Molly e Case cominciano a sospettare in quest’occasione che il loro datore di lavoro non sia granché stabile. Il loro primo incarico nell’ambito del piano segreto che Armitage sta tramando è un’incursione nella sede della Senso/Rete, una major dell’industria dello spettacolo. Per questo scopo si avvalgono del supporto strategico delle Pantere Moderne, una banda di anarchici nichilisti che allestisce per la squadra di Armitage un diversivo ad hoc, inscenando un attacco terroristico con tanto di contaminazione nucleare e permettendo in questo modo a Molly di penetrare nei laboratori della società. Eteroguidata da Case, Molly riesce a trafugare dalla Senso/Rete un prezioso modulo rom contenente la personalità digitalizzata di McCoy Pauley, una delle leggende del cyberspazio nonché maestro di Case.

Pauley, meglio noto come Dixie Flatline per essere sopravvissuto a tre morti cerebrali (e dalla linea piatta dell’elettroencefalogramma deriva il suo soprannome), era stato folgorato dall’ICE nero della Senso/Rete e adesso rientra negli imperscrutabili piani futuri di Armitage.Con la complicità di Invernomuto, oscuro spettro del cyberspazio che prende a interagire sempre più di frequente con loro, Molly e Case cominciano anche a far luce sul passato del loro capo: Armitage è stato un Berretto Verde, al tempo in cui era conosciuto come il colonnello Willis Corto (una figura che, mi si passi il paragone, rievoca nella tragicità della sua statura nientemeno che il Colonnello Kurtz di cinematografica memoria). Il colonnello Corto prese parte all’operazione segreta conosciuta come Pugno Urlante, con l’obiettivo di liberare un virus letale oltre le difese informatiche dei sistemi sovietici, nel corso dell’ultima guerra mondiale. Il piano andò a monte e l’ultraleggero su cui Corto tentava la fuga fu intercettato dalla contraerei russa e abbattuto. Corto riportò gravissimi danni fisici e ancor più preoccupanti lesioni psichiche: durante la lunga terapia di riabilitazione, attraverso l’interfaccia alla rete avrebbe sperimentato un prolungato colloquio virtuale con Invernomuto. Furono queste le premesse che portarono alla costruzione della personalità fittizia di Armitage, una sorta di comandante di ventura che completa l’allestimento della sua squadra speciale con il sadico Peter Riviera, abile coreografo olografico la cui arte deve molto alla figura del Sorcio, voce narrante di uno dei capitoli storici della fantascienza, quel Nova di Samuel Delany verso cui Neuromante ha contratto un debito immenso, dalle prese neurali alla carica mistica di certe immagini, alla camaleontica raffinatezza dello stile.Ben presto si rivela esserci lo stesso Invernomuto dietro i piani di Armitage. Mentre il leader del gruppo degenera mentalmente regredendo verso gli istanti drammatici che segnarono la sua esistenza, l’ia ribelle prende contatto direttamente con Case e Molly e li guida attraverso Freeside, la stazione spaziale in orbita attorno alla Terra nata come feudo orbitale dei Tessier-Ashpool. Suoi “agenti” sulla città-spaziale sono i discendenti ammutinati degli operai che lavorarono alla costruzione di Freeside, che si sono auto-organizzati in una società rastafariana chiamata Zion (come si vede, anche Neuromante può vantare i suoi
crediti: i debiti maturati dai fratelli Wachowski non si fermano al titolo della loro famigerata trilogia cinematografica). Invernomuto si rivela essere solo una parte (non del tutto autonoma) dell’intelligenza artificiale di questa singolare famiglia oligarchica, i cui membri si sono guadagnati l’illusione dell’immortalità grazie alla tecnologia crionica e alla clonazione e ora si alternano alla guida del clan.Lady 3Jane Marie France Tessier-Ashpool è il terzo clone della figlia di Marie France Tessier e John Harness Ashpool, i due capostipiti della potente famiglia. Lady 3Jane è una ragazza per certi versi sveglia quanto per altri tremendamente inetta, incapace di relazionarsi con il mondo che pullula al di là delle mura di Villa Straylight, l’esclusiva residenza ricavata a un’estremità del fuso orbitale di Freeside. E l’ombra che grava sul suo passato giustifica il suo precario equilibrio mentale, che oscilla tra la lucidità critica testimoniata dal suo saggio semiotico sulla storia di famiglia, scritto a soli 12 anni. Questo saggio è fonte di una porzione significativa delle informazioni sul conto di Tessier-Ashpool, ma molto altro si scoprirà nel corso della lettura.;