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Racconto di Simone Conti
Una classica storia space opera per uno degli autori emergenti della fantascienza italiana.
LeggiSpace Invaders, che l’invasione abbia inizio…
Era il 1978, quando degli alieni verdognoli spopolavano nei bar e nelle case di tutto il mondo, entrando di fatto nell'immaginario fantascientifico di generazioni di giovani e non solo.
LeggiScully: non riesco a crederci
Al centro di questa nuova puntata della rubrica, nientepocdimenoche l'agente dell'FBI Dana Scully. Leggere per credere...
LeggiVoglio crederci, l’ultimo enigma di X-Files
Ritorna al cinema il cult televisivo degli anni Novanta. Ancora una volta, protagonisti sono David Duchovny e Gillian Anderson.
LeggiIl Postumanesimo, sulla frontiera della fantascienza, parte seconda
Prosegue il viaggio alla scoperta della nuova fantascienza d’avanguardia, attraverso 120 titoli rappresentativi. Dalla notte del cyberpunk all'alba della Singolarità.
LeggiLe pericolose visioni di Harlan Ellison (e di altri 31 scrittori)
L'antologia Dangerous Vision è un punto fermo della fantascienza degli anni Sessanta e può essere considerata come una "rivoluzione" per il genere narrativo.
LeggiOrfani della connessione
Racconto di Giovanni De Matteo
In pochi anni, Giovanni De Matteo si è imposto con idee e stile originali, all’attenzione dell’intera comunità dei lettori e degli addetti ai lavori della fantascienza italiana. Nato a Policoro, nel 1981, X - il nickname con cui è conosciuto sulla rete - si è laureato in ingegneria elettronica e dal 2003 è attivo anche come blogger. È tra gli estensori del documento programmatico da cui si è evoluto il Connettivismo, un movimento letterario che unisce le istanze del cyberpunk alla sperimentazione del futurismo.
Nel 2005 ha vinto con il racconto Viaggio ai confini della notte la seconda edizione del Premio Robot, indetto dall'omonima rivista. Del 2006 è il suo esordio editoriale, con la raccolta di racconti di fantascienza e fantastici Revenant - Storie di ritorni e di ritornanti (pubblicato con una prefazione di Vittorio Catani dalla casa editrice Ferrara). Nel 2007 ha curato con Marco Zolin una selezione di racconti a opera dei primi autori che hanno aderito al Connettivismo, confluiti nell'antologia-manifesto Supernova Express, sempre per Ferrara. Ha vinto la XVIII edizione del Premio Urania con il romanzo Post Mortem (pubblicato nel novembre 2007 con il titolo Sezione π²). È tra i curatori della fanzine NeXT e del relativo sito internet (Next-Station.org), sceneggiatore di fumetti per la Cagliostro ePress (per cui crea e scrive Piquadro, ambientato nel medesimo universo narrativo del romanzo, pubblicato a puntate sulla rivista Solaris. Collabora inoltre al portale Fantascienza.com e alla rivista Continuum.
In Orfani della connessione, la nostalgia per un paesaggio bucolico e marino si confonde con la virtualità che è sempre più presente nella vita di tutti noi. Attraverso gli occhi dei due giovani protagonisti non possiamo non cogliere la poesia e la bellezza di una natura che – solo casualmente - è rimasta imbrigliata in qualche migliaio di bit.
L’altruismo dell’eroe
Racconto di Leonardo Pappalardo
Il calcio, si sa, è la grande passione degli italiani e non si vede perché non debba resistere allo scorrere del tempo. Certo, Leonardo Pappalardo con il suo L’altruismo dell’eroe farà forse impallidire i tifosi di oggi, ma in fondo – come si suol dire – si spera sempre che il pallone resti rotondo. Anche nel futuro.
Nato a Salerno, nel profetico anno di grazia 1984, Pappalardo si è laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi sull'estetica artistica e sui danni causati dal pensiero crociano alla moderna industria culturale italiana. Ora frequenta un corso specialistico in editoria e giornalismo all'Università di Urbino. Ha collaborato come pre-giurato per diversi premi letterari banditi dalla Delos Books, ed è uno dei co-curatori del portale HorrorMagazine, dove si occupa della sezione dedicata ai videogiochi. Appassionato anche di cinema, TV e di letteratura fantastica in generale, è iscritto all'associazione di giochi di ruolo dal vivo GRV Italia. Il suo scrittore preferito è Valerio Evangelisti, con il quale condivide una comune passione per la musica metal.
