Parliamo naturalmente di Mass Effect, quello che si annuncia come uno strepitoso shooter rpg, creato da Bioware e presentato alla recente X06, manifestazione svoltasi a Barcellona dedicata ai giochi sviluppati per l'ultima console di casa Microsoft. In estrema sintesi, la trama del gioco è ambientata nel ventitreesimo secolo, un periodo in cui la razza umana estende le sue propaggini nell'intera galassia, esplorando e colonizzando pianeti e venendo in contatto con le razze aliene più disparate. Il giocatore prende il controllo di un team di tre soldati-esploratori il cui comandante, capitano Shepard, è l'uomo (o donna, visto che il personaggio è completamente personalizzabile) sulle cui spalle grava il destino della razza umana. Nello snodarsi delle vicende andranno affrontate missioni di esplorazione, di ricerca nonché, ovviamente, di combattimenti di squadra, le cui dinamiche ricordano i classici della serie Tom Clancy.
La parte esplorativa la fa comunque da padrone, con un'intera galassia composta da decine di sistemi solari e pianeti da esplorare per raccogliere oggetti, indizi, incontrare personaggi utili ai nostri scopi, acquisire nuove abilità come nel più classico dei giochi di ruolo. Ad ogni incontro con una nuova specie aliena, dovremo decidere come comportarci, come reagire alle offerte di pace oppure alle aggressioni, e ogni scelta influenzerà il corso degli eventi successivi, alterandone la portata. Tenuto conto che il progetto prevederà la possibilità di espandere la galassia del gioco di contenuti scaricabili mediante Xbox Live, è facile intuire come, potenzialmente, la longevità del titolo sia senza limiti.
La presentazione all'X06 della prima versione giocabile pare abbia confermato in pieno anche le meraviglie grafiche già apprezzate dagli screenshot messi in circolazione. Soprattutto il livello di dettaglio del design dei personaggi ha lasciato a bocca aperta; Bioware ha fatto in modo che sia durante i colloqui che nel corso dell'azione, ogni frase e ogni avvenimento siano sottolineati da espressioni facciali dei personaggi estremamente curate, che rendono veramente alla perfezione lo stato emotivo in cui i personaggi stessi si dibattono. Fuori discussione la qualità degli ambienti; i pianeti alieni sono immediatamente distinguibili per le loro caratteristiche, e che si tratti di agglomerati urbani o di scorci selvaggi, tutto è reso in modo tale da regalare una libertà di sensazione quasi tangibile.
Grande attenzione è stata posta alla fisica del gioco, con la chicca della forza di gravità differente da un pianeta all'altro che diventa elemento sfruttabile anche nelle fasi d'azione. I combattimenti a squadre sono esaltanti, e la possibilità di personalizzare veicoli e armi fino a crearne di nuovi influenza le tattiche di attacco quasi quanto la possibilità, veramente enorme, di sfruttare le peculiarità delle ambientazioni. Insomma, con Mass Effect sembra che Bioware sia riuscira a realizzare un "quasi" miracolo di equilibrio tra riflessione e azione, tra qualità grafiche e ricchezza dei contenuti. Per rimuovere il "quasi" occorrerà aspettare ancora un po', più o meno la primavera del prossimo anno.
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