I fumetti al cinema rendono molto, per un duplice e banale motivo: richiama al cinema gli adolescenti con gli ormoni impazziti ed i trenta-e-qualcosa che l'adolescenza non l'hanno mai superata.

Le case di produzione giustamente hanno così preso d'assalto le solitamente placide fumetterie, cercando qualsiasi cosa assomigliasse ad un supereroe.

Ora, al lungo elenco dei perfetti sconosciuti che si appresta al salto sul grande schermo si aggiunge Madman, che diventerà il prossimo film di Robert Rodriguez, ma solo dopo che avrà terminato il sequel del film più misogino di tutti i tempi, ovvero Sin City 2.

Di cosa parla Madman? Di un killer professionista che muore in un incidente d'auto ma viene letteralmente rimesso insieme da un duo di scienziati pazzi, che nel processo di resurrezione gli donano alcuni poteri quali riflessi sovrannaturali, preconignizione (ma non preoccupatevi, quando serve non capirà cosa sta per succedere) ed empatia.

Il nostro eroe, ribattezzato Frank Einstein (indovinate perchè), usa però una maschera per coprire il volto coperto di cicatrici che i suoi salvatori non sono stato in grado di cancellare. Dopodichè, se ne va in giro ad affrontare i più surreali cattivi che l'autore Michael Allred riesce ad immaginare.

Il tono del fumetto è proprio questo, surreale con una leggera dose di ironia e questo potrebbe essere l'unico motivo per differenziarlo dai suoi esimi, nevrotici, colleghi.

Come è moda abituale, Rodriguez lavorerà a stretto contatto con l'autore per garantire la fedeltà al testo nonchè all'aspetto visuale del fumetto, se per voi questo ha una qualche importanza.

Un consiglio, cominciate anche voi a scribacchiare fumetti, domani potreste diventare immensamente ricchi.