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Daitarn 3: con l'aiuto del sole vincerò!
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Guida pratica all’ebook
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Legend of the Guardians: The Owls of Ga'Hoole, Usa, 2010, Animazione
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Buck Rogers, scheda del telefilm
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Racconto di Fabio Calabrese
Anche Fabio Calabrese (triestino, classe 1952), come Dario Tonani, è emerso dall’ondata del fandom degli anni Settanta, attestandosi poi come scrittore tra gli anni Ottanta e Novanta. Nel 1976 ha dato vita, insieme a Giuseppe Lippi, alla fanzine Il Re in Giallo e due anni dopo ha esordito professionalmente con il racconto che qui presentiamo, Sheila, scelto da Inisero Cremaschi per l’antologia universo e dintorni (Garzandi Editore, 1978).
Calabrese ha collaborato con le principali case editrici del settore, tra cui Fanucci e Perseo Libri e suoi racconti sono apparsi su Urania, Futuro Europa, Nova SF e Delos.
Ha collaborato al Dizionario dell'Universo di J.R.R. Tolkien, edito da Rusconi nel 1999 e riproposto da Bompiani nel 2003, a cura Società Tolkeniana Italiana.
Nel 2000 ha dato vita, assieme a Roberto Furlani, alla webzine fantascientifica “Continuum” e nel 2006 ha vinto il premio Silmaril, della Società Tolkieniana Italiana, con il racconto L’arma di Dio.
Nel 2007, ha pubblicato su Futuro Europa n. 48, il romanzo Uomini e Sauri e l’anno dopo è uscito per la Dagon Press l’antologia Nel tempio di Bokrug ed altri racconti lovecraftiani.
Recentemente, sono uscite due antologie per le Edizioni Scudo (scaricabili on-line sul sito della casa editrice http://www.innovari.it/scudo.htm): Il risveglio della spada, con racconti di heroic fantasy, e Dentro e fuori di noi, con storie di fantascienza.
E anche alla fantascienza appartiene Sheila, una toccante ed erotica storia da “primo contatto”, con un finale drammatico che non mancherà di sorprendere il lettore, nella tradizione del miglior racconto di fantascienza.
www.deus.va, ovvero “La dura vita del webmaster di Dio”
Racconto di Elisabetta Vernier
Elisabetta Vernier, cagliaritana di nascita ma residente a Milano, ha un dottorato di ricerca in Ingegneria e lavora presso una multinazionale del settore ITC. È giornalista e traduttrice, oltre che scrittrice. È una delle colonne del portale Fantascienza.com e della nostra rivista Delos.
Il racconto WWW.DEUS.VA, ovvero “La dura vita del webmaster di Dio”, che qui ripresentiamo, è quello con cui ha esordito come scrittrice ed è stato pubblicato sul numero 5 della rivista Strane Storie (Lo Stregatto Editore, 2001). Nel 2003, invece, è apparso il suo romanzo Clipart, pubblicato prima dalla Solid - e vincitore del Premio Italia 2004 - e poi riproposto dalla DelosBooks nel 2009. ClipArt è diventato anche un podcast ed Elisabetta, insieme a S* e con il nickname Eliver, ha creato anche Fantascienza.POD, il primo podcast italiano dedicato alla fantascienza letteraria, televisiva e cinematografica. Nel 2007 ha creato il Delos BookClub, il primo circolo culturale italiano in Second Life®, dedicato alla letteratura fantastica e all'arte.
Nel 2005 ha curato l'antologia Fantaiku, una collezione di più di 280 haiku d'argomento fantastico di oltre 80 autori che scrivono sulla Galleria, mentre nel 2006 - insieme ad Angelica Tintori - ha curato il saggio Stargate SG-1 (Delos Books), la guida a una delle serie televisive di maggior successo degli ultimi anni, con cui ha vinto il Premio Italia 2005 nella categoria Miglior saggio in volume.
Il suo racconto Origami è apparso nell’antologia Donne al Futuro (a cura di Emiliano Farinella, Dario Flaccovio Editore, 2005) e quello intitolato Embargo è uscito sul numero 1544 della collana Urania (Mondadori, 2009), in appendice al volume di Dario Tonani L’Algoritmo bianco.
