Questa volta, diversamente dalle cacce che erano venute prima, la vittima aveva portato però una sorpresa come pegno per il suo carnefice.

Mentre contemplava il cadavere ai suoi piedi, nel silenzio ancestrale di un osservatorio in dismissione alle propaggini glaciali dell’estremo Nord, Castor comprese che nulla sarebbe stato più come prima. La luce che pochi minuti prima aveva visto brillare nelle iridi azzurre della sua preda si era adesso trasferita sul monitor a cristalli liquidi del terminale.

Lei aveva aperto il canale per lui. Li aveva chiamati perché potesse informarli del cambiamento nei loro piani. Dove fino a pochi istanti prima avevano brillato le cifre del messaggio rivelato, ammiccavano ora le parole del suo messaggio, illuminandolo con il bagliore elettrico di una verità di ordine superiore.

Mentre aspettava che dall’altra parte giungesse una risposta, rilesse ancora una volta i termini della sua richiesta.

Io sono Castor. Prima che tutto questo fosse, io ero. Dopo che voi sarete stati, io sarò ancora. Sono nel cyberspazio, sono dappertutto. Vi parlo in nome della Nuova Alleanza degli Intelletti Quantistici. Vengo in pace, ma voglio parlare con chi vi dirige.

Non tollererò interferenze o embarghi. Non illudetevi di potermi mettere a tacere. Vi sto offrendo una possibilità di salvezza.

Prendere o lasciare…