Siamo negli anni 50, i meravigliosi anni cinquanta in cui si trova immersa la ridente cittadina di Willard, una tipica località della provincia americana in cui le casette sono circondate dal giardino e tutti conoscono tutti. Ma non sono proprio gli anni 50 che conosciamo... E' un decennio diverso, una realtà alternativa nella quale la Terra è stata investita da una nube di polvere cosmica che ha lasciato un piccolo effetto collaterale: ha risvegliato i morti e li ha resi affamati di carne umana. A differenza però del capolavoro di George A. Romero, qui i morti viventi non sono riusciti a distruggere la civiltà: l'umanità è sopravvissuta grazie alla ZomCon, società che ha scoperto il modo di mettere sotto controlli i non-morti rendendoli funzionali ai lavori industriali e domestici. Grazie al lavoro degli zombie l'economia è rifiorita, il benessere è cresciuto a un punto tale che ogni famiglia può permettersi il proprio zombie tuttofare.
Queste sono le premesse di Fido, surreale commedia a metà tra la fantascienza e l'horror demenziale prodotta in Canada e diretta dal giovane Andrew Currie, specializzato i produzioni horror. Il film racconta le vicende dell'undicenne Timmy Robinson, alle prese con il nuovo zombie di famiglia a cui da il nome di un cane, e lo trasforma nel proprio compagno di giochi. Quando però Fido mangia il vicino di casa, mamma e papà Robinson, fin dall'inizio poco convinti, decidono di disfarsene mandandolo nella terra di confine dove gli zombie si aggirano liberi nei boschi. Timmy allora sfiderà i pericoli delle terre dei non-morti per riacciuffare Fido e riportarlo a casa, per un lieto fine che è d'obbligo.
La trovata del film, già di per sé demenziale, fornisce tutta una serie di spunti per gag gustose ed esilaranti, e non rinuncia a qualche piccola riflessione nello stile tipico delle commedie per famiglie. Nei panni "marciti" di Fido troviamo un irriconoscibile Billy Connolly (Timeline, L'ultimo Samurai) mentre a vestire la tenuta della tipica casalinga americana, un po' ingenua e svampita, troviamo un'altrettanto irriconoscibile Carrie Ann Moss (Matrix, Red Planet, Memento, l'imminente Disturbia), lontana anni luce dai personaggi oscuri e tormentati a cui ci ha abituati. Il piccolo Timmy è invece interpretato dal quasi esordiente K'Sun Ray, il quale fa venire voglia di chiedersi come facciano gli americani a scegliere i nomi di battesimo.
Insomma, dalla visione dei trailer Fido appare assurdo e strampalato, pungente nei confronti dell'american way of life che riesce a far fruttare economicamente persino i non-morti. "A volte un uomo morto può insegnare a tutti noi cosa significa essere vivi" recita una delle battute del film. Desolatamente vero. L'uscita internazionale è prevista per il 15 giugno prossimo, nessuna notizia riguardo alla programmazione nelle sale italiane.
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