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Caldo Agosto in Sicilia
Racconto di Silvio Sosio
Silvio Sosio scrive narrativa con il contagocce. I motivi sono sotto gli occhi di tutti e quotidianamente (se non siete convinti, prendete un qualsiasi dizionario di fantascienza ed andate alla voce Fantascienza.com). E questi motivi non solo lo tengono occupato, ma di fatto oscurano la sua fama di scrittore. Eppure, quando gli impegni glielo hanno consentito, Sosio (per semplificare lo chiameremo da questo punto in poi S ha dimostrato di saper essere uno scrittore di razza. Se ne è accorto, ad esempio, Valerio Evangelisti che ha inserito il racconto Ketama, vincitore del premio Courmayeur nel 1996, in una antologia di scrittori italiani pubblicata in Francia.
Milanese, classe 1963, S* può vantare una carriera pressoché unica nel campo della fantascienza perché è stato tra i principali divulgatori del genere su Internet e non solo, fin dal 1993. Ha cominciato, infatti, prima nel mondo delle BBS con la conferenza dedicata al fantastico Fantatalk sulla rete OneNet (sopravvissuta fino al 2003 sulla Rete Civica Milanese) e poi con la creazione nel 1994 – insieme a Luigi Pachì – della rivista Delos Science Fiction e nel 1997 del portale Fantascienza.com, di cui è il Direttore Responsabile ed al cui interno è presente anche il Corriere della fantascienza.Ma la sua attività era cominciata – come per molti della sua generazione – negli anni Ottanta, con la realizzazione di una fantine dal titolo La Spada. Spezzata, vincitrice del Premio Europa come miglior rivista amatoriale europea
Nel tempo libero, S* ha anche dato il via, nel 1986, ad una parallela carriera di giornalista nel campo dell’informatica, collaborando con riviste come Applicando e, attualmente, con la rivista MacWorld, dove cura la rubrica Exposé.
È anche tra i fondatori della casa editrice Delos Books, che pubblica principalmente fantascienza e fantasy ed in un’altra vita (sempre parallela) è anche uno sviluppatore software, settore in cui ha una certa notorietà, fin dalla fine degli anni Ottanta, grazie a Rosetta, una utility per la conversione di file provenienti da WordStar e altri word processor. Ultimamente si occupa soprattutto di siti dinamici e web application.
Caldo agosto in Sicilia, il racconto che presentiamo in questa antologia, è nello stile di S*: breve, denso di humour, ma con un retrogusto amaro, molto amaro. Nel futuro del Bel Paese la mafia non è scomparsa, anzi…
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Racconto di Cory Doctorow
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Racconto di Dario Tonani
Dario Tonani è nato il 21 luglio 1959 a Milano, dove si è laureato in Economia Politica alla Bocconi e lavora come giornalista professionista al mensile “Ruoteclassiche”.
Grande appassionato di fantascienza, horror e narrativa fantastica, ha cominciato a pubblicare dalla fine dei Settanta. Dal 1979 al 2002 circa sono uscite una quarantina di storie brevi e lunghe sulle più varie testate, sia amatoriali (The Time Machine, Babele, La spada spezzata, The Dark Side, Ucronia, La Lampada di Alhazred, Shining, Diesel SF), sia professionali, fra queste “I grandi della fantascienza” (ed. Il Picchio, Milano), le collane di Perseo Libri (“Futuro Europa”, l’antologia Pianeta Italia), Solfanelli (la rivista “Dimensione Cosmica”), i volumi de I racconti fantastici di Montepulciano, i quotidiani “La Gazzetta del Mezzogiorno” e “Il Secolo d’Italia”, nonché altre pubblicazioni quali L’Eternauta, Oltre…, MC Micromputer, Achab, Akromedia, Raccolte Mille Lire (di Stampa Alternativa), Millemondi, Millemondi Horror, antologie della Solid, Edizioni Addictions, PuntoZero, edizioni Noubs; nonché su alcune webzine (Delos, Archivi del ’900, IT 6). Come si può notare, un’attività svolta con frequenza su testate di nicchia e spesso non espressamente dedicate alla fantascienza, Se da un lato ciò è testimonianza dell’eclettismo dell’Autore, della sua capacità di superare certe “secche” delle pubblicazioni specializzate, per altro ciò ha forse contribuito in tono minore ad una sua meritata “visibilità” presso il pubblico più specifico della fantascienza. Un’attività comunque, quella di Tonani, che non ha mancato di fruttargli ambiti riconoscimenti: alcuni premi Italia (nel 1991 per il suo primo romanzo, La baracca degli angeli neri, Solfanelli; poi nel 2005 per il racconto Giulio del grano, in “Fantasia”, cofanetto di Mille Lire curato da Franco Forte. Nel 1994 ha vinto il Premio Lovecraft per il racconto Garze, apparso sul “Millemondi” Strani Giorni e poi pubblicato sulla rivista Antarés). Nel 2000 da un’idea sua e di Graziano Braschi, che ne è stato curatore, è uscito per le Edizioni Addictions l’antologia Passi nel delirio. Psicopatologia dei racconti, dove a ogni storia segue una scheda psicoanalitica redatta dalla psicologa Anna Maria Palella.
Più che di fantascienza, Tonani è dunque autore d’un fantastico con contaminazioni talora horror, noir, fantascientifiche. La sue storie indugiano su personaggi ai limiti (talora oltre i limiti) del patologico in ambientazioni inquietanti, talora raccapriccianti. Dalle pagine balenano spesso immagini originali, ossessive. E’ il caso – per esempio – del racconto scelto per questa puntata della nostra rubrica “Quando le radici”: Risus sardonicus, storia che presentiamo soprattutto a coloro che ancora non hanno avuto modo di conoscere Tonani. Difficilmente questa insolita vicenda di “chiodi” si cancella dalla memoria. Risus sardonicus risale 1989 e vinse un Premio Tolkien, ma non fu mai pubblicato per le negative vicissitudini dell’editrice Solfanelli. E’ quindi con doppio piacere che presentiamo Tonani inedito, proprio mentre in edicola appare il suo Infect@: un Urania inatteso che ci auguriamo porti successo a Dario e inauguri finalmente una nuova stagione per la fantascienza italiana.
Lo scrittore aggiunge che recentemente ha ambientato nell’universo di Infect@ una serie di storie brevi e conta quanto prima di tornare con un seguito. Insaziabile divoratore di cartoon, vive nell’hinterland milanese con moglie e un figlio di 13 anni. (Vittorio Catani)
Philip K. Dick incontra il sommo Dante Alighieri
A venticinque anni dalla sua scomparsa, ricordiamo uno dei più grandi autori di fantascienza e attraverso la passione che lo scrittore americano nutriva per Dante Alighieri, il nostro poeta nazionale. La presenza della Divina Commedia nell’opera di Dick acquisisce importanza crescente dopo i fatti del 2-3-74, quando un "lampo rosa" (Dio? Gli alieni? Comunque un'illuminazione mistica) attraversa la sua mente, e una serie di visioni, immagini, voci, sogni, sommerge la sua coscienza
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Racconto di Angelo De Ceglie
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