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Quando Marte era di moda
Dove vanno a finire i capolavori della fantascienza? Tutti quegli stupendi romanzi pubblicati decine d'anni fa da questa o quella rivista ormai cessata, da questa o quella casa editrice ormai chiusa, mai ristampati, mai riscoperti... Lanfranco Fabriani scava nella sua biblioteca alla ricerca di tesori perduti. I lettori dovranno scavare nelle bancarelle dei libri usati per trovarli, mentre gli editori possono anche prendere queste note come consigli...
Leggi2001 Nights 2
Tracciare affreschi di storia futura è un esercizio letterario in cui si sono cimentati tanti autori di narrativa fantascientifica. Tutti ricordiamo come Clarke, Asimov, Heinlein, Anderson (per fare i nomi più noti) siano riusciti a incasellare alcune delle loro più celebri storie, ordinandole in un preciso contesto temporale, fino a creare un grande mosaico d'insieme...
E nel fumetto? Esiste almeno un esempio di tale esercizio? La risposta è sì: tale, infatti, è l'opera di un disegnatore giapponese forse meno conosciuto in occidente rispetto a tanti suoi colleghi, ma senza nulla da invidiare a questi ultimi in quanto a talento ed estrosità creativa. Si tratta di Yukinobu Hoshino, autore della saga di storia futura 2001 Nights.
Povero angelo
Racconto di Luca Masali
Luca Masali ha una grande capacità, ovvero quella di riuscire a rendere affascinante e al tempo stesso familiare (per quanto sia possibile), anche l'inedita esperienza di guidare un Mig sovietico. Non è cosa da poco. Occorre avere un'ottima padronanza di stile, grande conoscenza della materia, una passione incondizionata per l'oggetto dei desideri in cui ci si cala attraverso lo strumento della fantasia, e un'immaginazione non standardizzata, un cervello che riesce a frammentare il consueto punto di vista e a ricomporlo secondo prospettive differenti, che lasciano un sapore arcano e nuovo nel palato del lettore ormai assuefatto a minestrine di tutti i generi. Primo e vigoroso esempio di questa capacità di Luca di "andare oltre" ci è venuto con il suo romanzo I biplani di D'Annunzio, ma eccola felicemente riproposta in questo racconto denso di suggestioni. Se non l'avevate ancora letto nell'antologia Fantastorie dal terzo pianeta curata da Valerio Evangelisti per l'Editoriale Avvenimenti, eccone giunta la ghiotta occasione per merito delle pagine di Delos.
LeggiConoscere Philip J. Farmer
C'è chi lo ama svisceratamente e chi non lo sopporta. C'è qualcuno che lo crede uno scrittore impegnato e difficile, chi un autore avventuroso e leggero, e qualcuno anche uno scribacchino pornografico. Hanno tutti ragione, e forse è proprio questo il punto davvero straordinario di Philip Jose Farmer. Un autore capace di infrangere tabù in epoche in cui i tabù erano ancora forti; e capace anche di scrivere migliaia di pagine stiracchiando idee ormai troppo consumate. Un autore capace di tirar fuori dal cappello le idee più originali di un genere, la fantascienza, nel quale l'originalità è - o dovrebbe essere - requisito indispensabile. Un autore capace di affascinare con avventure, paesaggi e situazioni inconsueti che tengono il lettore incollato alla pagina.
LeggiWatchmen
Gli albi dei supereroi appartengono o no (anche solo in qualità di figlioli scapestrati) alla grande famiglia del fumetto di fantascienza? Domanda difficile, dalla risposta pericolosa. Com'è noto, non c'è mestiere più criticato e triste di quello del classificatore.
LeggiLe tre stimmate sintetiche (parte I)
Droga e cyberpunk, a prima vista appare un accostamento facile e naturale. Lo squallore di certi contesti cyberpunk è il sito ideale in cui possa capillarmente diffondersi l'uso di sostanze stupefacenti d'ogni genere, con tutte le connotazioni negative che a livello di coscienza sociale siamo soliti attribuirvi nel presente. Ma quei contesti sono anche - nell'ottica degli abitanti di quelle storie future - il posto migliore per arricchire i propri sensi, meglio stimolare il proprio corpo e far schizzare in alto in una profusione di indimenticabile realismo i propri sogni attraverso l'uso di svariate droghe.
La droga (come fenomeno generale) è perfettamente inserita in quel tessuto sociale umano, e a raccontare una storia con la narrazione focalizzata su un abitante di quei luoghi molti aspetti possono passare in sordina, tanto sembrano naturali e integrati. Non è certamente la droga a far notizia in quei contesti.
Starship Troopers tra fantascienza e realtà
Dai Fanti Spaziali, che Robert A. Heinlein immaginò nel 1959 per difendere il mondo dagli alieni di turno, ai Guerrieri di terra che l'esercito degli Stati Uniti d'America vorrebbe realizzare per dominare nel ventunesimo secolo ogni altro esercito del pianeta. Leggiamo cosa succede quando fantascienza e realtà mescolano le carte, in attesa di scoprire al cinema quali effetti speciali sorreggono il film che la Sony e Paul Verhoeven hanno tratto dal romanzo-culto di Robert A. Heinlein.
LeggiLa città 2
La grandezza di un fumetto non è necessariamente in relazione col numero delle sue tavole. A volte anche un'opera breve, una miniserie, può colpire il lettore con la forza e l'acutezza di uno spillo, risaltare proprio per la sua concisione, brillare di concretezza sull'oceano crepuscolare di tutte quelle storie (troppe) che mascherano con la corposità una penosa carenza di idee. Questo è il caso di La Città, un fumetto di fantascienza argentino che è un autentica perla del genere: appena dodici puntate (più una seconda serie in cinque episodi, una variazione sul tema piuttosto che un seguito), ma in esse un concentrato, un estratto di fantascienza purissima, un po' Ballard e un po' Dick, ma soprattutto tanta, tanta ottima esibizione d'arte e fantasia.
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