"Le vibrisse gli fremevano, lo stomaco continuava a brontolare in aspettativa; l’ora di pranzo era lontana e perciò, sorbita l’acquolina che gli si era formata in bocca, cercò di concentrarsi sul lavoro. Le massicce forbici dal manico sagomato a sella, adatte a incastrarsi su una mano con quattro dita non opponibili, cominciarono a tagliare la carne biancastra del cadavere. La dura epidermide e le fasce muscolari cedettero e i segreti del corpo iniziarono a mostrarsi in tutta la loro semplice funzionalità. Un leggero tremore all’angolo della bocca e la concentrazione si dissolse. Ah, se solo il lavoro fosse già finito! Il più grande desiderio di Fjjk figlio di Okjieko, anatomista capo di Bavel, era affondare le zanne in quel ben degli Dei così tenero e indifeso. Si scosse dalla sua frenesia, rivolgendo una preghiera ai Creatori nominati invano, si nettò il muso con il dorso della mano libera, un gesto curiosamente simile a quello che avrebbe fatto la creatura distesa sotto di lui fino a..."
Inizia così il nuovo romanzo scritto da Giampietro Stocco e pubblicato da Chinaski Edizioni con il titolo Figlio della schiera. Con queste prime righe, di una autopsia fatta da un essere senziente ma con la voglia di divorare l’altro essere, anche esso non umano, l’autore ci immerge subito in un mistero che pagina dopo pagina si dipana e si fa insieme sempre più fitto. Un mondo sotterraneo ma non per questo buio, popolato di esseri che non hanno pollice opponibile, di leggende che parlano di un “mondo superiore” e di ritrovamenti di strani reperti archeologici che fanno dubitare dell’esistenza, in un passato remoto, di altri esseri ora estinti.
Ma allora chi ha ucciso quella schiava usando forse un pugnale o un attrezzo atto a uccidere ma anche fatto per chi ha il pollice opponibile? Tanti misteri ben seminati che spingono il lettore a continuare la lettura e vedere “come andrà a finire”.
Con il presente romanzo Stocco lascia temporaneamente il romanzo ucronico per raccontarci una storia di pura fantascienza.
Dalla quarta di copertina: Figlio della Schiera è un romanzo di fantascienza ambientato in un mondo sotterraneo. Misteriosi esseri popolano una città formata da una sorta di acropoli sacro-tecnologica e da un immenso conurbio che girano nuotando attraverso lunghi canali. Protagonista è un medico legale, Fijk Okijeko, che un giorno si trova a fare l’autopsia sul corpo di una femmina di una specie ritenuta inferiore, che la razza dominante utilizza come schiava e sostentamento alimentare. La femmina è stata uccisa. Perché qualcuno dovrebbe assassinare un quasi-animale che chiunque può richiedere di consumare come cibo? E soprattutto usando un’arma da taglio che può essere utilizzata solo da chi ha pollice opponibile, e non dunque un dentepiatto? Primo mistero. Il secondo mistero sono le strane ossa fossili che Fijk ha scoperto tempo prima: un cranio di bipede alieno. Potrebbero essere i discendenti di questo fossile ad avere compiuto il delitto? C’è un altro mondo oltre al Di Sotto? Figlio della Schiera è un thriller che rende omaggio alla fantascienza classica e che cerca di trattare con garbo alcuni temi “caldi” dell’attualità, come l’accettazione del “diverso”.
Figlio della schiera di Giampietro Stocco (2007), Chinaski Edizioni, collana Borderline, pag. 187, euro 9,00.
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