Se la frase del titolo non vi fa risuonare alcun allarme allora smettete di leggere questo sito.

Se invece vi fa pensare ad un classico della fantascienza anni Cinquanta (1951 per la precisione) che avrete visto in bianco e nero in un cinema parrocchiale o (più probabilmente) in un pomeriggio estivo sulla Rai o nella tarda nottata su un qualsiasi altro canale televisivo allora sappiate che nel 2008 ci aspetta l'uscita del remake di Ultimatum alla Terra (The Day The Earth Stood Still).

A quanto è dato sapere la 20th century Fox ha ufficialmente annunciato che Scott Derrickson (regista di The Exorcism of Emily Rose e della trasposizione in live action del poema Paradise Lost di Milton) sarà al timone del progetto che dovrebbe vedere la luce nel 2008 (si ipotizza già una data di uscita dopo l'estate, in contemporanea con Iron Man).

E per ora le notizie ufficiali si fermano qui.

Abbiamo davvero bisogno di vedere il remake di questo film?

Dobbiamo aspettarci tanto? Dobbiamo aspettarci l'ennesima delusione?

Lo scopriremo nel buio della sala tra il 2008 e il 2009.

Ma è interessante notare come sia risbucato fuori uno dei temi più classici della fantascienza degli "anni d'oro": l'alieno un po' inquietante e un po' messianico che porta pace alla Terra dimostrando come guerra e violenza non siamo le strade da percorrere.

Nel 1951 c'era la guerra fredda, il terrore dell'olocausto nucleare, e la gente "non si sentiva sicura". E, dopo la parentesi degli anni in cui potevamo ridere e scherzare con fantascienza e fantastico, ora proprio questo genere torna a incarnare la paura del futuro e l'incertezza di essere ancora una volta sull'orlo della catastrofe.

O, in fin dei conti, è solo showbusiness?