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Corti – Pacchetto Viola (Ultracorpo, Pathos, La città nel cielo)
3 su 5
Italia, 2012, Fantascienza
di Michele Pastrello, Dennis Cabella, Marcello Ercole, Fabio Prati, Giacomo Cimini
Venticinque odissee nell’immaginario della fantascienza
La 001 Edizioni propone il terzo e ultimo volume di Weird Fantasy, la testata degli anni Cinquanta che presentava storie a fumetti di fantascienza disegnate dai migliori disegnatori dell'epoca. Al Williamson e Frank Frazetta tra gli altri.
LeggiÈ l'ora degli alieni invisibili
Arriva nelle nostre sale L'Ora oscura, un film di fantascienza ambientato a Mosca, del quasi esordiente Chris Gorak.
LeggiSanto cielo, è un marziano!: evoluzione de La Cosa
Dal film di Christian Nyby e Howard Hawks del 1951 a quello di John Carpenter del 1982, passando anche per altri capolavori: tutte le "cose" del cinema.
LeggiIl torto subito dallo Steampunk
Uno Speciale sul prequel di La Cosa è il cuore di questo numero della rivista, ma parliamo anche di La Trilogia Steampunk e del film Real Steel, tratto da un racconto di Richard Matheson.
LeggiPaura degli stranieri
3 su 5
di Edwin Charles Tubb
Fear of strangers & Footprints of angels, 1968, Mondadori, 2011
Cronaca dal neolitico
Racconto di Giuseppe Pederiali
Giuseppe Pederiali (1937) nei primi anni ’60 pubblicò su “Futuro” alcuni racconti di fantascienza rimasti storici (L’esenzione, Le belle figlie di madama Dorè, Primavera su Callipigia). Successivamente la narrativa di questo scrittore, autore anche di romanzi mainstream, virò verso il fantastico, riuscendo a creare una sorta di personalissimo fantasy nostrano che riscosse notevole successo (i romanzi Le città del diluvio, Il tesoro del Bigatto, Compagnia della Selva Bella e altri). Di successo anche la serie di romanzi storici sul dopoguerra e i thriller con l’ispettore Camilla Cagliostri. Da un suo racconto fu tratto il film di sf Luci lontane (1987), con Thomas Milian. Gli scenari di Pederiali sono, solitamente, quelli della Bassa Padana: come nel racconto che segue (1978). Una storia inquietante che crea un ponte con un nostro lontanissimo passato, per narrarci l’eterna vergogna di padroni e schiavizzati.
LeggiPrima che venga il caldo
Racconto di Gabriella Scialdone
È l’unico racconto di questa raccolta scritto da una donna, ed è anche un racconto particolare. Non semplice, in verità, ma scritto con mano sicura. Gabriella Scialdone (1948) è stata una delle non poche firme femminili della sf nostrana apparse nei primi anni ’70 con alcuni racconti (per la Scialdone una diecina nell’arco d’un ventennio) per poi dileguarsi. Al punto che non sono riuscito a rintracciarla (le mie ricerche continuano), ma sono convinto che sarà ben lieta di vedersi – se mai si vedrà – in questa antologia. Anche Gabriella, come Pestriniero, ama visceralmente la sua città, Venezia, e crea fantascienza ispirandosi ad essa. Qui incontrerete una Serenissima che serena assolutamente non è, e personaggi particolari immersi in mega-contrattazioni planetarie più o meno losche. Come dire che tutto l’universo è paese. Trovo la scrittura a singhiozzi e sussulti e misteri adattissima al soggetto.
LeggiLungo le vie dello spazio
Racconto di Renato Pestriniero
Renato Pestriniero (Venezia, 1933) esordì nel 1958 sulle pagine di Oltre il Cielo, rivista di cui fu uno dei collaboratori fondamentali. Autore di numerosissimi racconti e vari romanzi, ha raccolto buona parte della sua produzione breve nel volume C’era una volta la Luna (Perseo Libri, 2005), da cui ho tratto il racconto che segue: una storia “spaziale” tuttora decisamente originale. La scrittura di Pestriniero tratta con delicatezza sentimenti e situazioni e – come per Aldani – ha tendenze mainstream. Molte sue storie, alcune delle quali dedicate alla sua città, virano sul fantastico. Da un suo racconto sf il regista (oggi cult) Mario Bava trasse il film Terrore nello spazio (1965).
LeggiCronache dal fantaneolitico 9
Anche per quest'anno, Delos vi augura buone vacanze con una succulenta antologia estiva, dedicata alla storia della fantascienza italiana. Abbiamo chiesto a VIttorio Catani di raccogliere otto (tranne il suo scelto dal sottoscritto) racconti classici, degli anni Sessanta e Settanta, di autori di casa nostra. L'ispirazione ci è venuta proprio dalla rubrica di Catani dal titolo Quando le radici che lo scrittore pugliese ha curato prima sulla nostra rivista e che adesso pubblica su Robot. Una ghiotta occasione per i giovani lettori - e non solo - per avvicinarsi alla sf italiana con autori che non hanno bisogno di presentazioni. Ma lasciamo la parola a Catani e a noi non resta che augurarvi buona lettura. (c.t.)
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