Sosumi è il titolo del racconto che Delos ha pubblicato sul numero 116 (Luglio, 2009) ed è con molto piacere che riproponiamo anche per quest’anno un suo racconto nel’antologia estiva. Come abbiamo già detto si tratta di WWW.DEUS.VA, ovvero “La dura vita del webmaster di Dio”, un breve e sarcastico racconto in cui intuiamo che non è facile essere il webmaster di Dio, soprattutto se l’Altissimo riceve circa due milioni di messaggi al giorno e quando la concorrenza è davvero in gamba…
Soldato Jordan
Racconto di Dario Tonani
Dario Tonani (milanese, classe 1959) appartiene a quella schiera di scrittori che ha esordito alla fine degli anni Settanta, ma è esploso definitivamente come autore di razza tra la metà degli anni Ottanta la fine degli anni Novanta.
Ha pubblicato una cinquantina di racconti in antologie (per Mondadori, Stampa Alternativa, Addictions, Puntozero, Comic Art, Delos Books), riviste varie e quotidiani nazionali.
Nel 2007, il romanzo Infect@ - i cui diritti cinematografici sono stati recentemente opzionati - è stato pubblicato su Urania n. 1521, e nel 2009, sempre sulla collana mondadoriana è apparso L’Algoritmo bianco, composto da due romanzi brevi che hanno in comune il protagonista, il killer Gregorius Moffa, e l’ambientazione, una Milano del 2045.
Tonani ha vinto vari premi, tra cui nel 1989 il Premio Tolkien, due volte il Premio Lovecraft (1994 e 1999) e tre il Premio Italia (1989, 1992 e 2000). Tali riconoscimenti sono il segno che Tonani si trova a suo agio con tutto l’immaginario della letteratura fantastica, dalla fantasy alla fantascienza, passando per l’horror. E come se non bastasse, negli ultimi tempi lo scrittore milanese si è anche lanciato in altri generi come la spy-story (con il racconto Il fuoco non perde ma, apparso su Segretissimo n. 1559) e il giallo (con il racconto L'escapista, di prossima pubblicazione su Il Giallo Mondadori).
Il racconto che qui presentiamo, Soldato Jordan, è apparso in appendice al romanzo L'antimondo di Vega di Dan Dastier (Editrice Il Picchio, 1979). Si tratta di un racconto che mette in luce gli orrori della guerra, anche quando a combatterla non sono necessariamente degli esseri umani in senso stretto. La guerra è guerra, sembra volerci insegnare il Soldato Jordan e come lui i tanti soldati Jordan che anche in questo momento scappano da altri soldati Jordan.
Due donne in riva al lago
Racconto di Vittorio Curtoni
In quest’antologia formata da primi racconti c’è una sola eccezione: Vittorio Curtoni, di cui presentiamo Due donne in riva al lago, apparso nel 1969 su Oltre il Cielo 153. Il primo racconto di Curtoni è Danzate, morituri!, apparso sempre su Oltre il Cielo nel 1966. Ogni regola ha sempre un’eccezione e per un nome come quello di Curtoni ci è sembrato giusto farla, anche perché il racconto che proponiamo è davvero molto bello e intrigante.
Vittorio Curtoni (nato a San Pietro in Cerro, Piacenza, nel 1949) non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse in pochi sanno che il Vic nazionale fin dalla giovinezza scriveva racconti ballardiani – in alcuni casi con espressa autorizzazione dello stesso James Graham Ballard in persona -, ispirato e rapito dalla bellezza narrativa dello scrittore inglese.
Oltre a essere traduttore sopraffino, editor, saggista e curatore di Robot (dal 1976 al 1979 pubblicata da Armenia Editore e dal 2003 dalla Delos Books), la più bella rivista di fantascienza, Curtoni è per molti – critici e lettori - uno degli scrittori più interessanti della cosiddetta seconda generazione della science fiction italiana. Andatevi a rileggere, se ne volete una prova concreta, i racconti delle sue antologie - La Sindrome Lunare e altre storie (Speciale Robot 6, Armenia Editore, 1978), Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania n. 1406, Mondadori, 2001) - e il suo unico romanzo, Dove stiamo volando (Galassia 174, La Tribuna, 1972).
Dei due racconti apparsi su Oltre il Cielo, Due donne in riva al lago ci è sembrato il più significativo, evocativo, quasi metafisico, in cui i temi cari a Ballard si fondono con la sensibilità di un allora giovane scrittore italiano di fantascienza, che in barba al tempo è rimasto sempre giovane.