Il 10 luglio prossimo riprenderà con la seconda stagione la serie Eureka, creata da Andrew Cosby per Sci Fi Channel. La serie è ambientata in una cittadina "segreta" nella quale il governo degli Stati Uniti ha riunito la crème degli scienziati americani. Curiose invenzioni, strani accadimenti e progetti misteriosi sono all'ordine del giorno per i cittadini di Eureka, e lo sceriffo Carter, che è una persona "normale", ha il suo da fare per mantenere l'ordine.

Con la seconda stagione il ruolo di Allison Blake, coprotagonista della serie, subirà una decisa modifica. Ne parla la bella attrice che la interpreta, Salli Richardson-Whitfield, nata a Chicago ma per un quarto anche italiana (gli altri quarti sono afroamericano, cherokee e irlandese).

Alla fine della prima stagione il capo della Global Dynamics, Nathan Stark, ha avuto qualche problema, e ha finito per perdere il posto. Lavorerà ancora nella misteriosa azienda, ma ora solo come scienziato: il suo posto alla guida della struttura verrà preso appunto dalla sua ex moglie Allison.

"Comincerò a ritrovare in lui la persona di cui mi ero innamorata e non più l'uomo assetato di potere che era diventato capo della Global" racconda la Richardson-Whitfield. Ma oltre a riavvicinarsi al marito, come cambierà il personaggio di Allison? Il ruolo di potere avrà su di lei gli stessi effetti che aveva avuto su Stark? E che sarà della sua quasi-relazione con Carter?

Per Stark il cambiamento sarà ancora più radicale. "Non sarà facile per me abituarmi al fatto di aver perso improvvisamente il mio lavoro, non solo, ma di essere stato sostituito dalla mia ex moglie e aver perso tutti i miei segreti" ha detto Ed Quinn, l'attore che interpreta Stark. "E per quanto riguarda Allison, cominceremo a riconsiderare la nostra relazione, anche perché il suo nuovo ruolo creerà tensione nel suo rapporto con Carter."

Pare anche che durante la stagione sia destinata a saltar fuori anche la ex moglie di Carter.

Insomma, si prepara un bell'intrigo di relazioni sentimentali: speriamo solo, in conclusione, che questo filone non prenda troppo il sopravvento, lasciando il dovuto spazio alle idee che lo rendono un telefilm almeno in parte di fantascienza.