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L'occhio amorevole
Racconto di Sergio Cicconi
Dopo la laurea in filosofia, un po' per amore un po' per studio, ho trascorso (e perso felicemente) anni errabondi in città d'Europa e degli USA. Ho scritto vari racconti (alcuni pubblicati su magazine negli Stati Uniti e in Italia) e due romanzi giovanili che più che incompiuti definirei malcompiuti. Un terzo romanzo invece l'ho appena ultimato, e non aspetta altro che vedersi stampato. Su Delos ho pubblicato Vita mentale di alcune macchine e Il canto dell'ultima voce. L'occhio amorevole è un racconto che nessuno capisce (nemmeno io) e che ciò nonostante è arrivato terzo al Premio Alien 2002. Nel 1998 con mia grande sorpresa mi sono ritrovato tra i finalisti del Premio Calvino con una raccolta di racconti intitolata L'accumulazione delle distanze.
Ma che tipo di roba scrivi? mi chiedono spesso. E io non so mai cosa rispondere; la fantascienza mi piace molto, ma poi produco fantascienza che è poco fantascientifica; e lo stesso capita con l'horror: il mio è horror soft, o soft-horror, che è come dire: horror non troppo horror. Ultimamente ho deciso di rispondere così: scrivo cose di confine. E chi vuole intendere...
Il romanzo appena terminato (di horror? di fantascienza?, di confine?) parla di mutazioni possibili, di un'idea di corpo metaforico e mutante, di arte del corpo e sul corpo e col corpo, e parla di carne, di tanta carne, di corpi pieni di carne, di poetesse in carne, di scorribande notturne di un tassista-trasportatore di corpi, di medici plastici con pruriti artistici, di una scultura di carne che aspira alla vita.
Insomma, per chi non l'avesse capito, la carne mi piace. In tutte le sue forme...
Bocca di vetro
Racconto di Alberto Cola
Suppongo questo sia il momento in cui ci si aspetti sempre che l'autore dica qualcosa di estremamente interessante. Il classico, tanto per iniziare: "parlaci di te". Be', ho sempre pensato che in realtà quello che di interessante l'autore aveva da dire si trova già nel racconto o romanzo che uno si appresta a leggere, o quantomeno me lo auguro, visto che forse state per leggere qualcosa di mio. Ma tant'è, mi tocca, quindi vediamo un po' di raschiare il fondo e scoprire cosa ne viene fuori.
Sono nato nel '67, un anno sfortunato visto che ci si ricorda sempre del '68 con un bel sospiro contestatore, e del '69 per via di quella bazzecola della Luna, ricordate? Ecco, io no, data l'età, e ammetto che un po' mi dispiace. Comunque sono arrivato in possesso dell'età giusta negli anni dirompenti di Edwige Fenech, se questo può servire. Storici anch'essi. Mantengo viva la mia fantasia lavorando come amministratore immobiliare, dopo aver dato quattordici esami del corso di laurea in giurisprudenza ed essermi accorto che, a ben vedere, il diritto privato e la filosofia del diritto non erano personaggi troppo entusiasmanti dei libri che stavo leggendo. Vi chiederete (e anche se non ve lo state chiedendo ve lo dico io): com'è che sei arrivato alla fantascienza? Semplice, perché i primi due libri che ho letto in vita mia, complice la libreria di mia nonna, furono: "La freccia di Cupido" di Barbara Cartland e "La compagna velata" di Liala. Comunque ho appena terminato "L'urlo" di Robert Graves, tanto per dimostrarvi che nel frattempo qualcosa è cambiato. In mezzo ci potete trovare di tutto, persino un po' di fantascienza. Decidere di scriverne, poi, è stato un atto di pura follia. A proposito di cambiamenti, se proprio dovessi identificarne uno legato al piacere di scrivere, scelgo quello capitatomi la sera in cui Franco Forte mi telefonò per dirmi che aveva deciso di inserire un mio racconto nell'antologia "Millemondi - Strani giorni" di Urania. Ancora oggi continuo a pensare che abbia sbagliato numero, ma credo pure che una persona moderatamente intelligente sappia sempre quando è il momento di tacere. Scusate, ma essendo giunto alla fine non posso esimermi dalla classica e mai troppo scontata domanda: sogni nel cassetto? Che diamine gente, ovvio, continuare a dare la caccia alle storie, braccarle negli spigoli del mio cervello aspettando la loro resa e inchiodarle su una pagina.. Almeno finché avrò velocità e fiato per farlo. Poi, amen. Ma nel frattempo mi sarò divertito, contateci.
Tecnologie di seduzione
Racconto di Marco Lazzarotto
Nato a Torino nel 1979, sta cercando di conseguire una laurea in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali. Per quanto non legga esclusivamente fantascienza, è da quando ha dieci anni che non sembra in grado di scrivere altro; Tecnologie di seduzione (2001, riv. 2003), primo racconto che pubblica, è un esempio perfetto del filone a cui ha deciso di dedicarsi. Ha anche scritto un romanzo, Una questione di tempo (1999), ma se ne vergogna. I suoi riferimenti principali sono William Gibson, Philip K. Dick, Neal Stephenson, Don DeLillo, Bruce Sterling, Jonathan Lethem. Nutre un affetto particolare per Tim Powers. Personaggio controverso, Lazzarotto dice di essere pigro e impaziente, di non voler far altro che scrivere e di avere moltissime idee; ma, come si può ben vedere, non è che produca molto: attualmente ha lasciato interrotti tre romanzi e almeno quattro racconti lunghi, tutti di fantascienza. E' in procinto di decidere quale portare a termine e, stando alle ultime indiscrezioni, si tratta di un romanzo sul calcio. Ha collaborato con il Corriere della Fantascienza.