I suoi interessi lo hanno portato quasi naturalmente a scrivere, ottenendo diverse segnalazioni ai premi Alien e Lovecraft. Due suoi racconti sono stati pubblicati su Delos Science Fiction e sulla rivista Writers Magazine Italia.
Se siete appassionati dello sport più bello del mondo, ma siete allo stesso tempo fragili di cuore, vi consigliamo vivamente di saltare questo racconto. Tifoso avvisato…
Caldo Agosto in Sicilia
Racconto di Silvio Sosio
Silvio Sosio scrive narrativa con il contagocce. I motivi sono sotto gli occhi di tutti e quotidianamente (se non siete convinti, prendete un qualsiasi dizionario di fantascienza ed andate alla voce Fantascienza.com). E questi motivi non solo lo tengono occupato, ma di fatto oscurano la sua fama di scrittore. Eppure, quando gli impegni glielo hanno consentito, Sosio (per semplificare lo chiameremo da questo punto in poi S ha dimostrato di saper essere uno scrittore di razza. Se ne è accorto, ad esempio, Valerio Evangelisti che ha inserito il racconto Ketama, vincitore del premio Courmayeur nel 1996, in una antologia di scrittori italiani pubblicata in Francia.
Milanese, classe 1963, S* può vantare una carriera pressoché unica nel campo della fantascienza perché è stato tra i principali divulgatori del genere su Internet e non solo, fin dal 1993. Ha cominciato, infatti, prima nel mondo delle BBS con la conferenza dedicata al fantastico Fantatalk sulla rete OneNet (sopravvissuta fino al 2003 sulla Rete Civica Milanese) e poi con la creazione nel 1994 – insieme a Luigi Pachì – della rivista Delos Science Fiction e nel 1997 del portale Fantascienza.com, di cui è il Direttore Responsabile ed al cui interno è presente anche il Corriere della fantascienza.Ma la sua attività era cominciata – come per molti della sua generazione – negli anni Ottanta, con la realizzazione di una fantine dal titolo La Spada. Spezzata, vincitrice del Premio Europa come miglior rivista amatoriale europea
Nel tempo libero, S* ha anche dato il via, nel 1986, ad una parallela carriera di giornalista nel campo dell’informatica, collaborando con riviste come Applicando e, attualmente, con la rivista MacWorld, dove cura la rubrica Exposé.
È anche tra i fondatori della casa editrice Delos Books, che pubblica principalmente fantascienza e fantasy ed in un’altra vita (sempre parallela) è anche uno sviluppatore software, settore in cui ha una certa notorietà, fin dalla fine degli anni Ottanta, grazie a Rosetta, una utility per la conversione di file provenienti da WordStar e altri word processor. Ultimamente si occupa soprattutto di siti dinamici e web application.
Caldo agosto in Sicilia, il racconto che presentiamo in questa antologia, è nello stile di S*: breve, denso di humour, ma con un retrogusto amaro, molto amaro. Nel futuro del Bel Paese la mafia non è scomparsa, anzi…
Gli anni del vento
Racconto di Virginio Marafante
Recentemente, Virginio Marafante (Chioggia, 1947) è ritornato a scrivere narrativa, dopo un silenzio durato oltre dieci anni, trovando ospitalità sulle pagine di Delos Science Fiction. Non possiamo non rallegrarci della ricomparsa di un autore di talento che è stato protagonista della scena letteraria fantastica dagli anni Settanta fino alla metà degli anni Novanta.
In questo lasso di tempo, infatti, numerosi suoi racconti, diversificati per tematiche, hanno trovato accoglienza in molte riviste specializzate, ma soprattutto ha pubblicato due romanzi di impronta fantascientifica, Luna di Fuoco (Urania/Mondadori, 1991) e L' Insidia dei Kryan (Editrice Nord, 1980), che hanno vinto rispettivamente la seconda edizione del Premio Urania e il Premio Italia.
Nella vita non fantascientifica, Marafante ha lavorato per molti anni nel campo dell’informatica, interessandosi nel tempo libero, oltre che di narrativa, anche di musica e scienza. Attualmente, vive in una cittadina dell’hinterland milanese.
Gli anni del vento è una storia commovente, piena di calore, fatta di sentimenti, senza rinunciare però a far emergere anche un quadro sociale complesso ed affascinante: i Marconiani, gli Eco, le magalopoli da un lato e le zone agricole dall'altro e l'uso del vento come fonte energetica. Una storia di mare che ci ricorda che i pregiudizi possono trasformarsi in causa di tragedia o in momenti di sincero confronto.