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Fallout, una serie Atompunk
Sviluppata da Jonathan Nolan e Lisa Joy e basata sull'omonima serie di videogiochi di ruolo, ecco la serie TV sul possibile futuro apocalittico dell'umanità.
LeggiOltre la trottola: la sfida di rappresentare i sogni nella fantascienza
Una rubrica sui topos della fantascienza, alla segnalazione di opere particolarmente interessanti di cinema/libri/anime alla riflessione aperta sullo scrivere fantascienza (worldbuilding, coerenza scientifica, ecc…).
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Pubblichiamo un estratto del primo racconto dell'antologia La nave dei folli.Quando l'arte ispira la scrittura a cura di Emiliano Maramonte, edita da Delos Digital. La raccolta contiene sei racconti ispirati a uno dei quadri più evocativi del grande pittore fiammingo Hieronymus Bosch.
LeggiIl problema dei 3 corpi, una serie TV che mette a nudo le fragilità dell'umanità
Gli showrunner David Benioff, D.B. Weiss e Alexander Woo spiegano come hanno adattato il romanzo di Liu Cixin per farlo diventare una serie TV per Netflix.
Leggi11 settembre e Fantascienza, un caso di studio
Una rubrica sui topos della fantascienza, alla segnalazione di opere particolarmente interessanti di cinema/libri/anime alla riflessione aperta sullo scrivere fantascienza (worldbuilding, coerenza scientifica, ecc…).
LeggiLe tre mogli di Harald del Lago
Pubblichiamo il prologo e il primo capitolo dell'ultimo romanzo breve del due volte premio Urania, pubblicato da Delos Digital nella collana Ucronica. 11 settembre 1877, dal rapporto del tenente O’Hara, Cavalleria degli Stati Uniti, in perlustrazione nel territorio sioux: “ci siamo imbattuti in un agglomerato di capanne di legno, fisse, di tipologia inusuale; nel villaggio individui di razza bianca, in condizioni miserevoli, suddivisi in non più di una decina di famiglie…”
LeggiL’eredità di Valerio Evangelisti
Una rubrica sui topos della fantascienza, alla segnalazione di opere particolarmente interessanti di cinema/libri/anime alla riflessione aperta sullo scrivere fantascienza (worldbuilding, coerenza scientifica, ecc…).
LeggiLa figura dell'androide come metafora della globalizzazione e del lavoro precario
Il nostro seme inquieto
Il nostro seme inquieto racconta un futuro prossimo governato da un potere autoritario, il Nuovo Progresso, ma con livelli di decisione fortemente decentralizzati, che gode del sostegno anche di alcuni dei protagonisti che lo considerano il male minore. È un’ideologia che pratica un’economia rurale di sussistenza, anche se sono diffusi oggetti tecnologici avanzati come telefoni e computer.
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