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I fantastci quattro (score)
3 su 5
di John Ottman
, 2005
Uno sguardo nel passato per credere nel futuro
Sul numero 9 di Delos, nel settembre del 1995, Franco Forte rivisitava il passato della fantascienza italiana e si interrogava sul futuro. Da allora le prospettive sono cambiate?
LeggiSalto nero
Racconto di Emanuele Terzuoli
Racconto terzo classificato
Ho quasi trent’anni e vivo a Empoli. Ho imparato a scrivere la prima volta a quattro anni - perché ero stanco delle bacchettate delle suore sulle dita - e la seconda volta pochi anni fa, quando mi sono messo in testa di fare narrativa. Colpa del mio amore per il fantastico, del mio essere eternamente nel mondo dei sogni e dei miei due difetti preferiti: la testardaggine e la predilezione per le sfide. Il mio primo racconto è apparso nel 2001 sulla rivista Cosmo (Nord); il più importante pochi mesi fa nell'antologia I nuovi mondi di Delos (Delos Books). Nel mezzo ci stanno altri lavori usciti su La Vallisa e nell'antologia Pianeta rosso (Marchio Giallo Editore), oltre alla rivista on-line Delos. Faccio parte della redazione del sito FantasyMagazine, curata da Franco Clun e Riccardo Coltri. I miei progetti futuri spero che li scopriate da soli, sarebbe un buon segno.
American dream
Racconto di Italo Bonera
Racconto vincitore del Premio Fredric Brown VII Edizione
Italo Bonera, 41 anni, vive a Brescia. Appassionato di narrativa e fotografia, si diletta con tutto ciò che riguarda la tecnologia e la scienza. Allergico al calcio così come ad ogni attività competitiva, disprezza la sudditanza culturale nei confronti degli USA, ma dimostra tutta la sua incoerenza vantandosi di aver vinto un premio per il suo primo racconto breve dal titolo americano. Da mesi collabora con un amico nel tentativo di scrivere a quattro mani un fantasmagorico romanzo ucronico che difficilmente vedrà la luce, non per incapacità (sono bravissimi), ma per pigrizia.
Quando il cinema di fantascienza italiano emerse dall'abisso
Inchiesta nel cinema italiano di fantascienza, tra passione e professionalità: il racconto di quattro esperienze di produzioni indipendenti
LeggiL'Uomo Ragno
Per concludere la nostra carrellata sui "Figli dell'atomo" di Stan Lee ecco a voi la più famosa e conosciuta creazione di Stan Lee: l'Uomo Ragno!
LeggiTecnologie di seduzione
Racconto di Marco Lazzarotto
Nato a Torino nel 1979, sta cercando di conseguire una laurea in Storia e Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali. Per quanto non legga esclusivamente fantascienza, è da quando ha dieci anni che non sembra in grado di scrivere altro; Tecnologie di seduzione (2001, riv. 2003), primo racconto che pubblica, è un esempio perfetto del filone a cui ha deciso di dedicarsi. Ha anche scritto un romanzo, Una questione di tempo (1999), ma se ne vergogna. I suoi riferimenti principali sono William Gibson, Philip K. Dick, Neal Stephenson, Don DeLillo, Bruce Sterling, Jonathan Lethem. Nutre un affetto particolare per Tim Powers. Personaggio controverso, Lazzarotto dice di essere pigro e impaziente, di non voler far altro che scrivere e di avere moltissime idee; ma, come si può ben vedere, non è che produca molto: attualmente ha lasciato interrotti tre romanzi e almeno quattro racconti lunghi, tutti di fantascienza. E' in procinto di decidere quale portare a termine e, stando alle ultime indiscrezioni, si tratta di un romanzo sul calcio. Ha collaborato con il Corriere della Fantascienza.
LeggiI figli dell'atomo 2: I Fantastici Quattro
Continuiamo il discorso cominciato con Hulk e trattiamo di un'altra grande storia cominciata negli anni '60 per mano di Stan - the man - Lee e Jack - the king - Kirby...
LeggiTechnosciamano
Racconto di Andrea Venanzoni
Andrea Venanzoni è nato a Roma il 21 Giugno 1976. Tra il 1995 e il 1998 ho redatto la fanzine Halogen (dedicata a true crime, serial killer, arte deviante e letteratura estrema), in cui oltre a interviste con autentici assassini seriali americani ha pubblicato il suo primo racconto (e che oggi è diventata un romanzo). L'esordio ufficiale risale al 1998, con il racconto La prossima fermata pubblicato in Viaggi coi mezzi pubblici di trasporto, antologia curata da Giulio Mozzi e uscita per Il Poligrafo. Nel 1999 ha vinto il Premio speciale della Giuria nella terza edizione del Concorso Letterario Akery, con il racconto San Francisco e il racconto Graffiti è stato segnalato nel Concorso letterario indetto dalla casa editrice Nord. E' stato finalista nelle ultime due edizioni del Premio Alien con i racconti Fiori di Loto nel paradiso otaku (settimo classificato) e Technosciamano (decimo). Collabora con la rivista di cultura underground Cyberzone e con fanzine cartacee e siti web giapponesi dedicati a musica alternativa, erotismo, arte radicale. Attualmente, dopo aver terminato la stesura del romanzo Halogen, sta lavorando a del materiale riguardante la scena noise/true crime internazionale, con lo scopo di ricavarne un saggio che dovrebbe essere scritto a quattro mani con un noto criminologo italiano.
LeggiI figli dell'Atomo 1: L'incredibile Hulk
Approfittiamo della recente uscita del film Hulk e del precedente Spiderman per tuffarci nel magico mondo Marvel e parlare dei "figli" del sorridente Stan - the man - Lee... All'inizio degli anni '60 assieme a Jack Kirby e altri grandi disegnatori, come Steve Ditko, il nostro dava vita a uno degli universi fantastici più colorati, drammatici e divertenti di sempre! Potremmo definire quasi tutti gli eroi inventati allora come figli dell'atomo o più precisamente come figli della paura che il nucleare incuteva allora all'uomo comune.
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