Diciamo la verità, forse le crisi epocali a cui ci hanno abituato le due major dei fumetti, Marvel e DC Comics, hanno iniziato a stancare, dopotutto una crisi epocale dovrebbe, appunto, segnare un'epoca, non essere riproposta ogni pochi anni.
Evidentemente non dello stesso parere sono i responsabili di Civil War, l'evento che ha coinvolto tutto l'universo supereroistico Marvel, e che ora approda in Italia.
Se non volete conoscere alcun particolare della vicenda sospendete la lettura adesso, dato che verranno svelati alcuni particolari, comunque abbastanza noti, della trama.
La vicenda inizia con una tragedia, lo scoppio di una bomba che causa più di 600 vittime, tra cui molti bambini, a Stamford, una cittadina del Connetticut.
La colpa del disastro viene addossata ai New Warriors, un gruppo di giovani supereroi dal comportamento a dir poco incosciente, che stava effettuando riprese televisive sul posto, mentre il vero responsabile è Nitro, un criminale con superpoteri.
Sotto la spinta di un'opinione pubblica esasperata e spaventata dalla presenza sempre più invadente dei metaumani, il governo degli Stati Uniti vara il Superhero Registration Act, o SRA (Protocollo di registrazione Suepereroi).
In base a tale legge chiunque possieda poteri metaumani deve registrarsi con la propria identità reale.
Come facilmente ipotizzabile questo provoca una spaccatura tra i supereroi, che si dividono in due fronti, uno favorevole, alla cui guida si pone Iron Man, l'altro contrario, e devo dire di aver provato un certo stupore nel vedere Capitan America guidare questo schieramento.
Antiche amicizie si rompono, e stavolta gli avversari dei supereroi non sono più criminali, ma persone che sino a un attimo prima combattevano fianco a fianco, la domanda a cui bisogna rispondere è "Whose side are you on?", tu da che parte stai?
Questi gli avvenimenti del primo numero della serie, nel secondo il governo americano inizia a imprigionare i supereroi ribelli in una speciale struttura carceraria supersicura, costruita da Reed Richards, ma iniziano anche gli atti di aperta rivolta.
Il colpo di scena arriva alle ultime pagine, quando l'Uomo Ragno rivela la sua identità di Peter Parker, ma le sorprese, ancor più sconvolgenti, non mancheranno anche nei restanti cinque numeri della serie.
Oltre agli album principali Civil war ha interessato, attraverso una serie di crossover, tutto l'universo Marvel, dai volumi preparativi, identificati dalla scritta "Road to Civil War", a quelli complementari, passando per undici albi denominati Civil War: Front Line, che raccontano le vicende attraverso le narrazioni di due reporter, Ben Urich e Sally Floyd, simpatizzanti per fronti opposti.
Evidentemente si tratta di un'opera decisamente impegnativa da seguire, da tutti i punti di vista, vale la pena di iniziarne la lettura?
Il disegnatore dell'opera è Steve McNiven, che supporta ottimamente la storia scritta da Mark Millar, contribuendo a rendere graficamente l'importanza dei temi trattati.
Perché Civil War non si limita a narrare improbabili combattimenti, che peraltro non difettano, ma affronta temi importanti, come il rapporto tra libertà individuali e potere costituito, e mi sembra figlia dei nostri tempi, in cui sembra sia necessario fare precise scelte di campo, e non siano ammesse zone grigie.
Alcuni supereroi scelgono inizialmente di non partecipare, come Pantera Nera, gli X-men e Sentry, ma non sempre si tratterà di una decisione irrevocabile, e in ogni caso la guerra coinvolge la quasi totalità dell'universo Marvel.
Pur con qualche incongruenza, come la scelta compiuta da Capitan America che diventa il leader dello schieramento dei dissidenti, la serie risulta essere appassionante e decisamente piacevole da leggere.
Alcuni degli avvenimenti narrati sono davvero sorprendenti, la risonanza ottenuta sui media e le vendite altissime negli USA lo dimostrano, anche se non sono sicuro che la Marvel non ritornerà sulle sue scelte in futuro, comunque una saga che lascerà il segno.
Per gli appassionati di supereroi una serie da leggere a tutti i costi, ma un'occasione per tutti di scoprire che anche chi ha superpoteri deve fare scelte difficili.
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