Quest'anno, grazie al tempismo perfetto della programmazione di Jimmy, i fan italiani di Doctor Who si sono potuti godere l'episodio speciale di Natale dell'anno scorso... il giorno di Natale! Dopo decenni di puntate natalizie di qualunque telefilm mandate in onda a pasqua di qualche anno dopo, questa è davvero una grande conquista, non c'è che dire.
The Christmas Invasion - pur con le sue piccole ingenuità - si è difeso bene: con il dottore rigenerato di fresco e ancora in stato semicomatoso, Rose affronta l'invasione aliena dei Sycorax, crudeli conquistatori spaziali che vengono a depredare la Terra da tutte le sue ricchezze (e anche dalle donne, ma dai dialoghi è stato tolto...). Alieni a parte, però, si tratta soprattutto di una puntata centrata su Rose e sulla sua molto umana difficoltà ad accettare che il Time Lord suo compagno d'avventure, pur avendo cambiato faccia, sia ancora lo stesso uomo.
Il "povero" David Tennant, per conto suo, trascorre a letto i 3/4 della puntata, solo per svegliarsi al momento giusto (grazie al tè di Jackie Tyler, la mamma di Rose) per salvare la situazione, sconfiggendo il malvagio comandante dei Sycorax a colpi di spadone bilama. Ma più che la spada è la lingua a vincere: il decimo dottore, infatti, è dotato di una loquacità fuori dal comune e infila una parola dietro l'altra come una mitragliatrice. Degne di nota anche alcune battute del Primo Ministro britannico Harriet Jones, una vecchia conoscenza della prima stagione, e la scena in cui la donna ordina al gruppo Torchwood di distruggere la nave Sycorax in ritirata.
La conclusione emozionale, anche se forse un po' scontata, è davvero toccante: sulle note di "Song for Ten" (composta per l'occasione da Murray Gold), il decimo dottore rovista nel guardaroba del Tardis per scegliere il suo nuovo look, mentre si intravedono qua e là particolari di tutti i vecchi "costumi" delle sue altre incarnazioni e delle sue assistenti. E dopo una cena di Natale in perfetto stile britannico, il Time Lord rinnovato e Rose rinsaldano la loro amicizia e - sotto una nevicata di cenere spaziale - scelgono la loro prossima destinazione. "Sarà davvero fantastico" dice il nuovo Dottore, e la settimana prossima i suoi fan italiani potranno vedere se manterrà questa promessa con le puntate della seconda stagione; noi che con la mente viviamo in UK, l'abbiamo già viste e commentate, quindi non ci sembra il caso di ripeterci.
Parliamo piuttosto dello speciale natalizio di quest'anno, The Runaway Bride. Puntata interlocutoria tra l'abbandono di Rose e l'arruolamento di Martha, ha una storia decisamente sgangherata e una protagonista femminile davvero insolita. La sposa Donna, che si materializza dentro il Tardis per una ragione troppo tecnobabbolosa per spiegarla, è la persona più sgraziata, gracchiante, fastidiosa e superficiale che abbia mai accompagnato, se pur temporaneamente, il Dottore. Quest'ultimo - tra fughe rocambolesche dai Babbo Natale robot e interminabili confronti verbali con una Imperatrice di Racnoss da fare invidia ai ragnoni dei B-Movies dei bei tempi andati - elabora il lutto della perdita di Rose in modo tutto suo: ogni tanto, sopraffatto dal torrente di parole di Donna (incredibile, sulla Terra esiste qualcuno che parla più di lui!) che lo incalza con domande sulla sua "lost friend", il Dottore risponde a monosillabi. Cosa le è accaduto? Silenzio. Ma è morta? No, è viva più che mai. Come si chiamava? Rose.
Nel finale arriva l'immancabile invito del Dottore a seguirlo nelle sue avventure, ma Donna rifiuta. E meno male, viene da dire.
Con una compagna così, le prospettive sulla terza stagione del Doctor Who sarebbero state ancora più nefaste. Non ci resta che aspettare la primavera, quindi, e sperare che Russel T Davies non abbia sprecato tutte le cartucce buone per Torchwood.
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