LeggiIl maestro segreto dell'horror: Ernesto Gastaldi
Tra i grandi maestri del cinema fantastico, accanto ad Argento, Fulci, Bava, ce n'è uno quasi segreto, poco conosciuto. Che ha messo la sua firma su tanti film, e su tanti altri ha lavorato anche senza poterla mettere, e che ha scritto anche romanzi di sf sotto pseudonimo. Vittorio Catani ce lo presenta su questo numero, con l'intervista che segue, una presentazione dell'autore nella sezione Quando le radici, uno stralcio dal romanzo Iperbole infinita e un racconto completo.
LeggiBios
Racconto di Antonio G. Bortoluzzi
Antonio Giacomo Bortoluzzi:"Ho trentotto anni e abito da sempre in un bel posto in provincia di Belluno, la conca dell'Alpago, e se immaginiamo una retta che congiunge Venezia a Cortina è proprio là in mezzo, dalla parte delle montagne. Lavoro in un'azienda che produce e commercializza occhiali. Da ragazzo leggevo più di quanto fosse necessario per conseguire il diploma di Congegnatore Meccanico. Così ho incontrato dei tipi, gli scrittori. Erano Salgari e Verne e poi ce n'erano tantissimi altri: gli americani grandi e gli italiani bravi. Poi poeti e poetesse e perfino saggisti tedeschi con la barba. Leggevo anche il vocabolario, ma a caccia di parole sporche. Non so se la lettura sia servita a molto, ma mi ha fatto compagnia soprattutto quando avevo i brufoli e il mondo era bruttissimo. Ho cominciato a scrivere da qualche anno, nei ritagli di tempo, perché vedo in giro cose e storie, brutte e belle e strane che non riesco a tenere tutte per me. Nel 2002 sono stato finalista al premio Il Prione di La Spezia e la casa editrice Edizioni Giacché mi ha pubblicato il racconto Curve. Nel 2003 sono stato finalista al Premio Alien (ed. 2002) con Bios e segnalato con un altro racconto Struttura due. Gli amici di Parole di Sicilia mi hanno pubblicato una poesia sul loro sito e pubblicheranno ancora un racconto (La vecchia e la bestia) nella rubrica Cartoline d'Italia."
LeggiLa scorciatoia
Racconto di Antonio Sorrentini
Antonio Sorrentini è nato a Napoli il 15 gennaio del 1969 e dal 1998 vive a Milano. Da sempre sviluppatore software in vari linguaggi e per molteplici piattaforme è stato anche tra i fondatori di una delle più importanti società Internet attive in Italia nel settore del turismo. Nel 2002 ha abbandonato il mondo dell'informatica per dedicarsi esclusivamente alla scrittura. Il suo primo racconto, La sventura di Mirko, è apparso su PC World Estate nell'agosto 2003 e al momento sta lavorando alla scrittura di un romanzo. I suoi autori preferiti sono Gabriel Garcia Marquez e Rudy Rucker, ma apprezza anche Eco, Baricco, Bradbury, King e Joe R. Lansdale. I suoi hobby sono la moto e la vela.
LeggiDieci ore in casa De Grassi
E recentemente scomparso Aurelio De Grassi, appassionato, editore e grandissimo collezionista. Vittorio Catani racconta lo stupore della scoperta di tante memorabilia durante una visita alla sua casa-museo
LeggiNave fantasma - The Ghost Ship
3 su 5
DVD vendita - 1 disco
The Ghost Ship, , 0
di Steve Beck con Julianna Margulies, Gabriel Byrne, Isaiah Washington
Technosciamano
Racconto di Andrea Venanzoni
Andrea Venanzoni è nato a Roma il 21 Giugno 1976. Tra il 1995 e il 1998 ho redatto la fanzine Halogen (dedicata a true crime, serial killer, arte deviante e letteratura estrema), in cui oltre a interviste con autentici assassini seriali americani ha pubblicato il suo primo racconto (e che oggi è diventata un romanzo). L'esordio ufficiale risale al 1998, con il racconto La prossima fermata pubblicato in Viaggi coi mezzi pubblici di trasporto, antologia curata da Giulio Mozzi e uscita per Il Poligrafo. Nel 1999 ha vinto il Premio speciale della Giuria nella terza edizione del Concorso Letterario Akery, con il racconto San Francisco e il racconto Graffiti è stato segnalato nel Concorso letterario indetto dalla casa editrice Nord. E' stato finalista nelle ultime due edizioni del Premio Alien con i racconti Fiori di Loto nel paradiso otaku (settimo classificato) e Technosciamano (decimo). Collabora con la rivista di cultura underground Cyberzone e con fanzine cartacee e siti web giapponesi dedicati a musica alternativa, erotismo, arte radicale. Attualmente, dopo aver terminato la stesura del romanzo Halogen, sta lavorando a del materiale riguardante la scena noise/true crime internazionale, con lo scopo di ricavarne un saggio che dovrebbe essere scritto a quattro mani con un noto criminologo italiano.
LeggiGhost Ship La nave fantasma
3 su 5
Ghost Ship, USA, 2003, Horror
di Steve Beck con Julianna Margulies - Gabriel Byrne - Francesca Rettondini