Tra remake dei remake, annunci di colossal strabilianti che poi si rivelano mezze delusioni, anticipazioni messe in giro apposta per essere smentite, capitano ogni tanto delle notizie che regalano piccole soddisfazioni agli appassionati. Soddisfazioni simboliche, che però per chi ama un genere e i suoi protagonisti rappresentano un modo per tenere alta la sempre più bistrattata, e non solo dalle nostre parti, bandiera della fantascienza.
La prima notizia riguarda il Science Fiction Museum and Hall of Fame; l'istituzione fondata nel 1996 e situata nelle immediate vicinanze di Seattle si propone, oltre che fare da museo della fantascienza in tutte le sue variegate forme, anche di dare il giusto riconoscimento alle personalità che più di altre hanno contribuito alla grandezza del genere. A tale proposito ha costituito la suddetta Hall of Fame, a cui vengono iscritte ogni anno quattro personalità per ognuna delle categorie scelte: film, televisione e media; letteratura; arte e una quarta categoria cosiddetta miscellanea. Negli anni passati il riconoscimento è andato a gente del calibro di George Lucas e Steven Spielberg, scrittori come Alfred Bester e Samuel R. Delany e artisti come ad esempio lo scomparso Frank Kelly Freas, l'illustratore della copertina della prima, leggendaria edizione di I, Robot di Asimov (per chi non se la ricorda, quella del robot caritatevole che tiene in mano un uomo privo di sensi). Proprio pochi giorni fa sono stati comunicati i nominativi dei quattro prossimi iscritti alla Hall of Fame: si tratta di Ridley Scott, che chiude il trittico dei grandi registi della fantascienza moderna, dello scrittore Gene Wolfe, dell'illustratore Ed Emshwiller e del mitico Gene Roddenberry nella categoria residuale, in quanto portatore "sano" di idee e progetti mai scontati. La cerimonia ufficiale si svolgerà a Seattle il prossimo 16 giugno.
Sempre in tema trek, è stato annunciato per questo mese d'aprile il primo e ultimo volo spaziale di James Doohan, l'altrettanto mitico Scotty della prima indimenticabile serie. L'attore canadese scomparso un paio di anni fa dopo una grave malattia, aveva espresso il desiderio che i suoi resti venissero lanciati nello spazio; a tale proposito gli eredi avevano incaricato la compagnia Space Services, di stanza a Houston, di eseguire le esequie stellari, le quali però sono state più volte rimandate per una serie di problemi tecnici. Adesso la compagnia ha comunicato ufficialmente la data del lancio: il razzo partirà da Las Cruces il prossimo 28 aprile e si fionderà nello spazio dove scaricherà l'involucro contenente la salma di Doohan.
Dopo le innumerevoli volte in cui ci ha portati in salvo, ora Scotty è pronto per la sua ultima missione: tornare a casa, la sua casa tra le stelle.
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