A distanza di quasi cinquant’anni dalla sua pubblicazione, viene ristampato un grande romanzo della scrittrice Ayn Rand dal titolo La rivolta di Atlante - Il Tema.
Il romanzo, pubblicato negli Usa nel 1957, ha avuto un grandissimo successo, è stato tradotto in numerose lingue e ne sono state vendute otto milioni di copie in tutto il mondo.
L’autrice, il cui vero nome era Alissa Zinovievna Rosenbaum nacque nel 1905 a San Pietroburgo, allora capitale della Russia degli zar. La sua famiglia era ebrea e lei era la maggiore di tre figlie. Sin da piccola mostrò grande interesse per la letteratura e il cinema e già prima dei dieci anni scriveva romanzi e sceneggiature. I suoi autori preferiti erano sir Walter Scott, Victor Hugo e Alexandre Dumas. Nel frattempo la sua famiglia era stata ridotta in miseria dalle varie confische operate dal nascente regime sovietico e l’autrice riportava nel suo diario le sue idee totalmente antisovietiche.
Alla fine del 1925 riuscì a ottenere il visto per gli Stati Uniti e decise di non tornare più nell’URSS, cambiando anche il nome in Ayn Rand. Iniziò a lavorare come sceneggiatrice per Hollywood, poi la pubblicazione di alcuni racconti e il romanzo Noi vivi nel 1936 la fecero conoscere al grande pubblico. Ma un successo enorme lo ebbe con il romanzo La fonte meravigliosa da cui fu tratto l’omonimo film interpretato da Gary Cooper.
Con il romanzo La rivolta di Atlante (Atlas Shrugged) pubblicato nel 1957 la Rand scrive il suo massimo capolavoro nel quale narra dell’inarrestabile declino di una America sempre più collettivistica e della rivolta di un gruppo di uomini e di donne di ingegno che rifiutano di mettere le loro notevoli capacità al servizio del socialismo e uniti gettano le basi di una nuova società ancorata a quei valori del capitalismo che il loro paese sta rinnegando.
Insieme ad altri nel 1950 lanciò il movimento “Oggettivista” per promuovere la sua filosofia che era "...essenzialmente, è il concetto dell'uomo come essere eroico, con la sua felicità individuale come scopo morale della vita, il successo produttivo quale sua più nobile attività, la ragione elevata a proprio unico assoluto."
A questo primo volume ne seguiranno altri due. Ecco il piano dell’opera: L'uomo che apparteneva alla Terra previsto per il maggio 2007 e L'Atlantide previsto per il novembre 2007.
Dalla quarta di copertina: Con La rivolta di Atlante Ayn Rand realizza lo scopo della sua vita: scrivere un romanzo sulla libertà dell’uomo, sull’incrollabile fiducia dell’individuo nella propria creatività, sul disprezzo per i compromessi, sul rifiuto del primato della società sul singolo. In un’America devastata da leggi assurde che scoraggiano l’impresa individuale, Francisco D’Anconia, Ragnar Danneskjold e John Galt mettono in atto lo sciopero dei cervelli. Le avventure dei tre si intrecciano con quelle di Dagny Taggart, protagonista di appassionanti amori, che da sola troverà l’oasi nella quale si sono rifugiati i reali produttori della ricchezza che non possono più acconsentire a essere derubati del loro lavoro e a farsi dare, in aggiunta, la colpa di ogni disastro. I personaggi del romanzo si dividono dunque tra coloro che tramite progetti razionali vogliono migliorare la realtà e coloro che, invece, danno ascolto soltanto ai propri sentimenti e alle proprie emozioni. Ma è la ragione l’unico mezzo di progresso materiale e morale. E questo il messaggio che Ayn Rand consegna ai suoi eroi, paladini del libero pensiero e del bene: sulla razionalità, infatti, si basano gli altri valori dell’uomo quali l’indipendenza, l’integrità, l’onestà, la produttività, la giustizia, l’orgoglio.
La rivolta di Atlante – Il Tema di Ayn Rand (Atlas Shrugged. First Part: Non-Contradiction, 1957), traduzione di Laura Grimaldi, Casa Editrice Corbaccio, collana Romance, pag. 378, euro 18,60.
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