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Frammento di una vita vissuta nell'ora del lupo
Racconto di Lanfranco Fabriani
Ricordo bene questo racconto. Lanfranco me lo mandò qualche anno fa, quando stavo curando per Stampa Alternativa l'antologia di fs italiana "Fantasia", e avevo deciso di interpellare anche lui, soprattutto per merito di un suo bellissimo racconto che era uscito sulla fanzine "The Time Machine" e che ricordavo per freschezza di stile e impeto narrativo. Lanfranco aderì con entusiasmo alla mia richiesta e mi fece pervenire questo racconto, il cui titolo mi restò impresso. Per "Fantasia" decisi di non accettarlo, non perché non fosse un buon racconto, anzi (altrimenti non avrei deciso di presentarlo ai lettori di Delos, adesso) ma semplicemente perché nella mia personale graduatoria delle preferenze del materiale che stavo selezionando non era tra i primi venti, che poi effettivamente uscirono sull'antologia. Più che altro, spiegai allora a Lanfranco, per il modo scontato in cui termina il racconto. Questa critica è valida tutt'ora, seppure, dopo averlo riletto, in modo meno determinante. Devo confessare che mi era rimasto un leggero rimpianto per questo racconto, e oggi sono felice di poterlo pubblicare, seppure in un contenitore assai diverso com'è Delos.
LeggiQuod erat demonstrandum 2
Racconto di Pier Luigi Ubezio
Il secondo racconto presente in questo venticinquesimo numero di Delos è frutto di una mia scelta, ma a sua volta era stato inviato a Silvio per essere giudicato dal mitico direttore della nostra rivista (dovevo dirlo, soprattutto la faccenda del mitico, altrimenti mi aspettava la sedia... elettronica), e io ho deciso di inserirlo in questo numero più che altro per assonanza di atmosfere con il racconto di Colombo. Non è affatto male, un modo abbastanza suggestivo e originale (soprattutto personale) di rivisitare il vecchio cliché di Lucifero. Lo stile è pulito e secco, anche se un po' spartano, e in certi punti risente di cadute di tono a mio avviso imputabili all'inesperienza dell'autore (inesperienza professionale, intendo dire), ma nell'insieme è certamente godibile e ci riporta a una narrativa fantastica legata ai lavori di Thomas Dish o di L. Sprague de Camp, uniformandosi alle caratteristiche del racconto precedente e dedicando questo numero di Delos alle componenti più oscure e misticheggianti della letteratura del fantastico. Solo un'annotazione: io avrei cambiato il titolo, ma poi mi sono reso conto che quello che mi era venuto in mente era così bello che ho deciso di utilizzarlo per un mio racconto. Grazie a Ubezio per l'ispirazione, ma che non si parli di appropriazione indebita.
LeggiI misteri della forza
E' generata dagli esseri viventi dell'intero Universo. Avvolge e protegge come una sorta di campo energetico senziente e trova nell'animo puro dello Jedi la giusta dimora. E come disse Darth Vader, non sottovalutate la potenza della Forza!
LeggiGregory Benford: come nasce un ciclo
Abbiamo contattato Gregory Benford per chiedergli un'intervista, ma l'autore di Nell'oceano della notte, Attraverso un mare di soli e Timescape in questo periodo è impegnatissimo. Molto gentilmente, però, ci ha messo a disposizione questo suo articolo nel quale racconta come è nato il suo ciclo più famoso.
LeggiAliens
La nostra rubrica, dedicata al fumetto di fantascienza italiano ed internazionale, non poteva esimersi dal dedicare una puntata alla Casa Editrice Dark Horse ed alle sue miniserie "Aliens", avventure d'azione ed horror-SF ambientate nell'universo narrativo dell'omonima trilogia cinematografica.
LeggiLa fantascienza sul piccolo schermo Fantasy: alle radici del fantastico
Un "Target" dedicato al fantastico: dopo tanti anni di assenza, torna nell'etere italiano una rubrica che tratta di fantascienza. E questa volta su un circuito nazionale.
LeggiTricorder
Dal Ponte di Comando dello Star Trek Italian Club Luigi Rosa tiene d'occhio le novità nell'universo della Federazione.
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LeggiIntervista con Bepi Vigna
Bepi Vigna fa parte, insieme ad Antonio Serra e Michele Medda, della cosiddetta "Banda dei Sardi", un affiatato team autore di fumetti di fantascienza. Vigna è noto soprattutto come creatore di Nathan Never, fumetto italiano dallo straordinario successo di pubblico e di critica. Nonostante la notevole fama raggiunta dal loro personaggio, i tre autori restano tutt'ora nell'ombra o quasi. Il pubblico ha occasione di vederli di persona solo alle principali mostre di fumetti, ed a qualche non frequente conferenza. Dei tre, Antonio Serra è l'unico che stazioni abitualmente presso la redazione milanese della Bonelli, in quanto redattore della Casa Editrice. Bepi Vigna, al contrario, è più difficilmente rintracciabile dal pubblico, nonostante sia tutt'altro che una persona schiva. Per farlo conoscere meglio ai lettori di Delos Cyberzine, lo quindi abbiamo intervistato telefonicamente.
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