E se il mistero di Atlantide fosse stato che... Nel videogioco The Secrets of Atlantis: L’eredità sacra, in Italia dallo scorso weekend in edizione Pc con Blue Label Entertainment, per far luce sulla mitica civiltà perduta si impegneranno un giovane ingegnere dal curioso cappello, Howard Brooks, e un’affascinante archeologa, Kate Sullivan.
La nuova avventura punta e clicca di Atlantis Interactive Entertainment, pubblicata da Nobilis, è ambientata nel 1937, tra avventurieri senza scrupoli, potenti sette e coraggiosi idealisti, tutti in qualche modo legati al mistero di Atlantide.
Il protagonista, Howard Brooks, viene scaraventato all’improvviso in questa realtà fatta di intrighi ed esotismo. Mentre sta tornando da Berlino a New York, a bordo di un dirigibile, è assalito dai membri di una società segreta che lo ritengono l’erede di un antico popolo dimenticato. Quest’incontro fa sì che lo stesso Howard incominci ad approfondire il suo passato, intanto che lo scenario si affolla di altri personaggi: il cinico James Elliot, rovinato economicamente dalla Grande Depressione del 1929 e desideroso di una rivalsa; la bella Kate; il generoso magnate Charles Randolph Foster e il tenace capitano Nathaniel Blackwood. La lotta tra quelli che si scopriranno presto essere due antagonisti, Howard e James, si compie attraverso un lungo viaggio, le cui tappe comprendono Macao, un palazzo in India, un tempio in Mesopotamia e l’Empire State Building di New York.
Soprattutto Myst – per l’impostazione grafica in prima persona - ma un po’ anche Indiana Jones, The Secrets of Atlantis è l’ultimo esponente di una serie di videogame nati ai tempi dell’ormai trapassata Cryo, che sul mito di Atlandide, dal 1997 al 2001, aveva costruito una trilogia. Da alcuni dei componenti di quel team originale è stata creata nel 2003 Atlantis Interactive Entertainment, che ha proseguito idealmente la serie, prima con Atlantis Evolution e adesso con L’eredità sacra.
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