Se leggendo la parola Tron i vostri ricordi tornano al passato con un filo di nostalgia, recuperando quel sense of wonder che ormai ci possiamo scordare, questo significa che in un giorno imprecisato del 1982 siete entrati in un cinema a vedere le meraviglie di un mondo virtuale in cui i protagonisti si sfidavano in gare velocissime su bolidi incredibili.
Venticinque anni dopo, sembra che il creatore del film sia ritornato alla ribalta con Soul code, dopo essere letteralmente scomparso dal 1989 in poi, anno in cui girò il film Slipstream con Mark Hamill, che qualche anno prima aveva interpretato un personaggio di nome Luke Skywalker (forse ne avete sentito parlare).
In realtà Steve Lisberger già nel 1979 aveva fondato una sua società legata allo sviluppo della computer grafica, dove da allora lavorarono nomi illustri, come Roger Allers (Il Re leone) e Brad Byrd, poi passati alla Disney.
La storia di Soul code nasce su istigazione di Jessica Chobot, hostess della IGN, che lui conobbe durante una proiezione del mitico Tron. Lisberger vide nella Chobot "una avvenente guru dell'informatica, ma soprattutto una persona che non pensava a cosa volesse il pubblico, era il pubblico".
I due cominciarono a pensare a una storia sui pericoli del cyberspazio da un punto di vista femminile, fino ad arrivare alla sceneggiatura di questo Soul code.
Qui si racconterà di una donna pioniere della tecnologia che perfezionerà il modo di scaricare e trasferire perfettamente la memoria di una persona.
Nello specifico, scoprirà gli effetti del download di sé stessa nel corpo di una donna più giovane. Tematica oggi di grande attualità nel mondo della fantascienza (parliamo di postumanesimo), e al centro anche del romanzo di Robert J. Sawyer Mindscan recentemente uscito su Urania.
Finita la sceneggiatura, il suo agente Tom Shasin l'ha subito presentata alla Reliant Pictures, il cui produttore Thom Mount arriva dalla Universal.
Ed evidentemente Mount era uno di quelli presenti che avevano apprezzato Tron al cinema, perché ha acquisito al volo la nuova sceneggiatura, che sarà anche diretta dallo stesso Lisberger.
Bentornato Steve, non vediamo l'ora di rivederti al cinema.
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