Finita la seconda guerra mondiale anche l'ottimismo che aveva pervaso le riviste di fantascienza ebbe termine, i mostruosi funghi atomici di Hiroshima e Nagasaki gettarono un'ombra funesta sul destino dell'umanità.
Nel dopoguerra ci fu un fiorire di opere che come tema avevano la guerra atomica e l'estinzione della razza umana, basti ricordare quello che può essere ritenuto il simbolo del genere, il romanzo L'ultima spiaggia (On the Beach, 1957) di Nevil Shute, da cui venne tratto un film di grande successo.
Anche opere più "ottimistiche" non erano certo consolanti, A prova d'errore (Fail safe, 1964) postula la distruzione di Mosca per una serie di sfortunate circostanze, a cui fa seguito la distruzione di New York per impedire l'olocausto globale, sempre un errore scatena l'arma Fine di Mondo in Il dottor Stranamore (Doctor Strangelove, 1964).
Urania Collezione ripropone un romanzo di Mordecai Roshwald che appartiene a pieno diritto a questo filone, il Livello 7 che dà il titolo all'opera è il più profondo rifugio che l'umanità ha scavato per sfuggire alle radiazioni, basterà una simile meraviglia ingeneristica a evitare l'estinzione?
Livello 7 comincia in un mondo a un passo della guerra atomica, ealla fine il passo fatale viene compiuto, i missili iniziano a lasciare le rampe in una escalation di rappresaglie, gli allarmi suonano e la popolazione terrorizzata fugge nei numerosissimi rifugi che sono stati preparati in previsione dell'imminente conflitto.
Naturalmente i sette livelli previsti, via via più profondi e affidabili, non hanno lo stesso grado di sicurezza, i primi due non offrono nessuna protezione, e diventano immediatamente giganteschi ossari.
Ma anche i rifugi più profondi, destinati a persone importanti, iniziano lentamente a essere raggiunti dalle radiazioni, le onde radio iniziano a portare notizie di morte, quando non cessano improvvisamente.
Alla fine il livello 7, il più sicuro, situato a millesettecento metri sotto la superfice e destinato a garantire la sopravvivenza dei superstiti e dei loro discendenti per secoli, resta il solo a ospitare la vita, sembra che le radiazioni si siano arrestate prima di raggiungerlo.
Riuscirà l'umanità, anche a prezzo di una lunghissima prigionia sotterranea, a evitare l'estinzione?
Come già detto Livello 7 è un romanzo scritto in un particolare momento storico, durante il quale non vi erano grandi motivi d'ottimismo, e questo lo fa apparire un po' datato.
La particolare forma che Roshwald ha dato allla storia, tuttavia, riesce a mantenere un'accettabile attualità, non si parla di Unione Sovietica, Stati Uniti o altre nazioni, la vicenda narrata potrebbe tranquillamente accadere in un prossimo futuro, lo stesso protagonista e voce narrante, come gli altri personaggi, non ha un nome ma viene definito da una sigla, rendendone irriconoscibile la nazionalità.
Il romanzo è presentato come un diario, forma che ben si accorda con lo stile semplice e lineare adottato dall'autore, e riesce a mantenere alta la tensione sino alla fine.
A questo proposito bisogna dire che in questa versione, la cui traduzione è stata profondamente rivista e aggiornata a cura dell'ottimo Riccardo Valla, è stato ripristinato un prologo, a mio parere avulso dal resto della storia, di cui inoltre rivela il finale, se leggete per la prima volta il romanzo dovreste cominciare la lettura a pagina 15.
Il mio consiglio é quello di strappare il suddetto prologo a morsi, per evitare qualsiasi pericolo, mentre le appendici, tra cui alcune considerazioni dell'autore e un breve saggio di Giuseppe Lippi, sono estremamente interessanti e costituiscono un degno contorno del romanzo.
Mordecai Marceli Roshwald nacque in Polonia nel 1921, ma successivamente si trasferí in Israele e poi negli Stati Uniti.
Intrapresa la carriera accademica divenne uno stimato accademico, professore emerito dell'Universitá del Minnesota, nonché autore di diversi apprezzati saggi.
Ha scritto solo due romanzi a sfondo fantascientifico, Livello 7 e A small Armageddon (1962), inedito in Italia ma che verrá pubblicato a breve da Mondadori.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID