Basta già dare un'occhiata al link riportato in basso per rendersi conto che Rex Libris - I, Librarian, non è il più canonico dei fumetti. Non ha uno spunto canonico e non ha trovate straclassiche (o meglio, ripetute a sfinimento) anzi, prende in giro alla grande l'ultimamente troppo lodato mondo del fumetto, riportandolo al suo tono più originale: intrattenimento, humor e sense of wonder.
C'è di che gridare allo scandalo.
Ma la Warner Bros. deve averla pernsata diversamente, visto che ne ha comperato i diritti e ha messo al lavoro lo sceneggiatore Mark Burton (nessuna parentela con qualsiasi Burton vi venga in mente) perché ne realizzi la sceneggiatura.
Faremo così la conoscenza di Rex Libris, in apparenza noioso bibliotecario, che ridefinisce in concetto di applicazione delle regole: è capace di raggiungere i più lontani confini della galassia per recuperare i libri che le più astratte entità aliene, demoniache o simili, si sono dimenticate o si rifiutano di restituire.
Questo perché ci sono libri che possono essere pericolosi, oppure alcuni che contengono scomode verità e che qualcuno vorrebbe far sparire (il che suona familiare).
E Rex in realtà non è solo un bibliotecario, ma fa parte di una società segreta che difende il mondo dalle forze dell'ignoranza e dell'oscurità (battaglia persa in partenza probabilmente) e per meglio affrontare le suddette strambe entità dispone di due mezzi particolari: le più incredibili armi ipertecnologiche che si possano concepire e, soprattutto, una antica divinità che vive nel sottosuolo della sua biblioteca.
Sicuramente folle e divertente, Rex Libris ci fa farà ridere dei super buoni e dei super cattivi quando, con un aplomb tutto suo guarderà negli occhi un demone samurai di nome Kurut- no-oni (che sia ispirato a Vittorio Curtoni?), che vuole prendere in visione il manuale Malvagità per tutti, chiedendogli se ha la tessera.
Per sicurezza, ricordatevi di restituire i libri demoniaci che avete preso in prestito.
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