Da qualche tempo è in libreria il romanzo d’esordio di un giovane scrittore romano, Eder Carfagnini.

Con il titolo Alake – un sonno lungo quattromila anni, l’autore presenta un romanzo nel quale inserisce alcuni temi più cari all'ufologia che alla fantascienza, quali il mistero delle piramidi e la loro funzione, la visita di alieni sulla terra con relativi e altro ancora.

Nella sua presentazione l’autore dichiara che “da sempre” lui racconta delle storie e molte le scriveva, grande appassionato di fantascienza ovviamente queste storie riflettevano la sua passione.

Come succede a tanti, dopo un lungo peregrinare tra varie case editrici, ha trovato un editore che ha preso in esame il suo manoscritto e... la sua avventura inizia ora.

Ecco come avviene l’incontro tra gli archeologi e l’essere che viene dal passato (e forse dalle stelle):

"...Era un incrocio perfetto di ogni persona di questo mondo. I tratti del viso erano lineari e leggeri. Forse troppo delicati per essere maschili, ma neppure eccessivamente androgini. Le labbra erano carnose, tuttavia abbastanza fini. La pelle del viso era perfettamente liscia e non presentava neanche un filo di barba. Le sue guance, che parevano arrossate, nonostante la pelle non pallida, non sembravano quelle di un uomo con la barba fatta, bensì quelle di un ragazzo ancora pubescente. Un ragazzo che, anno più anno meno, doveva compiere oltre quattromila anni. Era perfetto. Era davvero l’essere perfetto. Le antiche scritture dicevano il vero. I tre rimasero ancora qualche attimo a guardarlo, o per meglio dire ammirarlo, poi Lilu si sporse all’interno del sarcofago e toccò con la mano una spalla dell’essere. Se non si fosse mossa, sarebbero potuti rimanere ore a osservare attoniti quell’essere incredibile. E, a dirla tutta, non avevano idea di quanto tempo l’avessero fatto. La pelle era molto calda. Lilu, per un attimo, si preoccupò, ma poi si ricordò che non avevano a che fare con una persona comune. Di colpo, gli occhi della creatura si aprirono. La tempestività di quel gesto fece trasalire i tre umani. A svegliarlo doveva essere stato, seppur delicato, il tocco della mano di Lilu. Le due iridi erano di un azzurro molto chiaro, quasi grigio. E di ghiaccio non era soltanto il loro colore, ma anche lo sguardo. Per un attimo furono assenti e vuoti, come se ancora le funzioni del cervello non si fossero riattivate del tutto, dopo il lungo sonno. Poi, nella sua testa qualcosa scattò e i suoi occhi sembrarono mettere a fuoco. Fissò Lilu. Dopo quattromila anni era la prima cosa che vedeva. Lei quasi arretrò, come colpita da quello sguardo, faceva fatica a reggerlo. I suoi occhi glaciali sembravano scrutare dentro di lei e vedere tutto, ogni cosa. Quello sguardo la faceva quasi star male Sentiva di doversi vergognare di qualcosa, ma non aveva la minima idea di cosa.

L’essere mosse le labbra, come se volesse parlare, ma nessun suono uscì dalla sua bocca."

Dalla quarta di copertina: La piramide di Cheope cela nell'intricata rete dei suoi cunicoli un segreto sepolto da quattromila anni in un sarcofago. La scoperta coglie di sorpresa un gruppo di archeologi impegnato in Egitto. Mentre si cerca di far luce sul fitto mistero, echi della notizia giungono alle autorità che scatenano una caccia impietosa agli artefici e ai testimoni oculari del ritrovamento. Tra soffiate, attese e insabbiamenti, si dipana un giallo che si ispira a un fatto reale: le ricerche avviate dal tedesco Rudolf Gantenbrink che nel 1993 scoprì nella Grande Piramide una porta fino ad allora sconosciuta. Nel luogo simbolo del sorgere della civiltà, un giovanissimo autore immagina l'incontro tra due mondi e rivela un'umanità ancora prigioniera delle sue passioni terrestri, tra rivalità, ambizioni e rivalse. Ma il diverso impone un confronto...

Alake - un sonno lungo quattromila anni di Eder Carfagnini, Costa&Nolan Editori, collana Ritmi n. 102, pag. 363, euro 8,60.