questo può servire. Storici anch'essi. Mantengo viva la mia fantasia lavorando come amministratore immobiliare, dopo aver dato quattordici esami del corso di laurea in giurisprudenza ed essermi accorto che, a ben vedere, il diritto privato e la filosofia del diritto non erano personaggi troppo entusiasmanti dei libri che stavo leggendo. Vi chiederete (e anche se non ve lo state chiedendo ve lo dico io): com'è che sei arrivato alla fantascienza? Semplice, perché i primi due libri che ho letto in vita mia, complice la libreria di mia nonna, furono: "La freccia di Cupido" di Barbara Cartland e "La compagna velata" di Liala. Comunque ho appena terminato "L'urlo" di Robert Graves, tanto per dimostrarvi che nel frattempo qualcosa è cambiato. In mezzo ci potete trovare di tutto, persino un po' di fantascienza. Decidere di scriverne, poi, è stato un atto di pura follia. A proposito di cambiamenti, se proprio dovessi identificarne uno legato al piacere di scrivere, scelgo quello capitatomi la sera in cui Franco Forte mi telefonò per dirmi che aveva deciso di inserire un mio racconto nell'antologia "Millemondi - Strani giorni" di Urania. Ancora oggi continuo a pensare che abbia sbagliato numero, ma credo pure che una persona moderatamente intelligente sappia sempre quando è il momento di tacere. Scusate, ma essendo giunto alla fine non posso esimermi dalla classica e mai troppo scontata domanda: sogni nel cassetto? Che diamine gente, ovvio, continuare a dare la caccia alle storie, braccarle negli spigoli del mio cervello aspettando la loro resa e inchiodarle su una pagina.. Almeno finché avrò velocità e fiato per farlo. Poi, amen. Ma nel frattempo mi sarò divertito, contateci.
Padre e figlio
Racconto di Simone Tordi
Sono nato a Firenze nel 1973, ho vissuto in Umbria fin dai primi vagiti. Dopo una laurea in cinema al DAMS di Bologna sono approdato a Roma. Alcune pubblicazioni in varie testate (Liberal, Computergrafica) e una comparsata in un'agenzia di pubblicità mi hanno aperto gli occhi sul mondo reale. Ora lavoro felicemente come Story Editor per le fiction di casa Mediaset (da Sei forte maestro a Elisa di Rivombrosa, passando per Benedetti dal Signore...)
Nel tempo libero divoro libri e film con voracità preoccupante e gusti schizofrenici. Di recente mi sono anche lanciato in una divertente esperienza come sceneggiatore per una serie svizzera (!), dal titolo poco originale (L'avvocato). Scrivo per divertimento cestinando il 90% del materiale prodotto. Tra le poche cose che hanno visto la luce in una pubblicazione professionale, il racconto L'artigiano della celluloide, sulla gloriosa rivista Strane Storie. Il racconto che state per leggere è arrivato finalista all'edizione 2002 del Premio Lovecraft. (Simone Tordi)
I trapassanti
Racconto di Umberto Pace
Umberto Pace ha imparato a riparare frigoriferi, lavatrici, cucine a gas, ferri da stiro. Si è diplomato. Ha preso una laurea. Ha insegnato nei doposcuola. Nel 1996 è stato assunto come programmatore, che è il lavoro che fa tuttora. C, C++, Java e altre lingue e dialetti. Nel frattempo ha tenuto un seminario di semitistica presso l'Università di Trento, ha pubblicato un breve saggio divulgativo sull'Antico Testamento e uno sulla gnosi.
Nel 2000 comincia a scrivere su Internet. Collabora a Internet pratico, ma soprattutto scrive per siti. Ha tenuto diverse rubriche di satira e umorismo: La Rete è altrove, I guardoni del cielo, Un presidente personale. Per la comunità virtuale di Phoor Twona ha inventato una lingua e un alfabeto, storie, manufatti, tecnologie.