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Un regalo di cuore
Racconto di Francesco Salinitro
Francesco è personaggio tutto da scoprire, e uno scrittore divertente ma sfigato. Perché questo? Vi racconterò un aneddoto di cui pochi sono a conoscenza. Tre o quattro anni fa partecipò a un'edizione del premio Alien con un racconto, Eglefino di Tritone in brodetto, che mi piacque talmente da convincermi a inserirlo in un'antologia che stavo preparando per l'Editriale Avvenimenti e che poi uscì in edicola. Quel racconto ebbe grande successo, e chiacchierando con Francesco lui mi confidò che non aveva solo quello, bensì un'intera antologia costituita da decine di racconti basati su storie spaziali in cui l'elemento centrale era una ricetta realizzata con ingredienti del tutto inesistenti, raccolti dai protagonisti dei racconti sui mondi alieni in cui avevano avuto la ventura di capitare. Gli chiesi di farmi leggere l'antologia, perché l'argomento sembrava interessante per una eventuale pubblicazione, e lui me la fece avere. La lessi con gusto (era davvero divertente), ma suggerii a Francesco di lavorarci un po' sopra, perché era ancora troppo grezza, ovvero si limitava a mettere insieme dei racconti simili senza avere un organico filo conduttore che li unisse in modo coerente. Francesco si mise al lavoro, ma quando stava per essere quasi pronto ecco la sorpresa: vince il premio Urania il romanzo di Mongai che racconta le avventure del cuoco di bordo di un'astronave, che pur non essendo esattamente come il suo libro certo ne ha la stessa ispirazione e lo stesso argomento portante. Il che, naturalmente, ha gettato nello sconforto Francesco e le sue aspirazioni di proporre a qualche editore il suo libro, che a questo punto potrebbe sembrare una scopiazzatura della bella idea di Mongai (pur essendo, lo ripeto, completamente diversi).
Ma nonostante questa mazzata, Francesco si è ripreso in fretta, e si è messo a pensare ad altre idee su cui lavorare. Nel frattempo, continua a scrivere i suoi godibilissimi racconti e a proporceli per la pubblicazione. E noi gliene siamo grati.
Destroy Robinson Family! Breve storia di Lost in Space in TV
Fra i telefilm leggendari che a fianco di Star Trek, Doctor Who e pochissimi altri hanno lanciato la fantascienza in TV negli anni Sessanta, un ruolo importantissimo spetta a Lost in space. In Italia non è mai stato trasmesso ed è quindi poco noto, ma sta per salire alla ribalta col film che uscirà in novembre. Noi vi raccontiamo com'era l'originale.
LeggiFantascienza argentina: intervista con Carlos Gardini
Il nome di Carlos Gardini viene alla ribalta nel 1982, quando vince il concorso del Círculo de Lectores, della cui giuria faceva parte anche J.L. Borges. La sua prima antologia è stato Mi cerebro animal (1983), alla quale sono seguite altre antologie e alcuni romanzi. Gardini è anche traduttore: oltre a Shakespeare, Henry James e altri, ha tradotto l'intera opera di Cordwainer Smith.
LeggiMarco Patrito Meltdown Catastrofe multimediale
Navi spaziali che ospitano mondi virtuali, pianeti viventi che mandano i loro figli incontro alle altre razze, scontri titanici con nemici dall'identità oscura: è l'universo fantascientifico delle opere multimediali di Marco Patrito, dove immagini, narrativa e musica si fondono in una nuova forma d'arte. Lo abbiamo incontrato nel suo studio per parlare degli ultimi lavori.
LeggiFrammenti di spazzascienza
Qualche mese fa si era deciso, assieme a Franco Forte, di dare vita ad un manuale sulla SF peggiore mai apparsa. Qualcosa che potesse definire a grandi linee cosa si intende per romanzo di fantascienza insulso e illeggibile, e quindi sconsigliabile. Poi il progetto è rimasto al palo, come tanti altri, e mi sono ritrovato con del materiale che avevo iniziato a preparare e con alcune risposte che avevo ottenuto da autori professionisti. Ho così pensato che poteva essere presentato su Delos Science Fiction come materiale introduttivo all'argomento in questione. Ci tengo a precisare fin da subito che a me, naturalmente, la letteratura di fantascienza è sempre piaciuta. La sua tipologia differisce così tanto dagli altri generi narrativi, sia essi il thriller che il noir, sia il romanzo rosa che quello storico, da non meritare neppure un vero accostamento. La letteratura di fantascienza è stata definita in molti modi nel corso dei suoi settant'anni di vita (considerandone l'inizio ufficiale nel 1926 sulle pagine della rivista americana Amazing Stories). Principalmente, però, mi piace definire anche a me la letteratura di fantascienza come "letteratura di idee", ovvero una vera e propria palestra narrativa ricca di innovazioni, invenzioni, demonizzazioni, supposizioni, deviazioni, dove l'autore può forgiare qualsiasi personaggio (sia esso umano che alieno) realtà sociale, multiforme problema d'ogni genere di sorta, attraverso quel "sense of wonder" che soltanto la science-fiction riesce a imporre attraverso le sue pagine.
