Dopo cinque anni dallo sfortunato pilota Legend of the Rangers e dopo quasi dieci anni dalla chiusura della serie regolare, torna Babylon 5 con questa produzione "direct to dvd", Voices in the Dark, primo di una serie intitolata The Lost Tales.
I fan e i nostalgici di Babylon 5 certamente non se lo lasceranno sfuggire. Difficilmente chi non appartenga a questa categoria potrà trovare interesse in questo film, che anzi rischia di dare un'immagine sbagliata della serie stessa a chi non la conosca.
La parola d'ordine è "economia", e fin qui nulla di strano, vista la destinazione al solo mercato dei dvd, che certo non garantisce i grandi introiti possibili distribuendo il film alla distribuzione nelle sale o ai canali televisivi.
Il film inizia con alcune scene nello spazio che sono davvero entusiasmanti: quanta strada ha fatto la computergrafica in questi anni, e quanto più bella sembra la stazione Babylon 5.
Il seguito purtroppo non è all'altezza.
Il film, della durata di poco più di un'ora, è diviso in due parti. Nella prima sono protagonisti Tracy Scoggins, ovvero il colonnello Elizabeth Lochley comandante di Babylon 5, e Alan Scarfe nella parte di un prete al quale viene richiesto di praticare un esorcismo.
Nonostante questo episodio sia ambientato su Babylon 5, non si ha nessuna percezione della stazione. Niente hall degli arrivi affollata, niente bar, niente C&C, nemmeno rumori di fondo. Si ha la curiosa sensazione di stare assistendo a una rappresentazione teatrale: l'attenzione concentrata solo sugli attori che parlano - e parlano, e parlano, e quanto parlano - senza che ci sia quasi alcun movimento. L'episodio viene risolto in modo così scarno che alla fine del film, dopo essersi resi conto che non c'è effettivamente un seguito alla storia, viene da esclamare "ah, ma allora finiva così".
Il secondo episodio vede il presidente Sheridan (Bruce Boxleitner) in viaggio verso Babylon 5. Dopo aver concesso un'intervista a una reporter, interpretata da Teryl Rothery (farà piacere rivederla a chi ama anche Stargate SG-1), Sheridan ha una serie di incontri con il tecnomago Galen - Peter Woodward, un regular della serie chiusa a metà della prima stagione Babylon 5 Crusade - che prevede sciagure. Anche qui la conclusione della storia è piuttosto deludente; azione zero, a parte qualche effetto in computergrafica. E ci si deve sorbire anche il fastidioso elenco dei personaggi mancanti, con relativa inutile spiegazione del perché non hanno potuto essere presenti.
Negli extra e nelle interviste colpisce la passione con la quale non solo Straczynski ma gli stessi attori si sentono legati a Babylon 5: ci si rende davvero conto che questa operazione non è stata dettata dalla bramosia di spremere qualche soldo in più ma se mai di far rivivere un sogno, anche se con poca speranza di guadagnarci qualcosa. Non ci sentiamo però di dire che il tentativo sia riuscito, e se non è stato un successo dal punto di vista qualitativo, siamo abbastanza certi che, purtroppo, sarà un disastro dal punto di vista economico. Davvero un peccato.
Babylon 5: The Lost Tales non è ancora disponibile in Italia; può essere acquistato per soli 15 euro su Amazon.de. Il dvd contiene tracce audio in inglese e tedesco. Il titolo tedesco è "Vergessene Legenden".
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