Regista, scenografo, cartellonista per il cinema, costumista teatrale, ma soprattutto autore di fumetti che hanno lasciato un segno profondo nel pur vivace scenario francese. E ora Enki Bilal è pronto a tradurre in videogioco uno dei suoi capolavori, la pluripremiata Trilogia Nikopol (La fiera degli immortali, La donna trappola e Il freddo equatore), un classico degli albi di fantascienza.
Lo stesso artista di origine serba ne aveva già diretto una visionaria trasposizione sul grande schermo, Immortal (ad vitam), uscita nel 2004, nella quale si ritrovavano in azione tre protagonisti delle storie disegnate da Bilal: la giovane dai capelli blu, Jill Bioskop, il dio egizio Horus e l'esiliato Alcide Nikopol, in un livido futuro. Il ruolo della scienziata interessata a studiare l'indecifrabile natura della ragazza era affidato a Charlotte Rampling. Avveniristica anche la tecnica di realizzazione del film, che esplorava l'interazione tra attori in carne e ossa e realtà virtuale in un adattamento a cui Bilal aveva lavorato insieme allo scrittore di fantascienza Serge Lehman (il ciclo di F.A.U.S.T.).
Il passaggio di Bilal dal mondo della bande dessinée a quello dell'intrattenimento elettronico avverrà invece sotto l'ala di White Birds, la casa di produzione fondata da Benoît Sokal, un altro esponente di rilievo della scuola franco- belga, nonché autore di grandi avventure grafiche, come Amerzone e Syberia. Non sono gli unici fumettisti della scena d'oltralpe a essere rimasti affascinanti dai videogame. Philippe Druillet si è cimentato con la narrazione interattiva in Ring e Ring II, dalla saga dei Nibelunghi. François Schuiten è impegnato in Aquarica, progetto multimediale in coppia con l'amico Sokal.
Seguendo la recente moda dei giochi a episodi inaugurata da Half-Life, anche Nikopol verrà pubblicato in più capitoli. Il titolo d'esordio, ispirato alla Fiera degli immortali, il primo volume della trilogia, è annunciato entro marzo 2008. Sarà un'avventura per personal computer, ambientata nella Parigi del 2023, governata da un dittatoriale regime fascista che ha diviso la città in due zone: il centro per i privilegiati e le periferie degradate appannaggio di masse di diseredati. Da qualche giorno, una strana piramide è sospesa sulla metropoli. All'interno, il Pantheon egiziano in panne, perché senza più carburante, che il governatore è disposto a cedere in cambio dell'immortalità.
Nel frattempo, sparisce l'ambiziosissimo Horus, mentre sulla terra precipita una capsula da ibernazione, il cui ospite, Anatole Nikopol, condannato per diserzione, era stato spedito in orbita trent'anni prima, senza che se ne attendesse il ritorno. L'incontro con Horus avrà per lui conseguenze imprevedibili.
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