Sono tempi difficili per le coppie, anche quando si tratta di unione d'affari. Joss Whedon (un nome solo, Firefly) ha ufficialmente annunciato sul sito per appassionati Whedonesque.com di avere abbandonato il progetto di portare sul grande schermo le avventure di Wonder Woman, eroina nata sugli albi della storica DC Comics.

Il motivo si può riassumere in poche parole: gravi e a quanto pare insanabili disaccordi con la produzione sul merito del progetto. E' lo stesso Whedon a spiegarlo in una dichiarazione che ha il sapore dello sfogo personale. "Ho scritto un film che, beh, non è piaciuto a nessuno" è stata l'amara ammissione del regista e produttore. "Tutti quelli dello studio e della Silver Pictures sono stati in gamba e professionali" ha continuato Whedon, "ma semplicemente avevamo in mente due film diversi, e con il budget necessario per questo tipo di film il progetto non funzionava. Succede spesso; io penso che nessuno di noi si aspettasse che qualcosa di simile accadesse stavolta, ma è accaduto. Tutti sanno quanto tempo ho speso sul progetto, quanto a lungo ho lavorato sullo script, e quanto sentissi che il progetto stava venendo su bene. Purtroppo altri avevano una visione differente delle cose."

Il punto di non ritorno pare essersi verificato pochi giorni fa quando Time Warner, che produce il film insieme a Silver Pictures, ha comprato i diritti di uno script su Wonder Woman scritto da due esordienti, Matthew Jennison e Brent Strickland, i quali si erano cimentati in una prova del genere per vincere un concorso per sceneggiature originali. La Warner ha giustificato l'acquisto con la necessità di proteggersi da eventuali azioni legali future, vista la somiglianza tra gli script, ma voci interne alla compagnia lasciano intendere che ci siano diversi aspetti della sceneggiatura dei due esordienti che piacciono parecchio. Da parte Silver Pictures, invece, fanno sapere di non gradire il fatto che lo screenplay di Jennison e Strickland sia ambientato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale (come il fumetto originale), mentre l'idea di Whedon era di ambientare la vicenda ai giorni nostri.

Insomma, un discreto pasticcio. E Whedon non l'ha presa bene, visto che è entrato nel progetto nel marzo 2005, che ci ha speso una cifra oscillante tra i 2 e i 3 milioni di dollari per lo sviluppo e l'adattamento, in collaborazione con Joel Silver, e che probabilmente contava anche di dirigere il film. La sua presenza è stata forse vista come un elemento di rottura, un qualcosa che poteva avere effetti fuorvianti sulla costruzione di un supereroe donna. "La cosa peggiore che può capitare in un simile scenario" ha concluso Whedon, "è che la produzione decida di bloccare i cambiamenti da elaborare e le idee degli scrittori in un orribile limbo di sviluppo. Almeno Warner e Silver hanno avuto la grazia di saltare questa parte. Così ora sono un uomo libero."

Whedon sarà ora pertanto libero ma non certo disoccupato. Intanto è al lavoro su Goners, thriller prodotto da Universal e di cui sarà anche regista, e sta lavorando alla scrittura di Runaways, una serie di comics per Marvel basata su un gruppo di teenager dotati di superpoteri. Senza dimenticare la sua prima creatura, Buffy, di cui sta curando una nuova storyline per Dark Horse Comics.