Ricerca: «la-casa-dello-scorpione»
I quadrivi del tempo e dello spazio
4 su 5
di Lanfranco Fabriani
Delos Books, 2011
Il “mitico” Thor: dalle steli runiche al cinema targato Marvel Comics
La Casa delle Idee porta sullo schermo il più famoso fra gli dei norreni nonché la più mitica fra le sue testate.
LeggiI quattro soli di Dumarest
5 su 5
di Edwin C. Tubbs
Elara, 2010
Halo: Ritorno su Reach
La più fantascientifica delle saghe videogiocate si arricchisce di un nuovo capitolo. Ed è un evento mondiale di portata difficilmente riscontrabile negli altri media della fantascienza.
LeggiGone
1 su 5
di Michael Grant
Gone, 2008, Rizzoli, 2009
Storie dello spazio profondo
4 su 5
di Bonvi & Guccini
1969, Rizzoli Lizard, 2010
Mondi del sogno, tra Dick e Fellini
Il nuovo film di Christopher Nolan (Batman begins) si muove fra le atmosfere dei romanzi dello scrittore americano e la visionarietà del regista italiano, senza tralasciare azione ed effetti speciali all'avanguardia.
LeggiLa fine del silenzio
4 su 5
di Raymond F. Jones
Renaissance — Man of Two Worlds, 1994, Mondadori, 2010
Sheila
Racconto di Fabio Calabrese
Anche Fabio Calabrese (triestino, classe 1952), come Dario Tonani, è emerso dall’ondata del fandom degli anni Settanta, attestandosi poi come scrittore tra gli anni Ottanta e Novanta. Nel 1976 ha dato vita, insieme a Giuseppe Lippi, alla fanzine Il Re in Giallo e due anni dopo ha esordito professionalmente con il racconto che qui presentiamo, Sheila, scelto da Inisero Cremaschi per l’antologia universo e dintorni (Garzandi Editore, 1978).
Calabrese ha collaborato con le principali case editrici del settore, tra cui Fanucci e Perseo Libri e suoi racconti sono apparsi su Urania, Futuro Europa, Nova SF e Delos.
Ha collaborato al Dizionario dell'Universo di J.R.R. Tolkien, edito da Rusconi nel 1999 e riproposto da Bompiani nel 2003, a cura Società Tolkeniana Italiana.
Nel 2000 ha dato vita, assieme a Roberto Furlani, alla webzine fantascientifica “Continuum” e nel 2006 ha vinto il premio Silmaril, della Società Tolkieniana Italiana, con il racconto L’arma di Dio.
Nel 2007, ha pubblicato su Futuro Europa n. 48, il romanzo Uomini e Sauri e l’anno dopo è uscito per la Dagon Press l’antologia Nel tempio di Bokrug ed altri racconti lovecraftiani.
Recentemente, sono uscite due antologie per le Edizioni Scudo (scaricabili on-line sul sito della casa editrice http://www.innovari.it/scudo.htm): Il risveglio della spada, con racconti di heroic fantasy, e Dentro e fuori di noi, con storie di fantascienza.
E anche alla fantascienza appartiene Sheila, una toccante ed erotica storia da “primo contatto”, con un finale drammatico che non mancherà di sorprendere il lettore, nella tradizione del miglior racconto di fantascienza.
Il dolore del marmo
Racconto di Enrica Zunic'
Enrica Zunic' (pseudonimo di Enrica Lozito) si è imposta all’attenzione del mondo fantascientifico nel 2002, con la pubblicazione dell’antologia Nessuna giustificazione (Solid Books), grazie alla quale ha vinto il Premio Italia nel 2003. Ma il suo percorso letterario era iniziato ben dieci anni prima, con la pubblicazione del racconto Il dolore del marmo – che riproponiamo in quest’antologia –, pubblicato sul numero 3 della rivista Space Opera, datato 1991.
La Zunic’ è nata a torino, dove vive e lavora. La sua è una fantascienza originale, saldamente legata al fatto di essere attivista di Amnesty International. La tematica dei diritti dell’uomo, dunque, si fonde con una science fiction che potremmo definire classica e che in qualche modo ricorda il miglior Joe Haldeman, soprattutto quello di Guerra eterna (The Forever War).
Altri suoi racconti sono apparsi nelle antologie Universo privato e altre storie (Keltia Editrice, 1994), I mondi di Delos, (a cura di Franco Forte e Ubik, Garden Editoriale, 1999) e Sette anni alieni. Il meglio del Premio Alien (a cura di Franco Forte e Franco Clun, Solid, 2002). Il suo racconto Ain del nome dei numeri e della riparazione del cielo è stato pubblicato su Robot n. 53 (Delos Books, 2008).
In Il dolore del marmo, l’orrore della guerra e della tortura passa inevitabilmente per l’anima delle vittime e dei carnefici, lasciando tracce indelebili. È quello che accade anche ai protagonisti della storia, che siamo sicuri appassionerà e regalerà intense emozioni a chi lo leggerà per la prima volta, o a chi coglierà quest’occasione per rileggerlo, nella speranza che l’autrice torni presto a regalarci altre storie dello stesso tenore.