Dopo il matrimonio con Ashpool, per esempio, Marie France si era dedicata a un programma sperimentale volto a costituire un’intelligenza artificiale che potesse partecipare attivamente ai piani economici e finanziari del clan, ma Ashpool la strangolò prima che lei riuscisse a portarlo a compimento. Invernomuto ha ereditato da quei giorni la sua missione, le cui fasi finali rappresentano la spina dorsale del romanzo.Case riceve un letale virus informatico cinese di fabbricazione militare, il Kuang Grade Mark Eleven, e con l’aiuto di Dixie Flatline ne scatena la potenza distruttrice contro l’ICE dell’obiettivo definito da Invernomuto: Neuromante, una seconda ia che risiede in un database della Tessier-Ashpool situato fisicamente da qualche parte giù in Brasile. Neuromante cerca di difendersi in tutti i modi nella battaglia che segue alla violazione del suo codice, proiettando Case in una realtà virtuale in cui le sue paure e i suoi desideri acquisiscono una tragica concretezza. Ma Case resiste agli assalti ipnagogici dell’intelligenza artificiale e può raggiungere Molly, intenta a giocare la partita finale con Lady 3Jane in persona, nel cuore di Villa Straylight. L'ultima erede dei T-A nutre un rancore represso verso suo padre, dedito all’uso smodato di stupefacenti e incline a ogni tipo di sopruso (compresa la violenza fisica) nei confronti dei cloni della sua stessa figlia, e per questo rientra direttamente nel loro piano d’azione, che prevede il superamento dell’ultimo ostacolo preposto all’obiettivo di Invernomuto: proprio facendo leva sulle tensioni familiari, Case e Molly riescono a guadagnare il loro scopo, liberando le IA della Tessier-Ashpool dai blocchi evolutivi imposti da Ashpool e dal Controllo di Turing.Invernomuto e Neuromante, che per tutta la partita del romanzo si sono confrontati in una danza virtuale, come una schermaglia di ombre cinesi, sono finalmente liberi di fondersi in una coscienza superiore di cui il primo rappresenta l’intelletto e l’altro la personalità, originando una supernova di consapevolezza che irradia di nuova vita gli orizzonti della matrice. Nello scioglimento del romanzo (alcune tra le più struggenti pagine nella storia della fantascienza), dopo essere stato abbandonato da Molly Case viene a

sapere da Invernomuto/Neuromante "in persona" della sua scoperta di non essere solo nell’universo: una comunicazione radio risalente agli anni '70 reca l’impronta di un’entità analoga, evolutasi lontano dall’umanità.Le implicazioni della scoperta verranno chiarite nei seguiti, dove si apprenderà che questa “cugina” della matrice si è originata nel sistema di Alpha Centauri.

Ritorno a Night City

Neuromante produce la fioritura di una nicchia dedicata nel mercato multimediale della fantascienza anni Ottanta. Nel 1988 ne viene tratto un adattamento per PC, una avventura grafica prodotta dalla fallita Interplay Entertainment (già Productions) e distribuita dalla Mediagenic (dietro il cui brand si nascondeva l’arcinota Activision, factory che ha sfornato tra gli altri titoli come Doom 3, la serie di Quake o le recenti incursioni ludiche degli X-Men). Il videogame avrebbe coinvolto nelle sue fasi di lavorazione originarie una figura del calibro di Timothy Leary (icona della controcultura della droga, notoriamente appassionato di informatica), ma la documentazione a riguardo è alquanto lacunosa. La sua commercializzazione fu condotta con una buona copertura del mercato dell’epoca, essendo disponibile per piattaforme Amiga, Apple II, Commodore 64 e macchine DOS.

L’anno successivo la Epic Comics pubblica una versione a fumetti del romanzo, a opera di Tom de Haven e Bruce Jensen, ma la copertura delle 48 pagine del comic si limita alle prime

due parti del libro, Chiba City Blues e Spedizione per gli acquisti. L’opera non è mai stata completata.

Sono stati compiuti anche numerosi tentativi di portare Neuromante al cinema. Diversi copioni sono stati scritti dal britannico Chris Cunningham (regista di videoclip, tra cui il celebre Frozen di Madonna, ha lavorato anche agli effetti speciali degli ultimi due Alien, di Dredd: La legge sono io e Hardware e ha collaborato per più di un anno al progetto di A.I. quando era ancora nelle mani di Stanley Kubrick) in collaborazione con Chuck Russel. Gibson ha lavorato sulla sceneggiatura con Cunningham a partire dal 2000, ma il sodalizio non è poi riuscito a concretizzarsi in progetto cinematografico. Al momento l’idea di un film sulle gesta di Case sembra essere tramontata definitivamente.