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Salvatore Proietti: Un sogno per la SF Italiana
Con il noto critico, facciamo il punto sul mercato, sui temi e sulle prospettive della science fiction nostrana, ma dal quale arriva anche una proposta che lui definisce "sogno" e che di fatto chiama in causa tutti i professionisti dell'editoria di fantascienza.
LeggiUn sogno per la fantascienza italiana
Uno speciale dedicato alla science fiction di casa nostra e molto altro ancora per questo numero di Delos.
LeggiLa scienza, l’assurdo e i mille mondi: Sandro Sandrelli
Un viaggio nella narrativa di uno dei padri della fantascienza italiana.
LeggiFantascienza: sei stata nominata
Usi propri e impropri della parola fantascienza.
LeggiUn’ambigua utopia. Fantascienza, ribellione e radicalità negli anni ’70
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a cura di Antonio Caronia e Giuliano Spagnul
2009, Mimesis, 2009
Il Cantico di Walter M. Miller jr.
Ritorna in edicola, in Urania Collezione, Un cantico per Leibowitz, un capolavoro della fantascienza post-apocalittica.
LeggiErnesto Vegetti: la parola al Grande Catalogatore
Pubblichiamo un’intervista uscita per la prima ed unica volta su una fanzine napoletana di nome Omega, all’inizio degli anni Novanta, curata da un gruppo di fan napoletani. Ci sembra il modo più bello per ricordare Ernesto Vegetti, recentemente scomparso a soli sessantasei anni e noto soprattutto per aver curato Il Catalogo della Fantascienza, della Fantasy e dell’Horror.
LeggiShadow: l’ombra di Federico Zampaglione sull’horror italiano
In esclusiva l’ntervista con l’autore incontrato all’edizione 09 di Science+Fiction, il festival internazionale della fantascienza di Trieste, dove ha ricevuto il premio Prime Visioni della rivista Nocturno e ha presentato in anteprima italiana il suo ultimo film
LeggiScience+Fiction Festival: ieri, oggi, domani - Intervista con Daniele Terzoli
Abbiamo incontrato il presidente della Cappella Underground, responsabile dell'organizzazione del festival del cinema di fantascienza di Trieste.
LeggiThe Day Of The Triffids
La tempesta solare colpisce ancora, liberando piante assassine e sceneggiatori svogliati in una reinterpretazione del classico anni ’50, che con vari espedienti riesce a intrattenere gli spettatori indulgenti disposti a fare concessioni narrative.
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