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Petra Pan e il gigantesco Coso di metallo
Racconto di Sergio Donato
Sergio Donato, 1975. Foggiano in culla, bolognese con la barba. Ha avvicinato la fantascienza in tenera età perché nella libreria gli Urania erano ad altezza bambino. La narrativa breve lo ha reso protagonista in numerose riviste e pubblicazioni, tra le quali Robot, Wmi, Fantascienza.com, Horror Magazine e Thriller Magazine per Delos Books. Urania e Classici del Giallo per Mondadori. Ha vinto il Premio Nero Short, il Premio Nero Lab 2011, il Premio Algernon Blackwood 2011 ed è stato finalista dell'edizione 2012; finalista anche al premio Stella Doppia 2012. Ha fatto parte della giuria del Premio Gran Giallo Cattolica XL 2013. Ora sta lavorando a un progetto top-secret insieme a brave persone.
Il suo sito è: sergio-donato.blogspot.it
Looper
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Looper, USA, 2012, Fantascienza
di Rian Johnson con Joseph Gordon Levitt, Bruce Willis, Emily Blunt, Jeff Daniels.
I Looper sono killer particolari: i datori di lavoro vivono nel 2074, mentre loro si trovano nel 2044. Il lavoro? Uccidere le persone che vengono spedite indietro nel tempo, perché nel 2077 è pressoché impossibile sbarazzarsi di un corpo. Ma una delle vittime in arrivo è la versione adulta del Looper che lo sta aspettando.
LeggiGeorge, perché hai venduto alla Disney?
Lucas vende il suo "impero" alla casa madre di Topolino e una domanda nasce spontanea sul futuro delle creazioni del regista californiano.
LeggiUn giorno da leoni
Racconto di Fabio Calabrese
Sul pianeta Venere terraformato, un uomo salva la propia donna da un incidente con l'elicottero. Per loro c'è solo il fugace attimo di una notte d'amore, perché il Sole sta finendo i propri giorni di vita...
LeggiSalvatore Proietti: “Per la SF è importante la memoria storica”
Il critico e docente universitario ci spiega come e perché è importante leggere e rileggere i classici della fantascienza.
LeggiSette esperti di SF in cerca di un classico
Abbiamo chiesto ad alcuni noti protagonisti, a vario titolo, del mondo della fantascienza italiana di indicare tre classici, da leggere o rileggere, e indicarne le motivazioni. Ecco chi sono e quali romanzi hanno scelto.
LeggiUn viaggio verso l’infinito
Ipotesi sul “Primo Contatto” al contrario: e se fossero gli umani ad andare su un pianeta alieno? Riflessioni, tra il serio e il faceto, sull’animo umano e dintorni e sui possibili scenari di un’invasione umana su un altro mondo.
LeggiLa palla al piede degli ebook
Arrivano gli ebook, anche i grossi editori scendono in campo, ma c'è una brutta sorpresa: lucchetti da tutte le parti. Molto, molto male: ecco perché.
LeggiDue donne in riva al lago
Racconto di Vittorio Curtoni
In quest’antologia formata da primi racconti c’è una sola eccezione: Vittorio Curtoni, di cui presentiamo Due donne in riva al lago, apparso nel 1969 su Oltre il Cielo 153. Il primo racconto di Curtoni è Danzate, morituri!, apparso sempre su Oltre il Cielo nel 1966. Ogni regola ha sempre un’eccezione e per un nome come quello di Curtoni ci è sembrato giusto farla, anche perché il racconto che proponiamo è davvero molto bello e intrigante.
Vittorio Curtoni (nato a San Pietro in Cerro, Piacenza, nel 1949) non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse in pochi sanno che il Vic nazionale fin dalla giovinezza scriveva racconti ballardiani – in alcuni casi con espressa autorizzazione dello stesso James Graham Ballard in persona -, ispirato e rapito dalla bellezza narrativa dello scrittore inglese.
Oltre a essere traduttore sopraffino, editor, saggista e curatore di Robot (dal 1976 al 1979 pubblicata da Armenia Editore e dal 2003 dalla Delos Books), la più bella rivista di fantascienza, Curtoni è per molti – critici e lettori - uno degli scrittori più interessanti della cosiddetta seconda generazione della science fiction italiana. Andatevi a rileggere, se ne volete una prova concreta, i racconti delle sue antologie - La Sindrome Lunare e altre storie (Speciale Robot 6, Armenia Editore, 1978), Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania n. 1406, Mondadori, 2001) - e il suo unico romanzo, Dove stiamo volando (Galassia 174, La Tribuna, 1972).
Dei due racconti apparsi su Oltre il Cielo, Due donne in riva al lago ci è sembrato il più significativo, evocativo, quasi metafisico, in cui i temi cari a Ballard si fondono con la sensibilità di un allora giovane scrittore italiano di fantascienza, che in barba al tempo è rimasto sempre giovane.
Persons Unknown (Pilot)
Sei personaggi, ognuno dei quali sembra rappresentare una categoria sociale, si svegliano in una città fantasma. Chi? Come? Perché? Le basi di mistero e ambiguità ci sono tutte, seppur con un certo déjà vu dal sapore un po’ insipido. Un embrione di telefilm il cui sviluppo dipende tutto dalle prossime puntate.
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