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Mater Maxima Premio Urania 2001
La prima edizione del premio Urania fu vinta, nel 1989, da uno scrittore di Bari: Vittorio Catani. Dopo dodici anni il premio torna in quella città con la vittoria di Donato Altomare. Chiudiamo virtualmente questo cerchio presentando in anteprima la recensione, proprio di Vittorio Catani, del romanzo in uscita a novembre su Urania.
LeggiDonato Altomare: Il ritorno di un grande narratore del sud
Donato Altomare è uno dei personaggi più solari della fantascienza italiana. Appassionato, generoso, modesto e insieme orgoglioso della sua narrativa. Per tanti anni autore del fandom, quasi per scelta più che per necessità, torna alla ribalta nel modo più clamoroso, vincendo il concorso più prestigioso, il premio Urania. Un'occasione per ritrovare un amico dopo tanti anni, e per farlo conoscere ai lettori più giovani, che sono curiosi di sapere chi c'è dietro il romanzo vincitore, Mater Maxima.
LeggiL'inverno del sense-of-wonder
Il Premio Hugo era appena stato vinto da Harry Potter e molti puristi del genere dichiaravano tra il serio e il faceto: - Questo è l'inverno della fantascienza ! - Nessuno immaginava però, tra tutti gli Universi Possibili, che la stessa Realtà fosse sul punto di tuffarsi verso un futuro incredibile e inquietante.
LeggiI ricci di Ricciardiello
Questo mese "Sotto spirito", rispettando una promessa/minaccia fatta personalmente alla vittima di turno, torna in Italia per un dissacrante e cattivissimo (come prima, più di prima) apocrifo di un bravo e valente autore nostrano, vincitore di Premio Urania e instancabile produttore di racconti per ogni tricolore antologia del fantastico: Franco Ricciardiello.
LeggiGiuro
Racconto di Andrea Colombo
Un altro racconto finalista all'ultima edizione del premio Lovecraft. Un piccolo gioiellino horror di un autore che i lettori di Delos hanno già avuto modo di conoscere e di apprezzare, e che gli scorridori della rete ricorderanno certo come il curatore di un'altra bella rivista telematica, IT, dedicata esclusivamente al brivido. Andrea è un autore in grado di crescere, e di questo ne ho avuto conferma quando gli ho chiesto un racconto per un'antologia su sesso e fantascienza che presto uscirà in edicola per l'Editoriale Avvenimenti. Ormai ha raggiunto una sua consapevolezza di stile, una sua struttura narrativa personale, e questi due elementi emergono con forza nel bellissimo racconto che segue. Giuro è qualcosa di più di un racconto horror. E' la dimostrazione che per lasciare senza fiato il lettore non occorre necessariamente colpirlo al plesso solare. Basta raccontargli una storia. Questa storia.
LeggiUn regalo di cuore
Racconto di Francesco Salinitro
Francesco è personaggio tutto da scoprire, e uno scrittore divertente ma sfigato. Perché questo? Vi racconterò un aneddoto di cui pochi sono a conoscenza. Tre o quattro anni fa partecipò a un'edizione del premio Alien con un racconto, Eglefino di Tritone in brodetto, che mi piacque talmente da convincermi a inserirlo in un'antologia che stavo preparando per l'Editriale Avvenimenti e che poi uscì in edicola. Quel racconto ebbe grande successo, e chiacchierando con Francesco lui mi confidò che non aveva solo quello, bensì un'intera antologia costituita da decine di racconti basati su storie spaziali in cui l'elemento centrale era una ricetta realizzata con ingredienti del tutto inesistenti, raccolti dai protagonisti dei racconti sui mondi alieni in cui avevano avuto la ventura di capitare. Gli chiesi di farmi leggere l'antologia, perché l'argomento sembrava interessante per una eventuale pubblicazione, e lui me la fece avere. La lessi con gusto (era davvero divertente), ma suggerii a Francesco di lavorarci un po' sopra, perché era ancora troppo grezza, ovvero si limitava a mettere insieme dei racconti simili senza avere un organico filo conduttore che li unisse in modo coerente. Francesco si mise al lavoro, ma quando stava per essere quasi pronto ecco la sorpresa: vince il premio Urania il romanzo di Mongai che racconta le avventure del cuoco di bordo di un'astronave, che pur non essendo esattamente come il suo libro certo ne ha la stessa ispirazione e lo stesso argomento portante. Il che, naturalmente, ha gettato nello sconforto Francesco e le sue aspirazioni di proporre a qualche editore il suo libro, che a questo punto potrebbe sembrare una scopiazzatura della bella idea di Mongai (pur essendo, lo ripeto, completamente diversi).
Ma nonostante questa mazzata, Francesco si è ripreso in fretta, e si è messo a pensare ad altre idee su cui lavorare. Nel frattempo, continua a scrivere i suoi godibilissimi racconti e a proporceli per la pubblicazione. E noi gliene siamo grati.