JJ Abrams è un maestro dei colpi di scena. Lo ha dimostrato dando nuova vita alla spy story con Alias (che poi ha tragicamente abbandonato dopo la terza stagione, ma questa è un'altra storia), ha creato il miglior Mission: Impossible della trilogia e poi ha dato vita a una serie che sfugge a tutte le definizioni, a parte “la più copiata della storia” (chi ha detto Heroes?) ovvero la venerabile Lost.
Dopodiché aveva preso in mano il destino stagnante della saga di Star Trek, portata al decadimento da mister Rick Berman, con un progetto inteso a ricostruire la serie fin dalle basi, un po' come è capitato a Batman e di recente a Bond.
Il susseguirsi di voci, ipotesi e farneticazioni varie è noto a tutti e buona parte è probabilmente un’ottima strategia per tenere alta l’attenzione del (prossimo) spettatore.
Quindi, quale migliore colpo di scena di quello estratto dal cappello dal sito Latino Review?
All’alba del 6 febbraio pubblica infatti la notizia bomba: JJ Abrams abbandona il ponte di comando dell’Enterprise per seguire un misterioso progetto chiamato Cloverfield, che loro ritengono essere il titolo di lavorazione di un qualche film thriller/horror (forse il milionesimo in due anni).
Il 7 di febbraio appare però la smentita da un altro sito, Ain’t it cool, con un articolo in cui si pubblicava addirittura la mail inviata dallo stesso JJ Abrams, in cui dice “non sono affatto fuori da Star Trek!”
Ma, poco dopo, su Ign, appare la notizia che Abrams sarebbe indeciso se dirigere o solo produrre il film.
E' poi la volta di Trektoday di riportare l'intervista a Greg Grunberg, volto storico in tutti i lavori di Abrams da Felicity in poi (in Lost era il pilota dell'aereo). E Grunberg rivela che Abrams ha ben tre progetti in cantiere e che alle sue domande sul prossimo Star Trek, una volta dice che si occuperà solo della produzione, un altra che non vede l'ora di dirigerlo.
È certo che lo strapotere della stampa negli Usa è tale che ormai scrivono quello che vogliono, tanto poi è l’interessato che deve smentire, attraverso il classico sistema per cui la bomba viene messa in prima pagina a caratteri cubitali, mentre la smentita da qualche parte dopo “la cura del vostro criceto”.
Ma è anche vero che JJ Abrams e soci hanno infranto il confine tra finzione e realtà con la monumentale Lost Experience, in cui personaggi immaginari di società immaginarie si presentavano a veri talk show per difendere la multinazionale in questione (la Hanso Foundation, creatrice del progetto Dharma).
Diventa quindi impossibile stabilire quanto di ciò che viene detto da “voci di corridoio” corrisponda a realtà, come a volte capita, o se il tutto non faccia parte della grande sceneggiatura di JJ Abrams, di cui ormai facciamo parte anche noi.
Comunque, non preoccupatevi: dopo il colpo di scena, domani andrà in onda un’altra puntata. Namaste e buona fortuna.
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