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Bambino molle
Racconto di Gianluigi Zuddas
In occasione della riedizione presso l'Editrice Nord del suo romanzo Amazon, abbiamo pensato che sarebbe stato utile far conoscere ai lettori Gianluigi Zuddas. Il racconto che segue è stato pubblicato per la prima volta su Robot nel 1978, ed è un'ottimo saggio della straordinaria bravura di questo autore, che ha pubblicato alcuni romanzi tra cui il bellissimo Balthis l'avventuriera (Editrice Nord). Negli ultimi anni Zuddas si è dedicato solo al lavoro di traduttore, e purtroppo non ha più scritto né romanzi né racconti. Un vero peccato, a nostro avviso, perdere un autore che soprattutto oggi, in tempo di rilancio della sf nostrana, avrebbe veramente potuto dare molto.
LeggiThe Avengers Speciale Agente Speciale 1
Non vi sono istruzioni particolari da seguire per addentrarsi in ciò che state per leggere. La Londra degli anni '60 si mischia ad invasori dal pianeta Venere, androidi progettati per impadronirsi del mondo, nanotecnologia ante litteram, case cibernetiche, elite di killer e viaggi nel tempo.
E, per la TV di 30 anni fa, la cosa più fantascientifica di tutte: quattro donne emancipate, intelligenti, perfettamente addestrate a difendersi e a salvare il mondo. Aggiungete un gentleman inglese con bombetta e ombrello, mischiate con una dose robusta di humour inglese, un pizzico di eleganza e di thriller. Agitate forte e lasciate riposare per un istante.
Benvenuti nel mondo di The Avengers.
800A 1
Racconto di Davide Ficarra
Da qualche tempo, qui a Delos, eravamo in crisi di astinenza da materiale narrativo di una certa qualità (a proposito, vorrei dire ai molti che ci hanno mandato racconti e che ancora non hanno ricevuto risposta che purtroppo la loro roba non era granché, e così abbiamo dovuto rifiutarla. Certo, è un po' squallido cavarsela con un'uscita estemporanea del genere, ma non abbiamo proprio il tempo per rispondere personalmente a tutti), quando all'improvviso Silvio Sosio mi manda questo "800A" e mi dice: Leggi un po'. Che ne pensi? Io rispondo: Niente male. Lo definirei ludico-paranoico. Adatto a Delos. E infatti eccolo qui, pronto per il vostro ingordo palato. Non so chi sia l'autore, ma credo che se continua così ce lo troveremo ancora tra i piedi.
LeggiPovero angelo
Racconto di Luca Masali
Luca Masali ha una grande capacità, ovvero quella di riuscire a rendere affascinante e al tempo stesso familiare (per quanto sia possibile), anche l'inedita esperienza di guidare un Mig sovietico. Non è cosa da poco. Occorre avere un'ottima padronanza di stile, grande conoscenza della materia, una passione incondizionata per l'oggetto dei desideri in cui ci si cala attraverso lo strumento della fantasia, e un'immaginazione non standardizzata, un cervello che riesce a frammentare il consueto punto di vista e a ricomporlo secondo prospettive differenti, che lasciano un sapore arcano e nuovo nel palato del lettore ormai assuefatto a minestrine di tutti i generi. Primo e vigoroso esempio di questa capacità di Luca di "andare oltre" ci è venuto con il suo romanzo I biplani di D'Annunzio, ma eccola felicemente riproposta in questo racconto denso di suggestioni. Se non l'avevate ancora letto nell'antologia Fantastorie dal terzo pianeta curata da Valerio Evangelisti per l'Editoriale Avvenimenti, eccone giunta la ghiotta occasione per merito delle pagine di Delos.
LeggiLois McMaster Bujold: analisi di un fenomeno 2
Ci sono grandi autori fra gli scrittori dell'ultimo decennio? Probabilmente sì, anche se la loro luce non brilla ancora come quella dei grandi nomi degli anni passati. Fra i migliori candidati a essere ricordata fra gli scrittori di questo fine secolo c'è comunque, di certo, Lois McMaster Bujold, una delle autrici che hanno riscosso maggior successo, scrivendo una fantascienza tutto sommato tradizionale. Anna Dal Dan la segue da parecchio tempo e ce ne parla.
LeggiMa come si può uccidere così un amore?
Racconto di Lanfranco Fabriani
Ogni tanto vale la pena fare un po' di revival, nel senso di andare a ripescare le buone cose che sono uscite nel tempo che fu. Roba italiana, certo, apparsa in riviste italiane. Come questo racconto di Lanfranco, che anche se è uscito nel 1982 su TTM, in realtà è di una attualità impressionante. Spero proprio che non ci si debba ridurre in questo modo.
LeggiSceneggiati fantastici italiani 7
Chi è nato tra la fine degli Anni Cinquanta e gli inizi degli Anni Sessanta sicuramente ricorderà sceneggiati come Il segno del comando o A come Andromeda, che incollavano allo schermo milioni di italiani. Molte di queste produzioni erano completamente o in parte di argomento fantastico o fantascientifico. Ricordi sfumati, che tendono a perdersi negli abissi del tempo, visto che raramente, e nel caso a orari impossibili, questi sceneggiati vengono replicati. Se siete fra coloro che hanno questi ricordi, cercheremo qui di offrirvi la possibilità di metterli un po' più a fuoco.
LeggiZaffiro e Acciaio 10
Una musica inquietante sottolinea le immagini di una maglia (l'equilibrio dello spazio-tempo?) che si sfalda mentre una voce fuori campo recita: "Tutte le anomalie verranno regolate dalle forze che controllano ogni dimensione. Ovunque ci sia vita non verranno utilizzati elementi transuranici pesanti. Sono disponibili pesi atomici medi: Oro, Piombo, Rame, Giaietto, Diamante, Radio, Zaffiro, Argento e Acciaio. Sono stati scelti Zaffiro e Acciaio"...
LeggiSindrome di Nomoski
Racconto di Giovanni Burgio
Giovanni Burgio è relativamente nuovo dell'ambiente, ma in breve tempo ha dimostrato di saper crescere parecchio come autore, sfornando racconti sempre migliori, sempre più calibrati e sempre più vicini agli standard qualitativi che segnano il passaggio del confine tra amatorialità e professionismo. Un suo racconto ha vinto l'ultima edizione del premio Courmayeur, e nelle passate edizioni del premio Alien ha sempre fatto bene, come con il racconto che segue, che si è piazzato tra i finalisti. Sono sicuro che Giovanni continuerà a crescere, perché ha dalla sua due armi molto importanti: la modestia e la capacità di mettersi in discussione. Solo così si può continuamente migliorare.
LeggiLuce di rettile
Racconto di Andrea Colombo
Qualcuno si chiederà: perché Forte ha deciso di pubblicare questo racconto? Non è di fantascienza in senso stretto (ma forse neppure largo), non è il massimo dell'originalità, è scritto bene ma non si sente certo la penna del grande scrittore. Allora perché? La risposta è una sola: mi è piaciuto. Ha saputo toccare delle corde dentro di me come non accadeva da tempo, corde recondide, che difficilmente un testo stampato riesce a sollecitare (ormai neppure King è più in grado di farlo). Ecco la risposta, e per una volta credo che basti.
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