LeggiThe Avengers Il film
Come parecchi altri telefilm classici, anche Agente Speciale è stato ripreso da Hollywood, in un film che uscirà negli USA questa estate.
LeggiSf made in Italy: Nirvana e gli altri
Il cinema italiano non ha mai prestato molta attenzione alla fantascienza. Scarsità di mezzi, forse, oppure semplicemente un riflesso del poco successo che questo genere ha sempre riscosso anche nel campo della narrativa. Eppure un certo numero di produzioni ci sono state, alcune anche molto dignitose. Umberto Guidi ne traccia la storia.
LeggiYogurt trip girl
Racconto di Giovanni Polesello
Con questo racconto di Giovanni Polesello, classificatosi al quinto posto nella quarta edizione del Premio Alien, iniziamo la pubblicazione dei racconti vincitori (ma ospiteremo anche i migliori tra i segnalati) dei premi Alien e Lovecraft, che da qualche anno stanno mettendo in luce ottimi scrittori, come Giampaolo Simi, Antonio Piras, Giovanni Burgio, Alberto Cola, Gloria Barberi, Salvatore Perillo, Pier Luigi Ubezio e altri. Giovanni avrebbe forse meritato qualcosa di piu' con questo suo racconto, ma quest'anno aveva di fronte concorrenti davvero molto agguerriti, primo fra tutti proprio Pier Luigi Ubezio, che ha vinto con "Beethoven Blues", un racconto che tra qualche mese leggerete sulle pagine di Delos. Alterneremo i vincitori di Alien e Lovecraft presentandovene uno per ogni numero di Delos, partendo dai quinti classificati per arrivare ai primi, e mettendovi di contorno ogni tanto alcuni segnalati. Non perdetevi questi racconti, perche' si tratta di narrativa di ottima qualita' che dà lustro a questa sezione di Delos dedicata alla scrittura. A cominciare da Yogurt strip girl di Giovanni Polesello.
LeggiCarnefice nostro amatissimo
Racconto di Luca Masali
Ed ecco una vera chicca: dove l'autore dei Biplani di d'Annunzio si avventura, coraggiosamente, negli aspri territori evangelistiani... Luca ha promesso che scriverà ancora altri apocrifi di questo tipo, ma solo se sarà pagato abbastanza da poter pagare a sua volta gli avvocati di cui avrà bisogno...
LeggiGiochi di ruolo e fantascienza
Gli appassionati di narrativa del fantastico e gli amanti dei giochi di ruolo sono due categorie legate da un complesso (e a volte contraddittorio) rapporto di comunanza, da una singolare parentela non sempre riconosciuta, a volte persino ripudiata, ma dalla quale alla lunga è impossibile sottrarsi.
Come lontani cugini separati più dai reciproci sospetti che dalla distanza, il popolo della fantascienza e quello dei giochi di ruolo spesso ergono steccati a separare i rispettivi orticelli, disconoscendo le sorgenti comuni cui entrambi attingono linfa vitale. Questo articolo vuole essere una lancia spezzata a favore dell'incontro tra i due mondi. Lungi dal tentare una trattazione completa dell'argomento "Gioco di ruolo & Fantascienza" (per vastità, tale tema meriterebbe almeno un saggio), esso vuole semplicemente offrire una panoramica, un'istantanea dello stato attuale dell'arte, offrendo definizioni, chiarendo il significato di alcuni termini "da iniziati", elencando gli esempi più notevoli e interessanti provenienti dalla fusione tra i due mondi. Offrendo, in definitiva, l'unico elemento in grado di unire due realtà orgogliose della propria identità e sospettose l'una dell'altra, quando non addirittura in competizione: la conoscenza reciproca.