Un grande romanzo di avventure, viaggi, mistero, realtà storica e tecnologie scientifiche avanzate è quello che ha scritto Augustìn Sànchez Vidal che si presenta ai lettori italiani con il suo romanzo d’esordio La chiave maestra.
Il romanzo si svolge su due piani temporali differenti in quanto la vicenda ha inizio nel 1580 circa seguendo le peripezie di Raimundo Randa e conoscendo il modo di vivere e di agire delle persone in quell’epoca: l’autore ha improntato le vicende con la massima realtà storica.
L’altra parte del romanzo si svolge ai nostri tempi con una ricerca spasmodica della stessa pergamena cercata da Raimundo Randa e che è stata divisa in dodici parti e conservata per secoli da dodici famiglie ebree. Ma oltre ai protagonisti, la scienziata Sara Toledano e il crittologo David Calderon, ci sono organizzazioni segrete che cercano questi frammenti e per trovarli sono disposte a tutto.
L’autore è nato a Salamanca nel 1948, ha frequentato l’università a Saragoza e si è laureato nel 1974 con una tesi su Miguel Hernandez e sempre a Saragoza è docente di Storia dell’Arte. Nel 1980 si è recato in Messico per preparare con Luis Buñuel l’edizione definitiva degli scritti del grande regista.
Ha pubblicato più di cinquanta saggi di letteratura, arte e cinema. La chiave maestra è il suo primo romanzo, un opera che aveva voglia di narrare e che aveva in mente da molti anni, la sua scrittura è stata preceduta da un attento studio del periodo storico del 1500 ed anche delle realtà scientifiche attuali.
Dalla quarta di copertina: XVI secolo. Nell’Alcazar di Antigua, Raimundo Randa è in attesa di essere processato dall’Inquisizione. Ha alle spalle un viaggio denso di pericoli e di, una vera — dalla Spagna all’Egitto, da Gerusalemme alla Mecca — avventure odissea tra cristiani, ebrei e musulmani, nel corso della quale ha cambiato più volte identità e persino fede. Tutto per soddisfare la richiesta del re Filippo II di ritrovare i dodici frammenti di una pergamena su cui è tracciata una serie di simboli misteriosi. E adesso, vecchio e stanco, Raimundo ha un’unica possibilità di sfuggire alla morte: raccontare la propria storia alla figlia e spiegarle perché il sovrano è spirato tenendo in mano un frammento di pergamena e sussurrando “La Chiave Maestra”
Spagna, oggi. Prima di scomparire nel nulla, Sara Toledano spedisce due lettere: i destinatari sono la figlia Raquel e un brillante crittologo, David Calderón. Nelle missive, la donna spiega ai due giovani che, studiando i documenti del processo a un suo antenato, Raimundo Randa, ha trovato quattro frammenti di un’enigmatica pergamena, la stessa che Filippo II desiderava con tanta determinazione e che, da secoli, influenza la storia della famiglia Toledano. Inizia così per David e Raquel una corsa contro il tempo per scoprire cos’è successo a Sara e salvarla. Ma, per farlo, dovranno riordinare le tessere di un mosaico che affonda le sue radici nelle origini della civiltà occidentale e che li coinvolgerà in una cospirazione tramata da agenti segreti e spietati assassini, perché sono molti coloro che vogliono scoprire il segreto che si cela dietro la Chiave Maestra…»
La Chiave Maestra di Agustìn Sànchez Vidal (La llave maestra, 2005), traduzione di Marcella Uberti-Bona, Editrice Nord, collana Narrativa 282, pag 592, euro 18.60.
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