Clive Cussler si propone nuovamente ai lettori italiani con il romanzo Morte Bianca (White Death, 2003) quarto volume della serie Numa (Numa Files). Una serie che negli Usa è arrivata a un totale di sei volumi tutti scritti insieme a Paul Kemprecos.
L’autore è nato in California nel 1931, interrotti gli studi si è arruolato in aviazione ed ha partecipato alla guerra di Corea. Congedato ha lavorato nella pubblicità, come copy writer e in seguito come direttore creativo di una importante agenzia. In seguito esordisce nella narrativa e crea il personaggio di Dirk Pitt e del suo amico Al Giordino.
Il primo romanzo apparso in Italia, nel lontano 1977, era intitolato Recuperate il Titanic! (Rizzoli, collana La Scala) ed è uno dei primi romanzi della serie Dirk Pitt. Già in questo romanzo ci sono tutti gli elementi che faranno di Cussler un autore di successo: si svolge in un vicino futuro, si parla di alta tecnologia, c’è la ricerca di un minerale rarissimo (il bizanio) che servirà per realizzare un progetto d’avanguardia e una piccola quantità di questo minerale si trova all’interno del Titanic. Il tutto viene descritto con tale minuziosità da rendere partecipe il lettore di una realtà incontestabile: il Titanic potrebbe oggi (1977) essere recuperato. Ciò che potrebbe sembrare fantascienza risulterà del tutto verosimile dopo la lettura di questo romanzo. Il protagonista di questa avventura e di tante altre successive, come abbiamo detto è Dirk Pitt.
L’autore nel 1978 ha fondato la National Underwater and Marine Agency (NUMA), associazione no profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di rilevanza storica. Attualmente Cussler divide il suo tempo tra le montagne del Colorado e i deserti dellArizona.
La serie Dirk Pitt comprende ben diciannove romanzi e quella della Oregon Chronicles quattro.
Anche il presente romanzo, nella più pura tradizione dell’autore abbiamo una trama avvincente, scandita da inaspettati capovolgimenti di fronte ma fondata su di una rigorosa base scientifica.
Kurt Austin e Joe Zavala sono la nuova leva della NUMA, la prima linea di difesa contro le minacce all’ambiente marino in ogni angolo del mondo. Consapevoli della delicatezza degli interessi in gioco in questo campo e convinti che la preservazione degli oceani rappresenti forse l’unica speranza per il futuro dell’umanità, Kurt e Joe partecipano a una difficile operazione di salvataggio nei mari del Nord. Due navi si sono speronate al largo delle isole Faroe, un incidente in apparenza provocato da una nave ambientalista delle Sentinelle del Mare. Ma c’è qualcosa di realmente sospetto nel modo in cui è avvenuto il disastro e Therri Weld, affascinante e volitiva consulente legale degli ambientalisti, non è disposta a cedere alle richieste di risarcimento delle autorità danesi senza reagire. Ben presto i sospetti di Kurt e della sua squadra si indirizzano verso una multinazionale che conduce esperimenti segreti, e l’agente della NUMA si trova, affiancato dalla coraggiosa Therri, a incrociare la pericolosa strada di potenti avversari in lotta tra di loro, sopra e sotto la superficie del mare, per la supremazia economica. Ma tra avventure e agguati emerge un filo rosso sangue che collega i fatti di oggi a tragedie lontane nel tempo, in un romanzo d’avventura e d’azione che è anche un percorso attraverso impalpabili indizi emersi dalle nebbie dell’alba dell’Uomo.
Morte bianca di Clive Cussler con Paul Kemprecos (White Death, 2003), traduzione di Paola Mirizzi Zoppi, Longanesi, collana Gaja Scienza 822, pag. 447, euro 18,60.
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