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Il ciclo dell'Ufficio Centrale Cronotemporale Italiano
È uscito per Delos Digital il terzo romanzo della saga ideata da Lanfranco Fabriani con il titolo Il lastrico del tempo. Approfondiamo personaggi e caratteristiche di uno dei cicli di romanzi più affascinanti e divertenti della fantascienza italiana.
LeggiVolo su Titano
4 su 5
di Stanley G. Weinbaum
Fratini Editore, 2013
Cronovisioni
Racconto di Antonio Piras
Nell'attuale frammento temporale lascio riposare il mio corpo sottile fra le montagne dell'appennino settentrionale, ma quasi ogni giorno mando il mio corpo grezzo in pianura e gli ordino di vagare lungo i corridoi di un'azienda che si occupa di... comunicazione, diciamo; così loro sono convinti che io sia lì ogni mattina, e alla fine del mese mi allungano anche dei soldi (poveretti!). In certi frammenti mi piace trastullarmi con le filosofie orientali, in altri ancora occuparmi d'esoterismo. Una volta (lo credereste?) ho ideato e condotto in studio un programma per Radio Luna. In un frammento nacqui al mondo grezzo (nel '56 dicono all'Anagrafe, ma loro che ne sanno!), e in un altro decisi di confezionarmi un diploma di laurea in Legge (avevo una parete spoglia e le misure del papiro mi sembravano giuste). In qualche frammento scrivo. Be', scrivo cose un po' così e di tanto in tanto. E magari finisco finalista in qualche premio (mi è capitato al Tolkien, al Courmajeur, all'Alien, al Lovecraft, all'Italiacento, ecc.), oppure mi accade (più raramente) di vincerne uno (per esempio, l'Alien con una cosa un po' così chiamata Status judicandi, ma in quell'occasione l'accadimento fu propiziato da una combinazione plurima di congiunzioni astrali praticamente irripetibile). Succede anche che alcune cose che scrivo poi vengano riportate su carta (com'è successo con i Libri di Avvenimenti, con Solfanelli Editore, con Comic Art, con Keltia Editrice, con Mondadori, con Garden Editrice e con le riviste Shining e Terzo Millennio). Poi (pensate!) qualche buontempone de Il Cerchio Iniziative Editoriali si è preso perfino la briga di raccogliere un po' di cose un po' così in un libro chiamato Sette ossi di rana, e qualche altro perditempo ha pensato d'inquinare la Rete Internet con qualche mio scritto (provate a cercare in giro, se vi va... magari provate all'indirizzo: space.tin.it/fantascienza/gomhpi). In questo frammento non ho ancora deciso cosa fare, ma vedrete che qualcosa m'invento. Intanto collaboro attivamente con il portale Fantasy Magazine (www.fantasymagazine.it).
LeggiI sogni nel cerchio
Riflessioni di un artista sugli illustratori che hanno caratterizzato la storica collana di Urania: da Caesar a Thole, da Chichoni a Patrito.
LeggiI curatori di Urania
Urania, e con essa l'immagine della fantascienza in Italia, è stata forgiata nei decenni dai suoi curatori. Ci racconta la loro storia proprio Giuseppe Lippi, che siede oggi sulla poltrona che fu di Giorgio Monicelli
LeggiCinquant'anni di Urania
Non sembra vero, eppure la fantascienza d'Italia, quella targata Urania, ha compiuto questo ottobre cinquant'anni. Un periodo impensabile, se solo consideriamo quante testate analoghe hanno tentato l'avventura editoriale per poi svanire nel nulla dopo un po' di numeri (in taluni casi diverse centinaia, come del caso di Galassia, in altri solo l'ebbrezza di pochi numeri, come per esempio Omicron). Noi di Delos non potevamo lasciar passare questa data senza dedicarvi un piccolo tributo, alcuni articoli curati da esperti che raccontano la storia dei curatori, degli illustratori e persino dei concorrenti.
LeggiMater Maxima Premio Urania 2001
La prima edizione del premio Urania fu vinta, nel 1989, da uno scrittore di Bari: Vittorio Catani. Dopo dodici anni il premio torna in quella città con la vittoria di Donato Altomare. Chiudiamo virtualmente questo cerchio presentando in anteprima la recensione, proprio di Vittorio Catani, del romanzo in uscita a novembre su Urania.
LeggiUna rotta per Asintote
Racconto di Antonio Piras
Eccoci alla pubblicazione del racconto classificatosi al secondo posto nell'ultima edizione del Premio Lovecraft per la narrativa del fantastico. Il suo autore non è certo una scoperta per gli organizzatori del premio, in quanto si era già aggiudicato la prima edizione dell'Alien, ma questo racconto è l'ennesima conferma, per quanto ce ne fosse bisogno, delle qualità di Antonio. Io personalmente lo ritengo uno dei nostri migliori autori del fantastico, soprattutto quando imbastisce storie esotiche e magicamente affascinanti come quella che pubblichiamo qui di seguito. Antonio ha recentemente pubblicato una sua antologia personale di racconti presso le Edizioni Il cerchio (Sette ossi di rana), e so che sta lavorando su un romanzo di fantascienza. Mi auguro di poterlo leggere al più presto.
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