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Quinta convenzione
Racconto di Alberto Priora
La guerra avrà sempre un prezzo molto alto, anche nel futuro, come ben ci ammonisce questo racconto dello scrittore vincitore del Premio Galassia.
LeggiStoria di Agnes
Racconto di Riccardo Leveghi
Temo che non molti lettori conoscano il nome di chi ha scritto questo racconto. Eppure Riccardo Leveghi (Trento, 1941-1985), attivo fin dai tempi della rivista Futuro (1964), Galassia, Oltre il Cielo, resta certamente una delle firme più originali e ragguardevoli della nostra fantascienza, alla quale ha donato opere molto interessanti, spesso sperimentali, solitamente visionarie. Personaggio poliedrico, in verità schivo, scarso frequentatore di convention, prematuramente scomparso, ci lascia una produzione non copiosa, ma sempre di qualità, anche quanto a scrittura. Nel racconto che segue (1978) assistiamo alla costruzione d’uno dei suoi mondi, e relativi personaggi, a mezzo tra realtà, esotismo, disperazione, onirismo. (Il racconto è pubblicato per gentile concessione di Gianfranco de Turris).
LeggiSonno di millenni
Racconto di Ugo Malaguti
Scrittore, traduttore, critico, ideatore e curatore di collane, editore, talent scout di autori, Ugo Malaguti (Bologna, 1945) resta tuttora uno dei pochi che in Italia hanno dedicato alla fantascienza la loro vita fin da giovanissimi, riuscendo, sia pure con alterne fortune, a farne la propria attività prevalente. E quindi, a contribuire in modo cospicuo allo sviluppo e alla diffusione di questo genere narrativo. In quanto egli stesso valente autore, Ugo ha da sempre tenuto a stimolare e valorizzare firme nazionali. La narrativa di Malaguti ha attraversato vari periodi (avventuroso, sociologico, etc.), approdando sempre a tematiche molto personali e a una scrittura elaborata, complessa e inconfondibile. Il racconto che ho scelto, Sogno di Millenni, è tra i suoi primissimi e apparve nel 1960, anch’esso su Oltre il Cielo in un periodo in cui l’autore – come molti di noi – subiva il fascino misterioso della “fanta-archeologia” e annesse contaminazioni pacifiste. Argomento poi ridimensionato, ma mai del tutto tramontato e anzi ripreso in recenti programmi tv.
LeggiTecnocrazia integrale
Racconto di Lino Aldani
Molto attivo fin dal 1960, Lino Aldani (1926-2009) si mostrò presto grande autore di racconti. L’originalità delle sue storie e la padronanza d’una limpida scrittura lo classificarono anzitutto “scrittore” tout court. Aldani divenne presto alfiere di una fantascienza matura, che fosse non solo intrattenimento ma anche acuta riflessione sul reale. Scrisse importanti romanzi, fra cui Quando le radici (1977) e Eclissi 2000 (1979). Del 1962 è il notevolissimo volume La fantascienza, primo saggio critico di autore italiano sul tema. Lino Aldani fu il primo dei nostri autori a dare una personale impronta “italiana” alla fantascienza. Tecnocrazia integrale è fra i suoi racconti d’esordio (1961) e resta tuttora attualissimo in alcune sue intuizioni.
LeggiQuando Bari andò a Milano
Anche nel futuro, il mercato immobialiare sarà mobile, molto mobile...
LeggiI Nostri Grandi Amici da Bellatrix 9
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Il primo contatto con una nuova razza di alieni comporta inevitabilmente problemi di comunicazione, sopratutto quando sono molto diversi da noi...
LeggiEstinzione
Racconto di Roberto Guarnieri
In un futuro molto lontano, la Terra sarà solo un immenso scavo archeologico ed ecco come classificheranno certi oggetti gli archeologi di un altro pianeta...
LeggiNo Ordinary Family e Misfits: supereroi a confronto
Attenzione: spoiler. Poco super e molto ordinario: in onda su Fox due serie televisive che riportano in auge la figura del supereroe, ma in versione sempre più decadente.
LeggiBackup del cervello
Uno speciale su ebook e fantascienza e servizi sul Festival Science+Fiction, il nuovo canale televisivo AXN SCI-FI e un'intervista molto speciale al neo vincitore del premio Urania, Alberto Cola, sono gli ingredienti di questo numero 129 di Delos.
LeggiNello squarcio, futuro e sincronicità
Attraverso una lente convessa osservo la realtà, la vedo distorcersi accartocciarsi, rendersi ridicola mentre da lì sotto esplode la percezione di qualcosa molto diverso; è un risvegliarsi in un altro paradigma mentre ciò che appaio si modella, si presenta con le mie protesi bioware.
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